dal 1999 testimone di un’evoluzione

TO CHECK OR NOT TO CHECK

Riportiamo, approvandolo in toto, questo interessantissimo articolo che il direttore responsabile della rivista Videotecnica ha pubblicato sul numero 123. Non possiamo che essere d´accordo con il nostro caro amico Stefano ´Don Chisciotte´ Belli: anche noi, in scala minore, abbiamo avuto lo stesso identico problema. Vorremmo effettuare recensioni di alcuni dvd Fox, Medusa, Paramount (solo per fare tre nomi) ma dalla aziende l´unica risposta è: o il check-disk o niente! Ed anche noi, come Videotecnica, siamo sempre rimasti irremovibili sulle nostre decisioni… Se il dvd non è nella stessa identica versione che potrà trovare nei negozi il consumatore finale la recensione non si pubblica! Anche perchè a noi piace valutare – oltre agl aspetti tecnici – la confezione, la fascetta, la serigrafia del disco, oltre al fatto che il check-disk potrebbe avere alcuni aspetti (o piccoli problemi) a livello di authoring diversi dai dischi regolarmente in vendita. DVD italy webzine vuole coinvolgere i propri lettori, mettendoli a conoscenza della questione: ogni commento sull´argomento è ben accetta! Ora lascio la parola, direttamente dalle pagine di Videotecnica n. 123 – a Stefano Belli.

´Check Disc? No, grazie´ è da sempre la filosofia di Videotecnica nei riguardi dei DVD non definitivi, forniti dai produttori per il controllo-qualità dei supporti ai distributori, e da questi girati alle riviste specializzate per le recensioni.
´Solo gli imbecilli non cambiano idea´ diceva però Churchill, ed eccoci qui a ritornare
sull´argomento per vedere – con toni pacati e
cercando di essere obiettivi – se è il caso di
cambiare politica, in seguito agli ultimi sviluppi

Non sembra, ma sono già passati più di cinque anni dall´introduzione sul mercato del primo
DVD (per la cronaca, Die Hard prodotto da Cecchi Gori, in un´edizione oggi ricercata dai collezionisti… per la infima qualità tecnica!). A quel tempo ogni uscita su DVD era un piccolo
avvenimento o quasi, ed anche i titoli non di primissimo piano erano guardati con grande interesse dalle riviste ed acquistati dagli early adopters del formato (i cui esordi, lo ricordiamo per i meno esperti, sono stati un po´ travagliati per la guerra degli standard prima, e la scarsa qualità di molte emissioni dei primordi, poi).
Videotecnica – una rivista, giova ricordarlo, fatta anche da appassionati di cinema e cinema in casa per appassionati di cinema e cinema in casa – fin dall´inizio ha deciso di attuare la logica del 100% delle uscite recensite, e 100% prove vere su prodotti definitivi, per permettere ai lettori di avere un quadro completo e accurato della produzione. Operazione che è stata resa possibile dalla collaborazione incondizionata del 100% delle aziende allora operanti sul mercato, che ci hanno fornito tutte le uscite in versione completa e definitiva ogni mese in coincidenza con le uscite sul mercato. E così, per qualche anno, siamo riusciti a recensire se non il 100 almeno il 97/98% dei DVD presentati (qualche uscita potrà sicuramente essere sfuggita a noi o alle stesse aziende, ma si tratta di numeri molto bassi).

UNA COINCIDENZA O UN RAPPORTO CAUSA-EFFETTO?
A un certo punto questo non è stato più possibile, per la crescita del mercato e le relative implicazioni.
In primis, come si può immaginare, per la quantità di uscite/mese: anche se non siamo
mai arrivati ai livelli della Francia (storicamente primo mercato europeo per il consumo di cinema e cinema in casa) o della Gran Bretagna, anche in Italia ci sono stati periodi da 100, 150, anche 200 titoli ogni 30 giorni: obiettivamente troppi per il nostro panel di recensori per garantire l´abituale accuratezza, e troppi per lo spazio che occuperebbero sulla rivista, dedicata alle varie forme del video e non solo al DVD e al cinema in casa.
E poi, più o meno in concomitanza con l´esplosione in edicola di alcune riviste ´DVD only´, spesso traduzioni di analoghe pubblicazioni estere – delle quali ne restano in vita ben poche oggi – alcune aziende distributrici di home video (due o tre, per l´esattezza) hanno iniziato a inviare alle riviste non più i dischi definitivi, sigillati, o almeno non tutti, ma i cosiddetti ´check disc´ (talvolta definiti
anche test-disc).
Che cosa è un ‘check disck’? Un DVD in tutto e per tutto, che contiene esattamente il contenuto
del DVD definitivo. Solo che si tratta, appunto, di un ´check disc´, di un ´test-disc´ che potrebbe
quindi non essere conforme al prodotto definitivo perché incompleto oppure caratterizzato da qualche difetto. In effetti, in passato ci è capitato varie volte di segnalare a qualche azienda che i canali frontali di quel determinato film erano invertiti, oppure che il tale contenuto speciale non poteva essere aperto, o anche che quel certo disco veniva rifiutato da tutti nostri lettori tout court. La risposta delle aziende è sempre stata ´grazie, provvederemo a risolvere il problema´, ma
noi, nell´impossibilità di verificare se questo sarebbe stato effettivamente fatto, abbiamo rinunciato a pubblicare le recensioni ´sospette´ per aspettare l´edizione definitiva (che non sempre siamo riusciti ad avere, beninteso).
Bisogna anche aggiungere che talvolta il check disc inviatoci è quello relativo al noleggio, quindi
in genere privo di inserti speciali che, sappiamo, per un appassionato di cinema-lettore di una rivista specializzata, sono un plus importante. Nella recensione di un siffatto disco bisognerebbe accontentarsi della dichiarazione dell´azienda riguardo gli extra, senza verificarne la validità… non ci sembra una buona cosa!
Altro punto a sfavore dei check disc, oltre all´aspetto sostanziale del tutto, quello puramente formale.
Il disco appare completamente liscio, a volte privo anche della minima scritta di identificazione oppure con indicazione del titolo in lingua originale; non c´è modo, quindi, di valutare il valore estetico della serigrafia (un aspetto del DVD che ci sembra comunque importante, tanto da meritare un apposito Cool Award).
Se il disco è povero, la confezione è nulla. I check disc arrivano nei jewel case o, sempre più spesso (costa un´inezia di meno…) nei nuovi contenitori slim classici dei CD e DVD vergini, oppure addirittura nelle ´bustine´ di carta con finestrella trasparente! (che oltretutto, una volta aperta, si distrugge). Tale confezione ´essenziale´ ovviamente complica archiviazione e gestione dei supporti in redazione (provate un po´ a cercare proprio quel film, magari per un confronto a distanza di tempo, fra centinaia di contenitori allineati, privi di indicazioni sul dorso…), ma soprattutto impedisce di valutare altri plus del prodotto DVD. Come sarà la copertina? Quali indicazioni riporterà?
Ci sarà un libretto di accompagnamento, e, se sì, come sarà realizzato? E la confezione, sarà
amaray, snapper, jewel case o box cartonato slim oppure grande? Ci sarà qualche gadget in accompagnamento?
Per obiettività dobbiamo dire che per il 15/20% dei DVD le aziende forniscono anche la copertina, ma – evidentemente non si può avere tutto dalla vita – non sempre in contemporanea con il disco relativo; a volte le fascette arrivano un mese prima del check disc, a volte insieme, altre volte il mese successivo… (con ulteriore complicazione nella gestione redazionale, ça va sans dire…), a volte per posta, a volte per e-mail, con i problemi conseguenti di ‘saturazione’ della casella…
Le riviste che usano i check disc per le recensioni, in mancanza di copertina originale, si arrangiano come possono; cercano la copertina su Internet (senza nessuna garanzia di conformità all´originale, e con logici problemi di qualità dell´immagine), oppure utilizzano quella di un´edizione di un altro paese (in genere USA o UK). Il risultato è quello che spesso si vede su alcune pubblicazioni,
e che documentiamo in queste pagine.
Detta così, crediamo che ci sia poco da aggiungere: il check disc non è il DVD vero, e non è eticamente corretto recensirlo. Questa è sempre stata la politica di Videotecnica, che – vox clamantis in deserto – a differenza di altre riviste ha talvolta rinunciato ad alcune recensioni anche importanti in assenza di disco ´vero´ – oppure ha deciso, qualora ne avesse accertato l´utilità, di acquistare i titoli in negozio e recensirli successivamente. Ma è evidente che questo sistema è privo di senso per una casa editrice, come spieghiamo, anche a proposito dei libri e e CD recensiti, nel box ´Ma
quanto mi costi´.

CORSA ALL´ANTEPRIMA… FALSA
Un check disc è anonimo, talvolta incompleto o con difetti, ma un vantaggio c´è l´ha: nella stragrande maggioranza dei casi è disponibile con notevole anticipo (un mese o anche più) rispetto al prodotto commercializzato. Un plus che evidentemente ha una grande attrattiva per le aziende e le riviste, ma che a noi continua a sembrare un assurdo; voi lettori preferite leggere la recensione di un check (con tutti i rischi relativi di imprecisioni, per non dire altro) oggi o quella del disco effettivamente in commercio, sulla rivista del prossimo mese? La gatta frettolosa fa i figli ciechi, e questa smania di contemporaneità, ricordiamolo, è anche alla base dell´acquisto di film di prima
visione sui DVD pirata…
Per combattere la corsa all´anteprima selvaggia (=alle recensioni falsate), il sottoscritto ha proposto a due colleghi, responsabili della sezione DVD di apprezzate riviste (no, nessun errore…) di Roma e Milano, di rinunciare ai check disc, all´anteprima a tutti i costi ogni mese per tutti i titoli e quindi regolarizzare un po´ il mercato (fermo restando che vere anteprime-scoop una tantum, come la nostra su MIB organizzata addirittura negli USA o quella più recente degli amici milanesi su Le Due Torri, fanno parte del gioco). Tuttavia la risposta avuta da entrambi è coincidente e negativa, del genere ´il pubblico vuole anteprime eccetera noi dobbiamo dargliele´. Nell´ottica di rispettare il parere di tutti, concorrenti ovviamenti compresi, ci asteniamo da ulteriori commenti, anche perché è giusto che – in un clima di sana pluralità che in altri settori dell´informazione non è così svilppato come nel mondo dell´editoria video – ogni rivista abbia la sua politica e segua i propri lettori secondo le idee in cui crede.
In questo senso siamo stati fortunati perchè i nostri sembrano appoggiare al 100% la filosofia di Videotecnica, e ci scrivono di attendere la recensione ´vera´ prima di procedere all´acquisto (oppure che si sono pentiti di qualche DVD preso d´impulso, prima di vedere la nostra recensione).
E siamo stati fortunati, perché la nostra politica sulle recensioni ci ha permesso in questi anni di sviluppare accordi nel mondo del DVD che nessuna rivista – lasciatecelo dire – può vantare. Proprio per il modo di trattare il DVD e le recensioni in particolare, infatti, siamo
stati partner di D+ (con una trasmissione settimanale in onda da cinque anni!), delle principale rivista europea di software home video (la francese Les Années Laser), della più grande organizzazione per la vendita del software (Blockbuster, chi altri?), della più importante guida home video ( Video Guidadelle Edizioni Rai-Eri).

LAVORI IN CORSO
Dunque, possiamo essere soddisfatti dei risultati nei confronti di appassionati ed operatori, ma, come diceva il buon Winston ´ Solo gli imbecilli non cambiano idea´. Per la verità il discorso è più complesso, non è questione solo di cambiare o meglio modificare
idea. Da quando il problema check disc è apparso in tutta la sua complessità, abbiamo intensificato le riunioni con gli amici Giacomo ´o´ professore´ Puma, responsabile dell´area home
video di Videotecnica, e Filippo ´1300 recensioni´ Morelli, coordinatore delle recensioni DVD, nel tentativo di trovare una soluzione. Quelle che seguono sono riflessioni nude e crude, senza tagli di censura, frutto dei nostri incontri.
Dunque, continuare con la nostra politica va bene per noi, e, a quanto sembra, anche per i
nostri lettori, e ci garantisce recensioni certamente non perfette (la perfezione non è di questo mondo) ma obiettivamente accurate nella forma e nella sostanza. Tuttavia, con la costante crescita del mercato e l´arrivo di titoli ed edizioni importanti, ci sembra un peccato non presentare più o meno brevemente prodotti interessanti anche se in versione non completa.
Come risolvere il problema? Abbiamo deciso in questo modo. Le aziende che credono in noi
al 100%, e ci mandano i DVD ´veri´, continueranno a disporre della massima attenzione e di uno spazio preciso per le recensioni, piccolo o grande, come sempre, in funzione dell´importanza e la qualità del titolo. Le aziende che preferiscono la formula check disc non otterranno recensioni ´vere´, complete – altrimenti ci sembrerebbe di prendere in giro i lettori, e questo compito lo lasciamo volentieri ad altri – ma avranno comunque un proprio spazio – ben evidenziato rispetto alle recensioni tradizionali per evitare misunderstanding – in funzione della completezza del materiale fornito.
Forse un esempio può chiarire meglio la situazione. Pochi minuti or sono, ad esempio, ci è arrivato un pacco che conteneva quanto segue. Tre copertine relative ai film importanti del cinema italiano, ma senza alcun disco; due dischi ´semianonimi´ (senza serigrafia) di un recente blockbuster (film e contenuti extra); cinque DVD ´imbustati´ con altrettanti film di una fortunata serie cinematografica di qualche anno fa, corrispondenti al contenuto di un cofanetto; un disco ´semianonimo´ con l´ennesimo episodio di una serie televisiva; due dischi (film+extra), sempre senza serigrafia originale ma con il titolo in inglese, di un film non particolarmente attraente (di quest´ultimo ci è pervenuta anche la copertina).
A dire la verità, si tratta di materiale potenzialmente interessante, che, se lo avessimo al completo, recensiremmo in toto con queste modalità, in funzione di quello che crediamo possa essere il valore artistico, tecnico e commerciale dei diversi titoli. Il blockbuster: una recensione più grande della media (il film, recente, ci è piaciuto e il DVD promette bene). La serie di film, un bello spazio come abbiamo fatto in passato per altri titoli ´seriali´ o legati da qualche logica. I tre film italiani, oltre agli altri due, altrettante recensioni brevi. Sicuramente una simile combinazione di dischi sarà presentata da qualcuno che abbia ricevuto lo stesso pacco come gruppo di recensioni vere e proprie e non anteprime di check disc, ma a nostro avviso il rischio di errori, e quindi di recensioni poco affidabili, è troppo alto per mantenere Videotecnica
su un livello di serietà adeguata alla sua tradizione.
Visto il materiale a disposizione, invece, nel nuovo spazio ´lavori in corso´ (se il nome non vi
piace, suggeritene pure un altro) a pagina fra le altre cose troverete le copertine dei film italiani
che annunciano l´uscita del DVD relativo, la recensione (senza voti, in assenza del definitivo) del film del momento e qualcosa anche sulla serie di film. In tal modo crediamo di poter fornire un´informazione di base, ovvero allo status quo del materiale effettivamente in mano, e non quello che sarà nei negozi, senza possibili errori formali (copertina sbagliata) o sostanziali (contenuto con difetti). Che ne pensate? In questo clima di distensione generale, nel quale il sottoscritto per una volta non è ´Brontolo´, ma ´Don Chisciotte´, invitiamo tutti, lettori, operatori, anche colleghi concorrenti,
a dire la loro, ad esprimere un’opinione o lanciare una proposta per trovare una
soluzione onesta e soddisfacente per tutti. In particolare, chiediamo alle varie aziende
home video – a cui questo articolo è stato inviato a parte – di darci un parere individuale
sull´argomento, che pubblicheremo quanto prima. (S.B.)

Pubblicato sotto autorizzazione

data: 05/09/2003