dal 1999 testimone di un’evoluzione

Ritorna in home-video grazie a questa seconda edizione il bel film di Francesco Bruni. Certo è che il suo ultimo film non ha avuto proprio vita facile… uscito due giorni prima del blocco totale dei cinema causa pandemia viene pubblicato a dicembre 2020 in una prima edizione Universal ma causa cambio distributore (Vision ora è distribuita da CG Entertainment) esce quasi subito di catalogo. A giugno è tornata disponibile, in questa ottima versione che ci fa pensare sia la stessa

“Mortal Kombat”, la nuova esplosiva avventura cinematografica ispirata alla celebre saga di videogame, diretta da Simon McQuoid e prodotta da James Wan, è arrivata in Italia in DVD, Blu-ray™, 4K UHD e Steelbook 4K UHD dal 7 luglio. Il film è inoltre già disponibile per l’acquisto digitale su Apple TV app, Amazon Prime Video, YouTube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Da New Line Cinema arriva la nuova avventura cinematografica di "Mortal Kombat", che

“Si apre e si chiude in un museo di storia naturale, Ammonite, secondo film del regista britannico Francis Lee dopo La terra di Dio del 2017. Una cornice narrativa in mezzo a reperti archeologici che si collega inequivocabilmente al tema cardine di questa pellicola, ma che allo stesso tempo diviene anche involontaria dichiarazione d’intenti di un lungometraggio fossilizzato, che porta avanti riflessioni programmatiche già viste e prive di veri guizzi degni di questo nome. […] Può venire in mente il recente

A distanza di quasi vent’anni dalla prima edizione, realizzata da Keyfilms e distribuita nel dicembre del 2001, torna in home-video il film “americano” di Takeshi Kitano, ennesimo grande tassello di una straordinaria filmografia composta da capolavori assoluti come Sonatine, Hana-bi e L’estate di Kikujiro. Kitano si adatta benissimo al territorio statunitense, l’effetto è decisamente straniante, ma il suo nono film è una riuscita variazione dei suoi temi e della sua poetica. Come sempre, da brividi la colonna sonora composta da

André Øvredal è un regista e sceneggiatore norvegese, classe 1973, che si è fatto conoscere dal grande pubblico già con il suo primo film, il mockumentary Troll Hunter, uscito nel 2010. Oltre a qualche cortometraggio, realizzato prima e dopo questo film, ha deluso in parte con l’opera seconda “Autopsy” - realizzata negli States - uscito sei anni dopo, per poi confermarsi interessante narratore horror con il bel “Scary Stories to Tell in the Dark” uscito nel 2019, anche se in

“In molti lo danno come favorito all’Oscar per il miglior film. «Judas and the Black Messiah» ha tutti i numeri per allisciare il nuovo corso hollywoodiano: una produzione all black che più inclusiva non si può e un tema - la figura di Fred Hampton e il suo assassinio da parte dell’Fbi - che sembra fatto apposta per soddisfare tutti, chi lamenta la dimenticanza delle personalità nere nella Storia statunitense e chi vuole ribadire le colpe dei bianchi. Forse gli