dal 1999 testimone di un’evoluzione

L’arte del sogno (2)

(Dolmen)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.85:1 – DD 5.1 (ita, orig), 2.0 (ita)

L’arte del sogno, o meglio The Science of Sleep. Perché i distributori italiani storpiano sempre i film di Michel Gondry? Il primo, da “Eternal Sunshine of the Spotless Mind” (già di per sé una piccola perla) venne barbaramente trasformato in “Se mi lasci ti cancello”, questo – anche se con danni meno catastrofici – dal più intrigante titolo internazionale The Science of Sleep viene trasformato nel più banale e commerciale, L’arte del sogno… Ma alla fine che ce ne importa e soprattutto che gliene importa a Gondry, visto che ha girato due capolavori? Se non siete riusciti a godervelo nella magia della sala (molto probabile viste le poche copie in circolazione sul territorio nazionale) questa stupenda edizione speciale fa al caso vostro! Sì perché L’arte del sogno è un vero e proprio capolavoro, forse il film dell’anno, ed è quindi da avere e da conservare in videoteca, quella destinata ai grandissimi film della storia del Cinema! Dicevamo: la Dolmen ha realizzato una stupenda edizione, a doppio disco, con numerosi contenuti speciali presenti già nell’edizione francese. Potrete trovare inoltre uno speciale su “Una mostra di scultura e patologici regalini raccapriccianti” (26’) – tenutasi a Milano lo scorso gennaio – dedicata al film ed all’eccentricità del regista. Il packaging è curato ed è lo stesso utilizzato per le edizioni speciali già pubblicate, nell’ottimo cartonato. I menù sono essenziali, un po’ più di estro creativo non avrebbe guastato… Il master originale è quello Gaumont, corretto aspect-ratio e qualità strabiliante. Il comparto audio è perfetto e vincente, sì perché oltre all’ottima traccia in Digital 5.1 per l’italiano si affianca anche quella originale, e questo a volte non accade. Oltre alle tracce audio c’è anche il commento sottotitolato del regista, degli attori protagonisti e di Sacha Bourdo. Nel primo disco si possono trovare i primi assaggi dei contributi speciali come alcuni trailer e tv spot (perché solo quelli italiani?!?), la conversazione telefonica tra il regista e Alain Chabat, ed un breve filmato sull’artista che ha realizzato tutti gli oggetti presenti nel film. Il secondo disco è strabordante: oltre al già citato resoconto sulla mostra troviamo l’intervista all’attore protagonista Gabriel Garcia Bernal, un making of bellissimo (39’), un breve e simpatico filmato dal titolo “Prenditi cura di me”, oltre a “Meandri della mente”, “Tire la chevillette” e “Petits Cadeaux Flippants”, tutti originali e tutti da non perdere!

VOTO:    4.5   

data pubblicazione: 07/2007