Mouchette – Tutta la vita in una notte (2)
(CG)
DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.66:1 – DD 2.0 dm (fra)
“Vivere una vita sudicia e misera. Vedersi sola e violentata da adulti spietati. Suicidarsi a quattordici anni lasciandosi cadere in un fiume. Simulare, morendone, un gioco da bambina per dimenticare gli abusi e tornare pura. Mouchette è il personaggio più desolante del cinema di Bresson, nel suo film più terso, più limpido, più tragico.
Alla lunga gestazione del Balthazar subentra la gestazione brevissima di Mouchette, girato col contributo della televisione – primo esempio di coproduzione televisiva in Francia – pochi mesi dopo Balthazar, con una rapidità inconsueta per Bresson. E tutto lascia pensare a una scelta un po’ improvvisata, per colmare in fretta il vuoto lasciato dall’ennesimo tentativo abortito di riprendere il vecchio progetto del Lancillotto. La Nouvelle histoire de Mouchette di Bernanos risale al 1937, l’anno successivo al Diario di un curato di campagna: con la “nuova storia” lo scrittore intende approfondire un personaggio già tratteggiato nella sua opera prima, Sotto il sole di Satana (1925), dandogli un maggiore spessore psicologico e assegnandogli un destino di morte che là era solo vagamente prefigurato.” Sergio Arecco, Robert Bresson. L’anima e la forma, Le Mani, Genova 1998
Uscito nello stesso mese della nuova edizione di “Muriel” di Alain Resnais arriva anche la seconda edizione con materiali restaurati di uno dei capolavori massimi del maestro francese Robert Bresson. Qui il confronto diretto lo si fa con l’edizione realizzata dalla San Paolo Audiovisivi nel lontano 2004. Per merito del restauro realizzato nel 2014 con risoluzione 4K da Argos Film con il supporto del CNC il confronto è decisamente impari: la riproduzione video è sbalorditiva soprattutto grazie ad un perfetto lavoro svolto sul bilanciamento dei grigi mentre l’edizione San Paolo presentava un master non restaurato (ovviamente) ma anche un aspect-ratio errato (1.77:1) e decisamente lontano anni luce dalla qualità di questa nuova edizione realizzata da CG Entertainment. Rispetto a “Muriel” in questo caso perdiamo meno materiale di valore, delle pompose analisi critiche di Pino Farinotti ne possiamo fare tranquillamente a meno ma purtroppo anche in questo caso perdiamo il doppiaggio storico italiano, mai fornito dalla Argos Film, detentrice dei diritti sull’opera. La qualità della traccia originale è ottima anche se alcuni passaggi li abbiamo trovati leggermente chiusi e impastati. Unico extra: il trailer, realizzato nel 1967 dal grande maestro francese Jean-Luc Godard, anch’esso restaurato.
VOTO: 4
data pubblicazione: 01/2025