dal 1999 testimone di un’evoluzione

The Lighthouse

(Universal)

DATI TECNICI: 16:9/1.19:1 – DD 5.1 (ita, ing)

La distribuzione di “The Lighthouse” in Italia (al cinema prima e in home-video poi) è stata lunga e non priva di lunghe e controverse polemiche… Ma partiamo dall’inizio, dalla cosa più importante… cos’è “The Lighthouse”? È il secondo film del promettente regista Robert Eggers, esploso a livello planetario nel 2015 con la sua opera prima, il capolavoro “The Witch”, abbondantemente trattato, sviscerato ed analizzato da ogni rivista o blog di cinema che si rispetti. Nel 2019 c’era molta attesa al Festival di Cannes, visto che era stato annunciato tra i film della sezione “Quinzaine des Réalisateurs”, una sorta di approvazione immediata nel gruppo degli Autori da parte degli organizzatori della sezione collaterale. Subito dopo la prima proiezione pubblica iniziarono a girare ovviamente i primi commenti… alcuni entusiastici e che gridavano al grandissimo film… altri invece, molti di questi purtroppo italiani, su una linea completamente opposta con recensioni negative anche piuttosto feroci… nel frattempo ogni immagine promozionale che veniva pubblicata faceva comunque aumentare l’hype a dismisura, indubbiamente anche a chi sta scrivendo questa recensione… Dopo Cannes arriva la distribuzione americana, piuttosto limitata nei primi giorni di programmazione per poi aumentare poco dopo in maniera graduale. In Italia doveva essere inizialmente distribuito poco prima dell’estate ma poi Universal Pictures decise in modo diverso e lo portò direttamente in home-video anche se per dover di cronaca ci fu una proiezione pubblica durante il Lake Como Film Festival quasi in contemporanea con l’uscita home-video. Quest’ultima dapprima annunciata solamente in formato DVD e poi riprogrammata anche nel formato Blu-ray in seguito a numerose proteste ed uscite nel mese di novembre. Finalmente adesso l’abbiamo tra le mani e possiamo passare immediatamente all’analisi tecnica del DVD tanto atteso!

Il film è stato girato in pellicola, con uno specifico tipo di pellicola che si utilizzava durante il periodo del muto. Ecco perché il film presenta un aspect-ratio di 1.19:1, il primo formato del cinema, quello per intenderci dei capolavori del cinema muto. Appena inserito il disco nel lettore notiamo immediatamente menu molto belli ed eleganti che introducono alle atmosfere piuttosto particolari del film. L’aspect-ratio è stato perfettamente mantenuto, addirittura con codifica anamorfica che qui significa zero perdita di definizione, anche se la fascetta riporta il formato errato di 1.33:1. Il film è stato riversato in modo pressoché perfetto, e non era un lavoro facile vista la quantità di elementi piuttosto difficili da gestire come nebbia, pioggia, ed una fotografia in bianco e nero molto complessa. La durata del film è integrale visto che corrisponde ai 109’ cinematografici. La qualità tecnica è altissima anche per quanto riguarda le due tracce Dolby Digital… pensate che il regista voleva presentare il film con la codifica monofonica ma una volta ascoltata la colonna sonora (bellissima, di Mark Korven) ha desistito ed ha missato il tutto in una più moderna traccia multicanale, creando un “corto circuito” sonoro-visivo abbinandolo al formato video del cinema muto… La nota negativa arriva dalla sezione extra, comunque ben segnalata sia in fascetta che nel menu specifico: tutti i contenuti speciali (per un totale di circa 48’) sono stati inseriti in lingua originale senza sottotitoli in italiano… Che peccato! Anche perché il lungo filmato “Racconto buio e tempestoso” è veramente interessantissimo! Gli extra invece li abbiamo trovati sottotitolati nelle versioni in streaming, per gli appassionati più esigenti è un’informazione molto importante.

VOTO:    3   

data pubblicazione: 12/2020