dal 1999 testimone di un’evoluzione

Nostos, il ritorno (2)

(General)

DATI TECNICI: 1.37:1 – DD 2.0 (sonoro)

Franco Piavoli, autore assolutamente fuori dagli schemi, è nato nel 1933 a Pozzolengo. Invece di proseguire la carriera di avvocato si cimenta in cortometraggi a partire dal 1961, poi spinto dall’amico Silvano Agosti realizza nel 1982 il suo primo lungometraggio, Il pianeta azzurro, opera epocale e che lo fece conoscere al mondo intero ricevendo complimenti addirittura da Andrej Tarkovskij. La poetica e lo stile del regista bresciano non sono mai cambiati e, per fortuna, non si sono mai piegati alle logiche produttive commerciali; nel corso degli anni sono arrivati proprio questo “Nostos – Il ritorno” del 1989 per il quale curò anche la fotografia, il montaggio e il sonoro, Voci nel tempo del 1996 e la sua ultima regia Al primo soffio di vento uscito nel 2002.

“La radicalità del suo approccio è dichiarata fin da subito, dalla didascalia che informa che “i dialoghi del film sono ispirati a suoni di antiche lingue mediterranee”; lingue assolutamente inintelligibili per lo spettatore, lingue che – abolita ogni funzione informativa del dialogo – sono ridotte alla loro primitiva essenza sonora. E paradossalmente, anziché respingere per la loro oscurità e incomprensibilità, questi suoni contribuiscono non poco a rafforzare l’aspetto specificamente “immersivo” di questa opera fluida, morbida e sfaldata. Che è, come suggerisce il titolo, un’altra versione del ritorno di Ulisse. Senza cercare una netta corrispondenza con il percorso dell’eroe mitico tracciato dai versi di Omero, Piavoli resta sospeso in una dimensione evanescente e allucinatoria, in cui sogni, ricordi e delirio si sovrappongono e si confondono. Non di meno, riesce a esplorare tutta una gamma di sentimenti e stati d’animo – smarrimento, audacia, desiderio, terrore, ostinazione, nostalgia – che fanno del viaggio di Ulisse una metafora plurisemantica, che trascende la contingenza per guardare all’universalità.” Arianna Pagliara, Pointblank, qui per la recensione integrale.

Seconda edizione uscita nel settembre del 2015 sul mercato italiano grazie a General Video dopo la prima firmata Medusa. Non possiamo fare un confronto diretto con questa prima versione, ma possiamo già anticipare che l’intervista al regista in questa nuova edizione si perde a discapito di un intervento di Valentina Pattavina “Sulla strada di casa” della durata di 16’. I menu sono statici ed accompagnati dalle musiche del film, considerando gli anni trascorsi, sono ancora gradevoli e graficamente moderni. Il film è stato riversato nel formato video 1.37:1, non ci sono conferme certe ma dovrebbe essere l’aspect-ratio corretto. Siamo di fronte ad una pellicola non restaurata ma la resa è più che buona, solo a tratti affiora qualche lieve difetto sulla pellicola come alcune scene notturne poco incisive nella profondità dei neri e una lieve instabilità della pellicola in alcuni passaggi. Consideriamo però anche il fatto che il film fu girato con un budget ridottissimo e con un comparto produttivo piuttosto limitato. Ottimo il bilanciamento del croma e della luminosità, la durata dell’opera inoltre ci conferma che è stata mantenuta la versione integrale di 85’. Ovviamente la sezione audio è composta da un’unica traccia “sonora” visto che in esergo viene esplicata la scelta dell’autore: “I dialoghi del film, limitati a poche parole incomprensibili, sono «ispirati a suoni di antiche lingue mediterranee»” con codifica stereofonica e con una qualità d’insieme convincente. Grazie a questo DVD abbiamo modo di avvicinarci ad un grande autore del cinema italiano rimasto ai bordi della storia per troppo tempo, assolutamente da riscoprire.

Nostos, Il ritorno

VOTO:    3,5

data pubblicazione: 03/2023