dal 1999 testimone di un’evoluzione

Buffalo Kids

(Warner)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 2.39:1 – DD 5.1 (ita, cast, eng), 2.0 (cat, bas)

“Gli orfani Mary e Tom sbarcano a New York, ma lo zio che dovrebbe adottarli non è lì ad aspettarli: saltano su un treno che li porta nel West per andare a cercarlo, dove conoscono Nick, un coetaneo paralizzato su una sedia a rotelle, non in grado di parlare. Questo non fermerà Mary e Tom dal trascinarlo in una grande e pericolosa avventura, tra nativi, fuorilegge, tanta inventiva per cavarsi fuori da guai… e soprattutto una buona dose di speranza per il futuro.

C’è il cuore e c’è il buonismo: sventuratamente la palude di cattivismo, nella quale guadiamo giorno dopo giorno, preferisce usare l’ombrello del secondo, per giudicare sommariamente i buoni sentimenti. Pensar bene del prossimo e tendergli una mano è tuttavia una filosofia non facile ma più che degna, specialmente quando le difficoltà della vita sembrano insormontabili. Buffalo Kids, opera seconda dei Core Animation spagnoli dopo Mummie – A spasso nel tempo, è un film che sorprende sin dalle prime battute, in due modi. Il primo è strutturale: i registi Juan Jesús García Galocha e Pedro Solís García bazzicano ormai l’animazione iberica in CGI da molto prima della fondazione dei Core, dai Taddeo e oltre, e sanno impostare bene le coordinate di un film rivolto essenzialmente a bambini e bambine. Il rapporto tra fratello e sorella, tra Tom e Mary, è descritto in modo molto chiaro nei primi minuti, e l’esuberanza di Mary è compensata da un certo umorismo, che la rende spassosa nelle sue trascinanti ingenuità, ma sempre piena di una volitiva dignità.

Su questa premessa poggia la sorpresa più grande. A memoria non ricordiamo un lungometraggio animato, di una così serena impostazione commerciale, tanto esplicito nel mettere in scena una persona disabile: e non come “comparsa tagliando per le minoranze”, parliamo realmente di un terzo protagonista. La maniera in cui Nick è presentato, animato e raccontato ci è apparsa da subito di una sincerità particolare, un elemento a parte, rispetto ad altre idee sorridenti magari più scontate, come la rappresentazione dei nativi americani e dei soldati della Guerra Civile (tutti molto rassicuranti), o come una storia d’amore piuttosto telefonata. Anche quando regia e dialoghi con Nick rischiano di colpire sotto la cintura, si respira un’atmosfera di sicurezza nel trattare questo tema, un coraggio che Mary incarna benissimo nelle sue interazioni col bambino, per coinvolgerlo in ogni situazione. Se si arriva ai titoli di coda e a un’esplicita dedica, si capiscono molte cose… e magari si recupera su YouTube il più amaro cortometraggio Cuerdas (2013) di Pedro Solís García, nucleo di quest’aspetto narrativo di Buffalo Kids.”. Clicca qui per leggere la recensione integrale di Domenico Misciagna per ComingSoon.it

DVD perfetto firmato Warner Bros. per questo interessante e riuscito film d’animazione spagnolo in CGI. Il riversamento tecnico è inappuntabile e ci regala un visione cristallina, le tre tracce Dolby 5.1 sono codificate egregiamente e offrono una spazialità sonora ottima, effetti surround e basse frequenze ben calibrate e dialoghi ben indirizzati sul canale centrale. Delude un po’ la sezione extra vista la presenza del solo trailer originale.

VOTO:    4   

data pubblicazione: 03/2025