dal 1999 testimone di un’evoluzione

Da molti considerato come uno dei migliori film del 2018 ad agosto scorso, grazie alla Universal, è arrivata anche in home-video l’ultima opera del regista francese Jacques Audiard, autore del capolavoro “Il profeta”. Coproduzione americana (Annapurna) ed europea, girato interamente in Spagna e con una coppia d’attori a dir poco eccezionale ovvero John C. Reilly e Joaquin Phoenix.

Scanners, uno dei grandi film del regista canadese David Cronenberg, è stato pubblicato in home-video diverse volte… La prima edizione della CDE uscì nel 2004 (qui la nostra recensione), poi arrivò il bellissimo cofanetto Rarovideo nel 2013 contenente sia questo film che Brood - La covata malefica, opera precedente del regista (qui la recensione). CG Entertainment in collaborazione con Rarovideo ha coinvolto i suoi clienti affezionati tramite l’operazione Start Up! per portare - per la prima volta in Italia in

Il film traccia un ritratto avvincente, di forte impatto emotivo e visivo, dell’uomo e dell’artista Michelangelo, schivo e inquieto, capace di forti contrasti e passioni, ma anche di grande coraggio nel sostenere le proprie convinzioni e ideologie. Un racconto cinematografico coinvolgente ed innovativo nella sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, spettacolari riprese e inedite ricostruzioni con evoluti e sofisticati effetti digitali. Un film unico in cui lo spettacolo del cinema incontra l’emozione dell’arte. Un’esperienza di pura poesia,

Ma quanto è bello questo folle film scritto, diretto e montato da Shin'ichirō Ueda? Si basa tutto solo su un’idea, ma è un’idea geniale… ed altrettanto geniale è la messa in scena. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi da questo “One Cut of Dead”, titolo internazionale che cita e rimanda alla saga più famosa del cinema, quella di George A. Romero, e che oltre ad essere un innovativo racconto sul genere horror è anche un’appassionata lettera d’amore nei confronti del cinema, anche

Pulp Video nell’aprile del 2012 ha riportato sugli scaffali questo Carpenter datato 1992 dopo una prima edizione pubblicata da Warner. Nel rivedere il film a distanza di anni notiamo che se da una parte mantiene quel lato spassoso che ancora funziona dall’altro vi è la quasi totale assenza del tocco del regista di numerosi capolavori della storia del cinema. Ecco, questo non è uno di quelli

“Come un Todd Haynes afroamericano, il regista di “Moonlight” adatta il romanzo di James Baldwin e vorrebbe contrapporre la (presunta) bellezza di un cinema estenuato ed estetizzante all’ingiustizia del pregiudizio e della violenza. Lo stile patinato e languoroso, invaso da musica, primissimi piani, accostamenti retorici e stereotipie micidiali gli gioca però sempre contro.” Filippo Mazzarella, ViviMilano, https://vivimilano.corriere.it