Eo
“Un suono, EO. E-O. EEE-OOO. Un verso. Un'esternazione. È un accento. Non è soltanto una voce. È uno strepito. L'urlo, titolava un film – magnifico - di Skolimowski di tanti anni fa (in italiano L'australiano). Questo ciuchino grida. L'asino di Jerzy Skolimowski, che guarda al Balthazar di Bresson unicamente in qualità di immagine votiva, crede alle preghiere e alle lacrime. Crede nella forza e nella determinazione. Crede, eccome!, nello sguardo. EO, così onomatopeicamente si chiama la bestia, attraversa la vita