dal 1999 testimone di un’evoluzione

Le tentazioni registiche del “Signor Lucarelli”

Mordano (Bologna)

In una tranquilla serata di fine estate, alle prese col suo ultimo romanzo, Carlo Lucarelli – l’autore di Almost Blue, Il giorno del Lupo, Via delle Oche e del programma televisivo Blu Notte – apre le porte a DVD italy per un’intervista esclusiva alla nostra webzine.

La prima di una serie d’interviste che ospiteremo nella rubrica denominata SPECIAL GUEST, l’area dedicata ai personaggi famosi del mondo del cinema e non solo.

Impazienti di conoscere tutte le news, i segreti e gli aneddoti sul famoso scrittore di gialli nato a Parma nel 1960, ci sediamo davanti alla sua scrivania ed iniziamo l’intervista.

D: Che cosa stai facendo in questo periodo?
R: Sono alla prese con un nuovo libro, il titolo non c’è ancora, come al solito… è sempre l’ultimo a venirmi in mente. Il periodo di ambientazione è l’Eritrea del 1896, durante la battaglia di Adua. Il romanzo narra una serie di storie, di uomini e donne, che si intrecciano e corrono verso la catastrofe finale. E’ un romanzo corale, molto articolato, aggiungerei storico, di cui non è facile riassumere la trama proprio perchè composta da tante storie intrecciate tra loro.

D: Continua la programmazione televisiva di “Blu notte”?
R: Certamente, in concomitanza con la realizzazione del libro proseguo a pieno regime con la scrittura delle puntate che per tutto l’inverno caratterizzeranno la messa in onda del programma televisivo su Rai Tre.

D: E per il cinema, ci sono novità?
R: Importanti direi, stiamo lavorando alla produzione di un film tratto da un mio libro “Laura di Rimini”, una sorta di noir umoristico grazie al quale molto probabilmente debutterò alla regia insieme a Fabio Sabbioni, il regista con cui lavoro da anni in “Blu Notte”.

D: Beh, un po’ come Frank Miller al fianco di Rodriguez in “Sin City”…
R: (Ride) Uhm… più o meno!

D: Un’esperienza per te del tutto nuova, quella di regista…
R: E’ una tentazione che mi porto dietro da anni.

D: Come pensi di cavartela dietro la macchina da presa?
R: Non sono un tecnico del cinema, non conosco il mestiere, però mi è sempre piaciuta l’idea di girare in prima persona un film tratto da un mio racconto. Forse questa è l’occasione che cercavo! Quella di sedermi al fianco di un vero regista, Fabio Sabbioni, che conosco da anni e che stimo professionalmente.

D: A quando l’inizio delle riprese?
R: Insieme a Meraviglia Film che è responsabile del progetto, stiamo ancora organizzando la parte produttiva, comunque sarete aggiornati al più presto.

D: Altri progetti in campo cinematografico?
R: Presto uscirà una mini serie televisiva diretta dai Manetti Bros. (quelli di Zora la Vampira), tratta dal mio racconto Il Giorno del Lupo, il quale vede protagonista il commissario Coliandro, interpretato per l’occasione dall’attore Giampaolo Morelli.

D: E’ vero che hai conosciuto Roman Polanski?
R: Sì, l’ho conosciuto sul set del video musicale “Gli angeli” di Vasco Rossi, lui era il regista, mentre io, insieme a Stefano Salvati, ho collaborato alla sceneggiatura del video-clip.

D: Che impressione ti ha fatto il regista di Rosemary’s Baby?
R: Polanski è una persona splendida e umile, un vero artigiano del cinema. Pensate che durante la pausa sul set abbiamo pranzato insieme in mensa, lo vedevi col suo vassoio in mano fare la fila insieme alla troupe.

D: Durante la tua carriera hai incrociato anche Dario Argento…
R: Con lui ho collaborato alla sceneggiatura di Non ho sonno, abbiamo lavorato allo script qui a Mordano per tre, quattro giorni. Io curavo la parte dell’indagine poliziesca. E’ stato un incontro importante, soprattutto per la mia curiosità di conoscere il mago italiano del brivido.

D: Che ricordo hai?
R: Ho un bellissimo ricordo di Dario! Antidivo e sempre disponibile al confronto, dopo il lavoro, abbiamo trascorso più di una serata insieme al cinema, un po’ come due amici di vecchia data.

D: E “Almost Blu” di Alex Infascelli?
R: Per ora è l’unico film uscito al cinema tratto da un mio libro.

D: Che cosa ne pensi?
R: Molto diverso dal libro che ho scritto. Penso che Infascelli abbia optato per un taglio decisamente più horror rispetto al romanzo.

D: Che cosa non ti piace del cinema moderno?
C: Il cinema orientale, quello che stiamo importando in questi ultimi anni, francamente non lo capisco molto.
“Old Boy” per esempio, non è brutto, l’unico difetto è che è “troppo orientale”.
Lunghe e inspiegabili pause… alternate a esasperazioni improvvise… a volte prive di senso… mah!?!

D: Tre titoli in DVD da consigliare al pubblico?
R: “Le conseguenze dell’amore” di Paolo Sorrentino, che insieme a Matteo Garrone (L’imbalsamatore), considero uno dei registi italiani più interessanti di questo periodo.

D: Poi?
R: Poi ci metterei “Man on Fire” un thriller di recente uscita con Denzel Washinghton, un film che non è piaciuto praticamente a nessuno tranne a me.
E infine, un classico italiano degli anni settanta: “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri con Gian Maria Volontè.

D: A quei tempi, parliamo degli anni ’70, in Italia il cinema osava di più…
R: Osava e parecchio. Oggi viviamo una realtà cinematografica troppo legata al mercato dell’home video. Si produce un film pensandolo già per la televisione e per la fascia oraria nel quale verrà programmato. I produttori in fase di progettazione dicono: “troppe parolacce, troppa violenza, troppo disfattismo…” e si finisce sempre per castrare l’essenza del prodotto artistico.

D: Un film in dvd che desideri, ma non è ancora uscito?
R: Volete ridere…? ”Susanna ha dormito qui” di Frank Tashlin (1957), uno strano musical che mi ha appassionato fin da bambino. Ho fatto delle ricerche su internet… introvabile! Non è ancora uscito in nessuna parte del mondo.

D: Incrociamo le dita, chissà… Lanceremo un appello a tutte le case di distribuzione italiane affinché sia pubblicato al più presto.
R: Confido in voi.

D: Che cosa non ti piace del mercato dvd?
R: I prezzi, sono troppo alti. Se poi cominci a collezionare un po’ di generi e di autori… ti ci vuole un mutuo!

D: Che cosa vorresti realizzare per il cinema da un tuo progetto?
R: Mi piacerebbe trasformare in film un mio racconto intitolato “San Valentino”; la storia di due poliziotti omosessuali che uccidono uno spacciatore marocchino perché gli fa concorrenza nello spaccio della droga.

D: Una commediola… eh eh! Ne hai mai parlato con qualche produttore?
R: Certo, ma siamo sempre alle solite: troppo crudo, troppo offensivo, troppo violento. Dicono “la gente non deve pensare a cose del genere”!

D: Certo… come se la vita di tutti i giorni fosse un film di Frank Tashlin!
R: Ribadisco, nel cinema di casa nostra oggi non si ha voglia di rischiare, dall’estero importiamo film violenti che trattano temi scottanti, li guardiamo e ci piacciono. Però, a casa nostra, non bisogna parlare male di nessuno.

D: Ancora lontani quindi da un ritorno del “genere”?
R: Decisamente si.

D: Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e per la bella chiacchierata.
R: Grazie a voi! Colgo l’occasione per brindare al nuovo DVD italy e salutare tutti i lettori.

Nella foto a partire da destra il direttore Cristian Spazzoli, Carlo Lucarelli e il caporedattore Davide Zagnoli.
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data: 24/09/2005