dal 1999 testimone di un’evoluzione

Immacolata e Concetta – L’altra gelosia

(RHV)

DATI TECNICI: 16:9/1.66:1 – DD 1.0 (ita)

Che coraggio! Ci vuole veramente un enorme coraggio commerciale per decidere di pubblicare in dvd un film così estremo, lontano per stile e tematica da un meccanismo commerciale sempre più orientato ai numeri ed agli incassi e sempre meno alla qualità artistica… Meno male che c’è la Ripley’s che compensa in parte questo asfittico mercato italiano del dvd, fatto solo di grandi produzioni americane e poco altro… molte altre case italiane dovrebbero prendere esempio dalla RHV e spulciare il proprio catalogo ed editare film dimenticati, che assolutamente dobbiamo riscoprire! Uno di questo è il capolavoro di Salvatore Piscicelli: Immacolata e Concetta – L’altra gelosia. Un film in assoluto anticipo sui tempi: ci racconta di un amore diverso ma con estrema originalità! Senza paura di essere giudicato, Piscicelli con questo suo film d’esordio ci parla di lesbismo e vuole raffigurare il Meridione senza tanti fronzoli. Grande e durissimo film, che vinse il Pardo d’Argento al Festival di Locarno. Il dvd presenta il film nel corretto formato cinematografico di 1.66:1, con funzione 16:9. La pellicola utilizzata per realizzare questo dvd era piuttosto rovinata e lo si può notare già dai titoli di testa, i quali risultano un po’ deformati. Per tutta la durata del film siamo di fronte ad una codifica digitale leggermente deficitaria, soprattutto in termini di definizione. Ma se pensiamo che il film fu girato a bassissimo budget non possiamo lamentarci più di tanto… Altri lievi difetti riscontrati: i neri poco profondi ed incisivi ed un croma non perfettamente calibrato. Audio nella norma con la sola traccia originale monofonica presente nel dvd. Come contributi speciali segnaliamo in primis l’intervista (25’) al regista, oltre al trailer originale, alla galleria fotografica ed al libretto interno contenente molte curiosità sul film.

Il film di Salvatore Piscicelli e’ molto esplicitamente una ripresa dei modi e delle convenzioni narrative della sceneggiata e dei film del “filone napoletano”. I suoi attori provengono dal teatro dialettale, e la vicenda abbonda di debiti da pagare, prepotenti da accontentare, disgrazie che accadono alla “creatura”, pellegrinaggi a Montevergine. Ma in mezzo a tutto cio’ si situa lo scandalo, la storia di un amore fra due donne, nato in un carcere e proseguito fuori, senza curarsi della gente, di un marito, delle amiche. Il film, impeccabile per scrittura e qualita’ tecnica, per la sua disponibilita’ ad accettare dentro di se’ cio’ che puo’ essere accusato come esagerazione, cattivo gusto, pornografia, ed e’ invece proposta in positivo dei gesti e comportamenti di una cultura, al di fuori delle lamentazioni meridionalistiche sul “degrado” e sulle “contraddizioni”.
Alberto Farassino

VOTO:    3   

data pubblicazione: 09/2007