Cronache dalla sala – 2012
…a proposito del nulla.
A proposito del nulla i vampiri in salsa tonnata stanno tornando, imminente è l’uscita di “New Moon” secondo capitolo della saga creata a tavolino intitolata “Twilight”, nonostante i proclami la cosa più leggendaria per ora è il battage pubblicitario degno di un gel per capelli. Il tritacarne cinematografico è pronto… sarà dura innamorarsi di cinema per queste nuove generazioni!
A proposito del nulla il cinema italiano è in caduta libera, Moccia ha stancato (questa volta sul serio), il cinema impegnato fa sempre più acqua, i titoli fanno sempre più ridere, i comici non sono ancora pervenuti e tra le cose più divertenti c’è l’imminente uscita di “La prima linea” un film sul terrorismo negli anni di piombo, con Giovanna Mezzogiorno e Riccardo Scamarcio, la domanda che sorge è : “Ma chi lo aspettava”? La curiosità, in attesa dei dibattiti impegnati, è scoprire se almeno i parenti degli attori coinvolti lo andranno a vedere.
Ma a proposito del nulla eccoci finalmente giunti al grande “2012”, il nuovo mega-colossal catastrofico del regista Ronald Emmerich (Godzilla, The Day After Tomorrow, Indipendence Day) atteso, desiderato e acclamato a gran voce dal pubblico.
Con 230 milioni di dollari di budget e la possibilità di distruggere l’intero pianeta, Emmerich, auto nominatosi regista di popcorn-movie, non delude le aspettative creando il solito caravan serraglio patetico e incolore.
“3 anni ci dividono da una nuova era”… la trama scoraggia ma il pubblico se la beve: in 2012 una volta scoperto che la catastrofe è vicina si stabiliscono le basi della nuova società mandando in orbita 400mila esseri umani tra i più ricchi e potenti; riusciranno i nostri eroi nazional popolari a raggiungere la tanto agognata Arca di Noè spaziale?
Catastrofico non solo per genere ma anche per rappresentazione e durata (2 ore e 35 minuti) il film vanta personaggi che hanno la stessa profondità di un sacchetto per la spesa. Il “popolino” descritto da Emmerich, simile a quello che potrebbe immaginare un bimbo di 8 anni che scrive una lettera a Babbo Natale, si scopre già alla prima espressione e dopo la seconda battuta il destino sembra già assegnato.
Che cinema ragazzi, regole semplici e tanto frastuono per un film che già da ora si candida come sottofondo sonoro ideale per un punto vendita Blockbuster durante lo shopping.
data: 14/11/2009