dal 1999 testimone di un’evoluzione

Luis Buñuel

Cofanetto di lusso da Rarovideo

Questo è proprio un periodo “buñueliano”! Prima la Dynit, che annuncia diciannove opere in dvd e, a distanza di poche settimane, anche Rarovideo che comunica a tutti gli appassionati un progetto che si articolerà in tre box. Il primo che abbiamo potuto testare in anteprima è – ovviamente – il volume 1, contenente l’opera prima, la più importante di tutta la carriera del regista spagnolo, quell’L’age d’or, che ancora oggi è una delle opere più importanti di tutta la storia del cinema. Una storia d’amor fou surrealista, una passione mai consumata, scene ormai indelebili nella memoria di tutti noi cinefili come, solo per citare le più famose, Cristo che esce dal castello delle 120 giornate di Sodoma ed una fellatio al dito del piede di una statua. Ma il cofanetto contiene anche il cortometraggio che Buñuel realizzò l’anno prima, Un chien andalou, anch’esso un fulgido esempio di quello che può (o sarebbe meglio dire poteva?) il mezzo cinematografico, ormai sempre più preda di opere svuotate da ogni qualsivoglia forma di racconto o di approfondimento. Oltre a queste due opere troviamo nei due dischi che compongono il box anche il documentario girato nel 1933 Las Hurdas, sconcertante ed innovativo nel linguaggio utilizzato.
Come è facile intuire è un box che sul lato artistico è fondamentale per una collezione di grande cinema che si rispetti, ma la casa romana come ha lavorato su questo primo box? Ricordiamo che questa è una “preview” e non una recensione tecnica definitiva, avendo noi testato solamente i check-disk del cofanetto. Rarovideo ci ha comunque convinti: i menù sono essenziali ma in perfetta linea con il periodo storico delle opere e le atmosfere dei film. Per quanto riguarda L’age d’or è stato utilizzato un master video originale nel corretto formato di 1.37:1, anche se non esente da difetti (salti, sbalzi di luminosità, graffi) ma dobbiamo anche ricordarci che il film è del 1930. Peccato per la definizione “scalettata” per tutta la durata del film. Buoni master sono risultati ad una prima visione anche quelli di Un chien andalou e Las Hurdas, forse quest’ultimo è il più convincente dei tre film proposti. L’audio è presente solamente nella traccia in lingua originale (in alcuni passaggi inevitabilmente disturbata) corredata di sottotitoli in italiano ed inglese. Sono presenti inoltre alcuni contributi speciali molto interessanti come l’intervista (20′) a Paolo Bertetto (docente di filmologia a “La Sapienza” di Roma), un breve intervento di Franco Battiato (7′), un simpatico filmato dedicato al “Buñuelino Cocktail” di Adorpho Arrieta (6’30”) e la consueta “videocosa” firmata enrico ghezzi (15′). Da notare che gli interessanti interventi di Paolo Bertetto sono presenti anche per i due cortometraggi, per un totale aggiuntivo di 28′ circa. Nota cinefila in chiusura: l’edizione di Un chien andalou è quella con il sonoro voluto dal regista stesso, edizione datata 1960.

data: 16/06/2009