dal 1999 testimone di un’evoluzione

Ultimo tango a Parigi (3)

(CG)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.85:1 – DD 2.0 dm (ita, orig.)

Diciamo che il film in questione non ha bisogno di presentazione. È semplicemente uno dei tantissimi capolavori che ci ha regalato Bernardo Bertolucci! Il film che scandalizzò gli anni Settanta ha già avuto in Italia due edizioni prima di questa… La prima uscì nel 2002 ad opera della CDE (qui la nostra recensione) mentre la seconda edizione arriva quasi nove anni dopo grazie alla Dall’Angelo Pictures (qui la nostra recensione). Sono entrambe edizioni piuttosto valide, soprattutto la seconda.

Ma nel frattempo il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con Metro Goldwyn Mayer Studios e Alberto Grimaldi Productions nel 2018 ha restaurato la pellicola, lavorazione che è partita dai negativi originali 35mm e dal sonoro originale con la supervisione al restauro del colore di Vittorio Storaro, il direttore della fotografia del film. Fortunatamente la library Grimaldi è ora in mano, per quanto riguarda l’home-video, alla CG Entertainment che ha pensato immediatamente di organizzare una delle sue consuete Start Up! ed ovviamente con Limited Edition esclusiva in Blu-ray realizzata solo grazie all’interessamento ed al finanziamento degli appassionati cinefili. Come di prassi dopo la pubblicazione della Limited Edition – che ricordiamo è solamente nel formato ad alta definizione – a dicembre è arrivata anche questa nuova edizione DVD disponibile sul mercato tradizionale. Inutile dire che la casa toscana ha utilizzato il nuovo master restaurato… ed ora abbiamo l’edizione definitiva del film!

Partiamo dal packaging: siamo di fronte ad un classico box trasparente, graficamente molto curato e stampato anche nella parte interna della fascetta, decisamente tutto molto elegante come pure i menu. Premiamo Play sul telecomando. Logo MGM nuovo e logo della United Artists mancante ma a volte nei restauri queste piccole differenze si possono trovare (probabilmente a causa dei diritti) anche se noi preferiremmo che si mantenessero anche i loghi delle case di produzione originali. Il formato originale di 1.85:1 è stato perfettamente mantenuto ed il master restaurato è stato riversato in maniera perfetta. Siamo di fronte ad immagini definite e stabili, una calibrazione cromatica bilanciata, anche se in molti hanno criticato la presenza di un’eccessiva tonalità gialla… ma se Storaro ha supervisionato, dubbi non ce ne dovrebbero essere! Infatti a differenza della seconda edizione qui abbiamo una palette cromatica tutta molto più “calda”, purtroppo non abbiamo avuto la possibilità d vedere il film quando uscì nelle sale nel 1972, ma a noi è sembrata molto più naturale e corretta questa mentre il master utilizzato nella seconda edizione presentava colori troppo saturi e la profondità dei neri piuttosto ballerina e poco incisiva. E’ stato effettuato uno straordinario lavoro anche sul sonoro, sia quello italiano sia quello originale: ora le musiche, i dialoghi, i rumori di scena sono al massimo delle potenzialità del formato e ci danno la possibilità di gustare il film in modo pressoché perfetto!

La sezione extra non riesce ad eguagliare, in termini di quantità, la precedente ma i due filmati che sono stati inseriti sono uno più bello ed interessante dell’altro… “Un film al rogo” (27’), una puntata della serie TV “Prometeo”, un programma di Luigi Di Majo, a cura di Maria Pia Ammirati, con Luigi Di Majo e Nicoletta Picchio. Il secondo filmato è “Un passato avventuroso”, extra realizzato appositamente dalla CG Entertainment, bellissimo, con interviste a Felice Laudadio e Daniela Currò, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia con inserti audio di conversazione tra Gideon Bachmann e Bernardo Bertolucci del dicembre del 1972. Nonostante un packaging meno prezioso e qualche extra in meno non possiamo non aggiudicare il massimo dei voti a questa splendida edizione.

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VOTO:    5   

data pubblicazione: 01/2021