dal 1999 testimone di un’evoluzione

“Non fatevi sfuggire questo film: è la più bella sorpresa di questo inizio di stagione, prima che entrino in campo i colossi veneziani. È vero che è un film d’animazione (a passo uno, con i pupazzetti, come quelli di Wallace e Gromit) ma qui non c’è niente (o quasi) da ridere, piuttosto c’è la malinconia e la delicatezza con cui il regista ricostruisce la storia dei suoi nonni, emigrati all’inizio del secolo dal Piemonte alla Francia. Ughetto come lui, la

“La coscienza di un uomo è il suo bene più prezioso. Quello che gli uomini non sanno, però, è che le loro coscienze abitano un mondo parallelo al nostro. E se le cose da noi non vanno granché bene, non è che di là, nel Mondo Altro, si stia meglio. Le coscienze sono scoraggiate, demotivate, inascoltate. Tutte, tranne una. Otto è la migliore coscienza d’Italia perché Filippo, il suo ‘protetto’, lo segue ciecamente, garantendogli punteggi clamorosi. Almeno finché, alla vigilia

“Cesare Pavese parlando del romanzo “La bella estate” lo descrive come la storia di “una verginità che si difende”. Nel film forse ora è divenuta è la storia di una “verginità che si trasforma”. È la storia di un corpo, quello di Ginia, che cresce, desidera, vuole esser visto e amato. La storia di qualsiasi donna che entra nell’età adulta, in qualsiasi epoca in qualsiasi luogo. Il meraviglioso sguardo “femminile” di Pavese sul mondo, sui desideri, sull’amore e sugli uomini

“Sardegna oggi. Rudy è un malavitoso del tutto privo di scrupoli. La sua unica regola di vita è la sopraffazione che esercita sia con l'intimidazione raccogliendo il pizzo dai ristoratori, sia con la violenza fisica. Un giorno si trova a doversi occupare, dopo un lungo ed indifferente distacco, della figlia che è affetta da una malattia neuro degenerativa. Il rapporto tra i due è di freddezza e disprezzo anche se Rudy sembra volersi occupare della sistemazione della ragazza in una

Mustang ha fatto un enorme regalo a tutti gli appassionati del grande cinema italiano riportando in home-video il capolavoro di Luchino Visconti “Bellissima”, film uscito nelle sale nel 1952 con l’indimenticabile interpretazione della grandissima Anna Magnani e restaurato lo scorso anno al Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale in collaborazione con l’avente diritto Compass Film utilizzando il negativo originale per le immagini e un positivo d’epoca per la colonna sonora. Uscito in due edizioni (Blu-ray e DVD) contenenti gli stessi extra