dal 1999 testimone di un’evoluzione

Cronache dalla sala – Il cinema che si vede poco e quello che si vede troppo

Tra le uscite cinematografiche di questo periodo spiccano due importanti titoli; il primo riguarda il recente kolossal “Scontro tra titani” di Louis Leterrier epica e chiassosa storia di dei e divinità, mentre il secondo è l’affascinante film d’animazione in stop-motion di Wes Anderson intitolato “Fantastic Mister Fox”.

Due progetti diversi per genere e drammaturgia, per costi e per valore artistico, ma che racchiudono nel loro modo di essere distribuiti il senso sempre più opprimente della programmazione cinematografica nelle sale.

Wes Anderson si sa è un autore eccentrico e fuori dagli schemi, soprattutto quelli commerciali, regista di film come “I Tenenbaum” e “Il treno per Darjeeling” non ha certo una grande fama da parte dei distributori e dello spettatore generico e così un film come il delizioso “Fantastic Mister Fox”, un opera d’animazione unica e gustosa al pari di un vino pregiato, finisce per essere stampata in pochissime copie e distribuita in un esiguo numero di sale, mentre il roboante e vuoto “Scontro tra titani” oltre a essere distribuito in maniera massiccia in qualsiasi angolo del globo al pari di una bibita gassata di successo, viene addirittura infarcito di un 3D irrisorio (aggiunto in post-produzione) e assolutamente figlio di un trend accalappia-citrulli.

Con l’effetto “Avatar” ancora in circolo il cinema cavalca l’onda e prova a mungere guadagni facili dalla nuova moda; camuffare film scarsi con lo sfavillante abito della terza dimensione sarò lo sport preferito da parte di innumerevoli produttori-piazzisti che cercheranno di dare tono e spessore a molteplici prodotti dal dubbio valore.

Questa massificazione è già in atto da tempo, il potenziale della Multisala è ormai reso sterile dalla dozzinale distribuzione delle tante copie di un unico film che intasano e frenano la possibilità di mostrare altri interessanti prodotti… così per cercare di vedere l’ultimo film di Wes Anderson si è costretti a partire verso cinema parrocchiali che organizzano programmazioni e rassegne alternative.

data: 23/04/2010