dal 1999 testimone di un’evoluzione

Scene di caccia in bassa Baviera

(San Paolo)

DATI TECNICI: ltbx 1.66:1 – DD 1.0 (ita)

Scene di caccia in bassa baviera è uno di quei film, grandi film, che per diversi motivi si dimenticano… sarà per le tematiche, forse per il nome non famoso del regista, sicuramente per uno stile ed un “concetto cinematografico” il più lontano possibile dai circuiti commerciali… Peter Fleischmann inizia la sua carriera girando alcuni cortometraggi nella sua terra natìa, tra i quali anche uno intitolato “Incontro con Fritz Lang” e fu premiato per il cortometraggio per ragazzi “Alexander und das Auto ohne linken Scheinwerfer”.

Ma è nel 1969 che il regista scuote e scandalizza il cinema, dopo la proiezione del suo “Jagdszenen aus Niederbayern” a Cannes ottenendo ottime critiche e vincendo due premi al German Film Awards dello stesso anno. Con questo insolito ma efficace film riesce a portare sullo schermo un “crudo ritratto di provincia dominato dall’angoscia di una catastrofe inevitabile, e ossessionato dall’incubo del nazismo mai sopito”. Da segnalare le ottime prove di Martin Sperr e di una giovanissima Hanna Schygulla, al secondo film della sua prolifica carriera.

Passiamo all’analisi tecnica del dvd: fascetta e confezione sono piuttosto standard e curate non più di tanto. Inoltre non comprendiamo perchè viene utilizzato un box (simil) amaray trasparente, ma all’interno della fascetta non troviamo stampato nulla… ci sembrano quelle squallide edizioni da edicola… Per quanto riguarda la sezione video la San Paolo ci ha ormai abituati a non avere il formato 1.66:1 con la funzione anamorfica, ed anche per questo cult movie il formato video è infatti in semplice letterbox. La qualità del master video è comunque più che buona nel suo insieme – anche se la visione su schermi di grandi dimensioni è inevitabilmente penalizzata – grazie ad un quadro pulito ed immagini definite e grazie soprattutto alle prestazioni, ottime, per quanto riguarda la luminosità. La profondità dei neri è a tratti un po’ meno compatta ed incisiva, ma nulla di allarmante per la visione del film. La configurazione audio è anch’essa problematica: purtroppo la traccia audio in originale non è stata inserita, facendo perdere all’appassionato la possibilità di gustarsi il film in versione originale. Una curiosità: in fase di riprese il film fu girato e recitato nel dialetto bavarese, solo successivamente venne doppiato in tedesco. Ma tutto questo… non c’è! L’unica traccia, italiana, è di resa sufficiente, anche se in alcuni tratti gracchiante e disturbata. I contenuti speciali prevedono solamente l’analisi critica di Maurizio Porro, della durata di 10’.

VOTO:    2   

data pubblicazione: 04/2007