dal 1999 testimone di un’evoluzione

Il 7 aprile è una data importante per Sony Pictures Home Entertainment: nasce nel 1998 il DVD, supporto che ha rivoluzionato il mondo dell’entertainment. Sony P.H.E. ricorda a tutti i cinefili più appassionati il quindicesimo compleanno dei primi film distribuiti in Italia: Jerry Maguire e Jumanji. Nato come una scommessa lungimirante, Sony P.H.E. ha puntato

E’ il primo film da “solista” di Daniele Ciprì, dopo aver “scombussolato” il cinema italiano con film ai limiti della follia come “Lo zio di Brooklyn” e “Totò che visse due volte” in coppia con Franco Maresco. Per l’occasione si ispira - complice l’omonimo romanzo di Roberto Alajmo - ad un fatto di cronaca avvenuto

L’immagine allo specchio, uscito nel 1976 e presentato fuori concorso al 29° Festival di Cannes, era ancora uno dei pochissimi film di Ingmar Bergman rimasti inediti sul nostro mercato home-video. A dire la verità era apparso solamente nel circuito delle edicole nella collana Hobby & Work dedicata al grandissimo regista svedese, ma l’edizione presentava una

E’ decisamente difficile da decifrare questo horror-thriller-fantascientifico tutto italiano, uscito nel 2011, e diretto dai Manetti Bros. Alcuni critici importanti come Alberto Pezzotta e Filippo Mazzarella (i due collaboratori più stretti del “Mereghetti”) ne hanno parlato in maniera piuttosto positiva. Il primo su ViviMilano scrisse: “Uno di quei film di cui si dovrebbe dire il

Di una cosa siamo certi: la carriera registica di Ben Affleck è di gran lunga superiore a quella di attore! Dopo le interessanti opere “Gone Baby Gone” e “The Town” il giovane attore/regista cerca di alzare l’asticella della sfida una tacca più in alto, e con Argo realizza - secondo noi - il suo film

Marco Bellocchio in strepitosa forma: dopo qualche film deludente e poco incisivo, torna al capolavoro con questo Bella addormentata, presentato al Festival di Venezia nel 2012, dove una giuria assolutamente miopie e distratta ha assegnato solamente il Premio Mastroianni all’attore Fabrizio Falco. Il regista emiliano qui rischia grosso: tratta argomenti difficili come l’eutanasia, la morte,