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Cronache dalla sala – Batman

BATMAN – IL CAVALIERE OSCURO: quella strana propaganda americana

Il Cavaliere oscuro non è più il bel personaggio della favola gotica diretta da Tim Burton un ventina di anni fa, ma un giustiziere in crisi che tra dubbi e dilemmi socio-esistenziali prova a spiegare all’America il perchè di questo confuso presente.

Il sequel di Batman Begins diretto da Christopher Nolan e da poco uscito nelle sale italiane, si rivela un vero e proprio film propagandistico, uno di quei film che cercano di muovere i pensieri del popolo verso un’unica direzione, quella dello stato sovrano.

I fantasmi del terrorismo, dell’11 settembre, dello spiegamento armato contro il nemico pubblico medio-orientale, trapelano in ogni istante del film attraverso un Joker maligno generatore di caos che incarna i mostri tanto esaltati dalla politica e dalla guerra americana di questi ultimi anni.

Dai video trucidi degli estremisti islamici che torturano i prigionieri occidentali
(qui il Joker nello stesso modo trucida in diretta alcuni poliziotti-cittadini innocenti), alle continue esplosioni improvvise che oltre ad uccidere impauriscono e creano stati di profonda tensione, il film con molta malizia conduce a costruire nello spettatore un vero e proprio psicodramma sociale dove l’unica via d’uscita vuole essere la piena fiducia nel sistema che li governa.

Questo Batman oscuro infatti, più che un supereroe sembra il capo di un’organizzazione segreta, una sorta di C.I.A., che insieme ai fidi collaboratori della legge di Gotham (esercito e polizia) si muove furtivamente dentro al tessuto sociale diventando l’indispensabile medicina (a volte un po’ dura da digerire) per curare il male più grande che viene dall’esterno.

L’America un po’ come faceva nei periodi della guerra fredda, sbatte i propri mostri sul grande schermo, con il sordido scopo di giustificare alle masse la situazione a dir poco disastrosa di questo periodo storico.

Il tutto si riassume nel messaggio finale del film, nel topico momento in cui i protagonisti della vicenda decidono di nascondere la verità, falsificare le prove per il bene del popolo, con il chiaro messaggio subliminale che se non veniamo a conoscenza della verità dei fatti è per il nostro bene.

Storie di ordinaria routine insomma, il cinema popolare diventa un forte analgesico contro le emicranie esistenziali dei cittadini alla deriva, dobbiamo continuare a dormire sonni tranquilli, senza conoscere la verità, senza saper il perchè di questa assurda guerra americana, di questa crisi sociale, di questa economia allo sbaraglio, di questa politica senza direzione, ma soprattutto della vera ragione che si nasconde dietro al caos e alla paura… in fondo tutti noi dobbiamo dipendere da Batman!

data: 31/07/2008