dal 1999 testimone di un’evoluzione

Rifkin’s Festival

(CG)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 2.00:1 – DD 5.1 (ita, ing)

E con questo siamo arrivati a 48! 48 tasselli di una filmografia sterminata, geniale, caratterizzata da stili e da poetiche diverse decennio dopo decennio… ed alla veneranda età di 85 anni ha firmato l’ennesimo grande film. Rifkin’s Festival è il nuovo lavoro di Woody Allen, girato in Spagna ed ambientato nel mondo del cinema è l’ennesimo omaggio alla Settima Arte ed ai suoi miti, sfruttando gli atipici sogni vissuti dal protagonista Mort Rifkin, interpretato da uno straordinario Wallace Shawn (motivo in più per vederlo in lingua originale). Paolo Mereghetti sulle pagine del Corriere della Sera ha così iniziato il suo articolo dedicato al film: “«Cos’ha da dirmi dopo tutto quello che le ho raccontato?». È la domanda con cui Mort Rifkin si rivolge al suo analista, dopo aver raccontato — a lui e allo spettatore — quel che ha vissuto accompagnando Sue (Gina Gershon), la moglie publicist, al festival di San Sebastián. Ma la domanda con cui finisce «Rifkin’s Festival» è come se Woody Allen la rivolgesse al pubblico e a se stesso: cosa abbiamo visto? cosa ne pensiamo? E allora, tirato direttamente in ballo, arrischio anch’io la mia personale risposta: ho visto l’ennesima dimostrazione dell’intelligenza cinematografica di Woody Allen, della sua idea di cinema come divertimento, come piacere, come gioco ma anche come riflessione e nostalgia. Il rimpianto per un cinema e un mondo diversi, che fanno del regista e del suo alter ego sullo schermo (impossibile anche solo dubitare che non ci sia un’identificazione totale) due sopravvissuti, decisi però – e qui sta forse il vero «messaggio» del film – a non volersi arrendere nel riempire di piaceri una vita cui si fatica sempre a trovare un senso.” Analisi impeccabile.

Il DVD pubblicato da CG Entertainment su licenza Vision Distribution è anch’esso impeccabile: presenta un’altissima resa per quanto riguarda audio e video, peccato che la sequenza dei titoli di testa sia in lingua italiana, alterando così il master originale. Sezione video promossa a pieni voti che rende piena giustizia alla bellissima fotografia in 2.00:1 del maestro Vittorio Storaro. Convincenti sono anche le due tracce sonore, in Dolby Digital 5.1 sia per l’italiano (con un doppiaggio così così) sia per l’inglese. Molto bella la grafica adottata per la fascetta, inserita in un box trasparente che fa risaltare il fotogramma inserito nel retro. Allen è sempre stato molto refrattario ad inserire contenuti speciali nei DVD, non ci ha mai creduto e non gli è mai interessato molto ed anche per la sua ultima regia non fa eccezione, vista la totale mancanza di extra. Ma in questo caso non è un demerito della CG. Un film intelligente da vedere e rivedere… e da collezionare!

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VOTO:    4,5   

data pubblicazione: 09/2021