dal 1999 testimone di un’evoluzione

La bestia uccide a sangue freddo

(Rarovideo)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 2.35:1 – DD 1.0 (ita, ing)

Rarovideo ha già sparato i veri colpi grossi delle due collane Il Cinema Segreto Italiano e Horror Club ma anche in questa seconda emissione ce n´è per tutti i gusti con qualche chicca cinefila assolutamente da non perdere. Partiamo dalla collana “bianca”, quella dedicata al Cinema Italiano dimenticato ma tutto da riscoprire e grazie a queste riedizioni in digitale la cosa diventa molto più facile. I titoli che fanno parte di questa seconda emissione non sono, a dire il vero, più di tanto allettanti ma segnaliamo un “Super Rapina a Milano” di e con Adriano Celentano, uno dei primi film del regista Pupi Avati “La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone” mentre non dobbiamo dimenticarci di segnalare che prosegue la pubblicazione della filmografia del grandissimo Fernando di Leo: questa volta approdano nei negozi “La bestia uccide a sangue freddo” con Klaus Kinski e il cofanetto contenente due delle ultime opere del regista italiano, cioè “Il boss” e “Killer vs. Killers”, praticamente da noi inedito (o quasi).

Passiamo all’analisi tecnica dei dvd e dobbiamo ammettere che ci risulta piuttosto incomprensibile che ad oggi, marzo 2005, dobbiamo di nuovo lamentarci di realizzazioni in dvd ancora con il formato letterbox. Siamo ben consapevoli che reperire materiali in buono stato ma soprattutto master video all’altezza è, per il cinema italiano, sempre molto difficile ma è impensabile realizzare un dvd complesso come “Super rapina a Milano” con queste specifiche tecniche. Primo perchè le immagini ne risentono in maniera spaventosa, per giunta con un film piuttosto anzianotto e girato in bianco e nero! Idem si può dire per l´edizione digitale di “Quell´età maliziosa”. Non stiamo parlando di qualità video deficitaria ma non all’altezza di quelle che noi intendiamo edizioni digitali recenti… Anche per quanto riguarda la special edition a due dvd dedicata a Fernando di Leo troviamo da una parte un’ottimo riversamento per “Killer vs. Killers” (grazie soprattuto ad una pellicola restaurata in maniera egregia) ma dall’altro canto abbiamo tra le mani un dvd de “Il boss” in video letterboxed e con una qualità piuttosto debole. Non possiamo dire la stessa cosa per l’altro titolo di di Leo della collana “La bestia uccide a sangue freddo”. Il primo infatti si distingue per l’altissima qualità video e per la cristallina trasposizione, in formato anamorfico, del cinemascope originale. Il film di Avati è invece presentato senza la codifica anamorfica, con una sezione video appena sufficiente e dei neri poco incisivi. Ed abbiamo dubbi sul reale formato perchè nei titoli di testa abbiamo una porzione d’immagine che è sparita… Per quanto riguarda i contenuti speciali siamo a livelli altissimi, come da sempre Rarovideo ci ha abituati. Per dire la verità avremmo preferito filmati ed interviste più lunghe ed esaustive ma non ci possiamo lamentare più di tanto. Configurazione audio, come anche per l’altra collana Horror Club, standard con le codifiche originali monofoniche ma tutte ripulite in maniera encomiabile.
Horror Club appunto – collana “rossa” – e non possiamo che gioire per la presenza di un titolo atteso da moltissimi appassionati, quel “Reazione a catena” di Mario Bava che ispirò da lì a poco moltissimi registi italiani, in primis Dario Argento. Il dvd è convincente sotto molti aspetti ma secondo noi si poteva migliorare ancora un poco la qualità generale. Stiamo parlando comunque di un film piuttosto datato. Il master è italiano con un piccolo problema sui titoli di testa, che sembrano leggermente tagliati. Svista in fase di authoring oppure formato video non rispettato? Non siamo riusciti a reperire informazioni più certe ma il formato 1.85:1 è quello che dovrebbe avvicinarsi di più al reale e quindi all’edizione corretta. La qualità audio/video è comunque di altissimo livello, il film è in versione integrale e la sezione degli extra è assolutamente imperdibile con un trailer originale. Anche per “Gli orrori del castello di Norimberga” siamo di fronte ad una buona realizzazione tecnica, una qualità video più che buona grazie ad una pellicola in ben conservata anche se il master utilizzato è di provenienza straniera. Anche in questo caso ottima qualità audio ma solo con codifica mono e interessante sezione extra.

VOTO:    0   

data pubblicazione: 03/2005