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Lunga vita al dvd!

Bill Gates: il dvd non durerà altri dieci anni!

Nel luglio del 2004 Bill Gates (il fondatore di Microsoft e l’affondatore della concorrenza) in un’intervista al settimanale tedesco Bild dichiarò: Nel luglio del 2004 Bill Gates (il fondatore di Microsoft e l’affondatore della concorrenza) in un’intervista al settimanale tedesco Bild dichiarò:
“Il dvd non durerà altri dieci anni!”

Il caro Bill, prevedeva la scomparsa del dischetto digitale di fronte a quella che secondo le sue stime sarebbe stata la tecnologia interattiva: “una televisione che ci mostrerà semplicemente quel che vogliamo vedere e quando lo vogliamo vedere”.

Ma che cuore democratico questo signor Gates… il più grande monopolista della storia moderna, vuole che cominciamo a sostituire i nostri DVD con
altre scatolette (come se non ne avessimo abbastanza) piene di vincoli, contratti, schede e abbonamenti.

La libertà per certa gente è una cosa veramente strana.
Per Bill Gates essere liberi significa rimanere in casa per farsi nutrire dalla sua tetta interattiva, dal suo meraviglioso mondo virtuale, dove tu scegli di essere felice con i suoi programmi e i suoi canali.

In questa intervista rilasciata nell’estate del 2004, Gates parlava “di un dispositivo che saprà quel che vogliamo vedere, quali sono i nostri gusti o quei programmi che sono proibiti ai nostri figli”.

Ovviamente la profezia di Gates non nasceva a caso, egli stava parlando dell’avvento del TIVO, una sorta di videoregistratore digitale che da poco aveva visto la luce negli Stati Uniti.
TIVO è un prodotto in grado di poter dirottare sul web gran parte dei segnali che transitano attraverso i cavi a fibra ottica delle ‘Cable Tv’, fondendo la Tv con Internet, rendendo ancora più interattivo il rapporto tra l’utente-spettatore e l’offerta dei palinsesti.
Invece di registrare semplicemente ciò che è stato pianificato, TIVO permette di valutare (con pollice su o pollice giù) i programmi che si guardano. Se per esempio si guarda Friends il martedì sera e gli si assegna il pollice su, TiVo registrerà anche le puntate successive senza richiedere un’ulteriore programmazione.
Indipendentemente dalla qualità di questo ennesimo aggeggio da attaccare alla corrente, il concetto di base rimane sempre quello: il tentativo costante da parte di questi pastori dell’informatica di standardizzare il proprio gregge di consumatori.

Seguendo le loro linee dovremmo rinunciare alla nostra personale teca di titoli, in cambio di palinsesti predefiniti che come al solito valorizzano prodotti mediocri, ma di largo consumo.
E’ la logica del BlockBuster e delle Multisale.
Sempre meno alternativa sempre più standardizzazione!

E magari programmandoti un film di Bunuel ogni due mesi questi colossi si lavano pure la coscienza facendoti credere che in fondo sanno fare anche della cultura.

Se il cinema è in crisi è soprattutto per colpa di questi mercanti d’aria fritta; persone che hanno saputo clonare in serie, generi, attori, idee e registi.

Per contro invece se il cinema vero sta sopravvivendo e sta entrando nelle case di tutti è grazie al DVD, il disco versatile che ha saputo rieditare vecchi titoli, ha saputo mettere a nuovo vecchie edizioni e trattenere tutto il bello della settima arte.

La possibilità di crearsi un archivio personale di titoli, di potersi vedere tutto quello che si vuole a qualsiasi ora del giorno senza schede e contratti ci sembra una grande libertà di fronte ai palinsesti confezionati di gente come Gates o Murdock.

Viva la libertà di scelta e lunga vita al DVD, sicuramente costa ancora molto, ma scegliere un titolo è una soddisfazione ancora impagabile di fronte a tanta mercanzia monopolizzata!

data: 03/12/2006