dal 1999 testimone di un’evoluzione

BAMBI: il prossimo evento Disney!

PER LA PRIMA VOLTA IN DISNEY DVD IL CLASSICO D’ANIMAZIONE CHE HA EMOZIONATO INTERE GENERAZIONI TORNA IMPREZIOSITO GRAZIE AL RESTAURO PIU’ ESTESO ED ACCURATO MAI REALIZZANO NELLA STORIA DISNEY

DAL 23 FEBBRAIO 2005
IN DUE DISCHI SPECIAL EDITION
TORNA IL CERBIATTO PIU’AMATO

UNA NUOVA VERSIONE RESTAURATA E RIMASTERIZZATA PER RISCOPRIRE UN CLASSICO SENZA TEMPO ED EMOZIONARE NUOVE GENERAZIONI DI BAMBINI

Buena Vista Home Entertainment presenta, per la prima volta in Disney-DVD (2 dischi edizione speciale) un classico d’animazione senza tempo: BAMBI.

Il 23 febbraio il cerbiatto più amato torna dopo essere stato sottoposto al restauro più esteso ed accurato mai realizzato nella storia Disney: un’équipe composta di esperti informatici e d’animazione ha lavorato duramente per garantire la conservazione di questo classico indimenticabile, destinato a rimanere uno dei film più amato di tutti i tempi.

Grazie alle tecnologie più all’avanguardia e 9.600 ore di lavoro gestite da un team di gran talento Disney è riuscita a rielaborare oltre 110.000 frame, creando una versione del film dalla qualità cromatica e sonora assolutamente superiore rispetto al formato originale.

Affinché le nuove generazioni possano apprezzare la magia di questa splendida eredità di Walt Disney, il DVD è stato prodotto in Dolby Digital 5.1 Surround Sound ed è dotato della nuovissima tecnologia DEHT (Disney Enhanced Home Theater) .

In formato video 4:3, i due dischi contenuti nella Special Edition DVD, sono inoltre arricchiti da nuovissimi contenuti speciali che approfondiscono le operazioni di restauro del classico tra i più amati della storia Disney. Il Disco Uno include la straordinaria opportunità di assistere al film, accompagnati dai commenti originali di Walt Disney, mentre il Disco Due offre scene inedite, un’ampia featurette sul processo di restauro e un’anticipazione del seguito di Bambi: “Il Grande Principe della Foresta”.

Con uno sfondo di straordinaria bellezza boschiva, questo classico Disney percorre la storia del cucciolo Bambi dalla sua nascita sino all’età adulta. La fiaba inizia con la luce del mattino che penetra nella prateria, mentre Bambi, il nuovo ‘principino’, è nato. Nascosto in una radura ed accanto alla mamma, il cerbiatto si leva rapidamente reggendosi a stento sulle lunghe ed esili zampe, per la gioia dei suoi piccoli amici, Tippete, l’allegro coniglietto e Fiore, la timida e adorabile puzzola.
Bambi e i suoi amici iniziano il viaggio alla scoperta del loro mondo, divertendosi enormemente, pattinando sul ghiaccio, rosicchiando freschi germogli e rincorrendosi tra i boschi. Esplorando questo nuovo mondo, guidato dalla saggezza dell’amico Gufo, Bambi, da ogni avventura apprende sempre delle preziose lezioni – sperimentando sentimenti come l’amore, la perdita, la crescita e il progresso verso l’età adulta.

CONTENUTI SPECIALI

Disco 1
• Bambi: Scopri la stesura della storia di Bambi
• Anteprima del disco 2

Disco 2
• Scene eliminate
• Giochi e Attività
• Dietro le quinte Disney: Bambi un principe è nato
• Il restauro di Bambi
• Anteprima esclusiva del nuovissimo lungometraggio di Bambi
• Capsula del tempo Disney: 1942 l´anno di Bambi
• Galleria artistica
• I trucchi del mestiere
• Dentro gli archivi Disney
• Cortometraggio animato: Il vecchio mulino
• Trailer cinematografico originale

CARATTERISTICHE TECNICHE

• Lingue in Dolby Digital 5.1: italiano, inglese, croato. Italiano DEHT (Disney Enhanced Home Theater) certificato THX
• Sottotitoli: inglese,inglese per non udenti, italiano, arabo, croato, sloveno.
• Aspect Ratio: 1.33:1
• Size: 4×3 Full frame

DESCRIZIONE DEI CONTENUTI SPECIALI DEL DVD
La magica esperienza di Bambi prosegue con meravigliosi contenuti speciali per tutta la famiglia.

Disco 1
Bambi: Scopri la stesura della storia di Bambi.
Con l’ausilio degli appunti tratti dagli incontri tra Walt Disney e il team d’animazione, è possibile vedere il film attraverso il commento originale dei suoi “creatori”

Anteprima del disco 2

Disco 2
Scene eliminate
– La prateria in inverno
– La prima neve di Bambi

Giochi e Attività
• In questo contenuto speciale è possibile creare scene e suoni della foresta, grazie ad un set-top screensaver in cui è possibile cambiare le stagioni
• Qual è la vostra stagione? – Freddi come l’inverno o caldi come la briosa estate? Rispondendo a poche domande si scoprono quali tratti di Madre Natura si addicono di più al proprio carattere.
• DisneyPedia: gli amici della foresta di Bambi – Vita quotidiana e curiosità sui cervi e altri animali della foresta in questo divertente ed educativo sguardo sugli animali veri e i loro amici …animati.
• Percorrere la storia Disney: Tippete va in esplorazione – In questo contenuto speciale si può accompagnare Tippete in una storia tutta nuova e interattiva, che ha come protagonisti gli amici della foresta.

Dietro le quinte Disney: Bambi un principe è nato
La featurette è suddivisa in sei diverse sezioni sulla produzione del film

Il restauro di Bambi
Uno sguardo al “dietro le quinte” del restauro del film.

Anteprima esclusiva del nuovissimo lungometraggio di Bambi
L’eredità di Bambi prosegue in una nuova avventura. Ritornate nella foresta con questo atteso anticipo di Bambi II: “Il Grande Principe della Foresta”.

Capsula del tempo Disney: 1942 l´anno di Bambi
Un viaggio a ritroso nell’anno 1942 per scoprire come era il mondo e lo Studio di Walt Disney.

Galleria artistica
Fotografie, immagini d’arte e animazione di questo Classico Disney.

I trucchi del mestiere
Uno sguardo al “dietro le quinte” dei trucchi dell’animazione.

Dentro gli archivi Disney
Filmati del 1957.

Cortometraggio animato: Il vecchio mulino
Un cortometraggio animato del 1937, considerato come una delle sorgenti d’ispirazione principali per gli artisti di Bambi.

Trailer cinematografico originale

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IL RESTAURO DI BAMBI
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Per l’operazione di restauro più complessa ed estesa della sua storia, i Walt Disney Studios hanno radunato un team di statura mondiale che comprende Walt Disney Feature Animation, Studio New Technology e Worldwide Technical Services.

L’inizio
Negli anni furono eseguiti numerosi trasferimenti d’elementi filmici e di restauro. Per questo progetto, il team analizzò con attenzione quali elementi esistevano ancora e quali potevano essere riprodotti da una migliore definizione delle immagini. Oltre al restauro di Bambi per la sua uscita in DVD, lo Studio s’imbarcò nell’impresa della conservazione di questo straordinario classico.

La prima fase del processo di restauro coincideva con il recupero dei negativi originali del 1939, conservati nella cassaforte sotterranea della Library of Congress. Tutto il materiale era sottoposto ad una manutenzione annuale per garantirne e preservarne la qualità. Ma queste importanti testimonianze stanno purtroppo lentamente e letteralmente scomparendo. La ragione di questo fenomeno è che a quell’epoca i film erano fotografati su pellicola al nitrato, supporto instabile e altamente infiammabile. Il nitrato tende infatti a dissolversi, polverizzandosi lentamente.

Era importante preservare il contenuto di un film come “Bambi” affinché le nuove generazioni potessero ammirare la sua bellezza. Per completare l’operazione dei credit, il film venne fotografato anche in bianco e nero. Come si è riusciti per un film a colori? Ogni disegno è stato fotografato tre volte attraverso un diagramma di colori a tre filtri – rosso, verde, blu. La stampa finale, eseguita dal negativo in bianco e nero, è stata prodotta attraverso un meticoloso processo di trasferimento cromatico. Visto che il bianco e nero possono resistere nel tempo, è stato possibile conservare la ricchezza e la brillantezza delle immagini di questo meraviglioso film.

Bambi inizia il suo viaggio
Dopo il recupero del film, il team spostò il negativo a Los Angeles in un camion dotato di refrigeratore. Subito dopo il suo arrivo, il gruppo di restauro esaminò e scansionò ciascun fotogramma all’incredibile risoluzione di 4000 x 3000, per garantire la massima precisione nel catturare ogni lieve nuance. I file in bianco e nero furono abbinati per ricreare ogni frame a colori del film. Questi fotogrammi finali vennero elaborati a computer per stabilizzare e rimuovere qualsiasi impurità dalle immagini. Poi, un altro team di artisti lavorò con attenzione su ciascun frame per eliminare la polvere residua e i graffi, correggendo qualsiasi altra anomalia fotografata. Questa operazione è stata realizzata nell’arco di quattro mesi e calcolata in migliaia di ore di lavoro.

Restaurati i frame, il team si dedicò alle scene, paragonandole a quelle originali, in modo che nulla andasse perso. Utilizzando diverse sorgenti di riferimento, si calibrò il cromatismo di ogni sequenza affinché rimanesse fedele originale. Dopo aver recuperato gli sfondi originali dalle casseforti Disney, fotografati e stampati alcuni elementi per mimare il processo seguito in quegli anni, il team esaminò l’originale del “trasferimento cromatico in Technicolor” risalente agli anni ‘50 per verificare se si stesse procedendo sulla buona strada.

Sotto la guida del candidato all’Academy ®Award, Terry Porter, iniziarono ad ottimizzare il mix mono originale, applicando la nuova tecnologia 5.1 DEHT presente nell’edizione speciale in DVD de Il Re Leone. Terry studiò gli archivi audio della Disney e ascoltò numerosissimi brani, prima di selezionare il master mono originale, il master musicale, gli effetti sonori e un master musicale e vocale, da utilizzare durante il restauro.

Le copie digitali delle tracce master furono inviate ad Andreas Meyer della Sony Classics New York – il gruppo responsabile del restauro della celebre scena de “L’apprendista stregone” di Fantasia 2000. Negli anni ‘50 queste tracce audio, che registravano otticamente gli originali, furono trasferite su un film magnetico per prolungarne la conservazione. Esse furono ulteriormente registrate utilizzando la riduzione dei rumori di sottofondo del sistema Dolby, negli anni ’80. Impiegando un vero arsenale di strumentazioni, Andreas elimininò la maggioranza degli artefatti delle registrazioni precedenti, creando così una traccia capace di supportare la lettura minuziosa dei sistemi cinematografici domestici contemporanei.

Il team ritornò alla Disney e poi iniziò ad esaminare questi singoli elementi, creando una versione ottimizzata 5.1 mix, senza interferire con l’intento originale dei cineasti. Di seguito, si eseguì il mix meticoloso delle tracce 5.1 per offrire una prospettiva ed una distanza spaziale idonea all’ambientazione. Tale operazione creò uno spazio sonoro sicuramente più efficace ed affinato rispetto al mix mono della versione originale. La fantasia sonora del nuovo mix DEHT affascinerà il pubblico, presentando BAMBI in una versione sonora mai sentita prima.

La nuova versione restaurata in digitale del film classico Bambi è ora più autentica dell’originale. Questo film è ora finalmente e fedelmente conservato per la gioia e lo stupore delle generazioni future!

NOTE DI PRODUZIONE

Nell’incomparabile collezione dei classici Disney, un film si distingue tra tutti per tecnica ardita e straordinari risultati nel rendere l’emotività, la bellezza e il realismo naturale della vita nella foresta. Questo film è “Bambi”, capolavoro animato da Walt Disney nel 1942, che ha elevato questa forma artistica ad un nuovo grado di spettacolarità, presentando al pubblico un adorabile gruppo d’animali, amatissimi da numerose generazioni di appassionati del cinema. Oggi, dopo oltre quattro decadi e mezzo dalla sua prima comparsa, “Bambi” rimane ancora un’opera apprezzata da tutti, che ha saputo accrescere negli anni la sua popolarità.

Adattamento del romanzo omonimo di Felix Stanten, “Bambi” è un’intensa, divertente e toccante fiaba sulla vita nella foresta. Descrive il ciclo naturale di un giovane cervo dall’infanzia all’adolescenza, sino alla nascita dei suoi due cerbiatti.
Disney e il suo team creativo passarono oltre tre anni nell’affinare il messaggio del libro, creando i personaggi e le loro vicende in un racconto delicato che si basa sull’unione di elementi visivi e musicali, completati da un esiguo dialogo. Il reale processo d’animazione è durato, invece, un altro biennio.

Tra le creature della foresta del film troviamo: Bambi, un ingenuo cerbiatto dalle esili zampe, destinato a diventare il grande principe della foresta; Occhidolci, una dolcissima cerbiatta che “incanta” Bambi e che segnerà indelebilmente i suoi giorni da cervo; Tippete, un coniglietto dall’animo protagonista che insegna a Bambi come si svolge la vita di ogni giorno nella foresta; e Fiore, una timida puzzola con un nome improbabile che diventa uno dei migliori amici di Bambi.

Un altro personaggio del cast è la coraggiosa e valorosa madre di Bambi; suo padre il potente e rispettato ‘Grande Principe’; il gufo, un saggio e gentile vecchio pennuto che offre più di qualche divertente battuta nel sua deliziosa interpretazione; e Ronno, il rivale di Bambi, che brama per Occhidolci e che non accetta la presenza scomoda di quel giovane cervo.

Da principio, Walt Disney voleva che “Bambi” rappresentasse una svolta artistica rispetto al più semplice stile animato delle opere precedenti. “Provavamo rispetto e deferenza per questo progetto,” affermò Disney. “Io stimo moltissimo la natura e penso che guardando ed osservando i caratteri delle creature naturali, l’uomo possa imparare molto.”

Disney ricercò con estrema cura il gruppo di artisti (guidati dagli animatori addetti alla supervisione Frank Thomas, Ollie Johnston, Eric Larson e Milt Kahl: quattro dei suoi famosi “nove vecchi”) addetti alla narrazione e iniziò a prepararli alla sfida che li attendeva. “Dovevo riportare il mio gruppo d’artisti a scuola per insegnare loro come muoversi in questo film,” affermava Disney. “Dovevano conoscere l’anatomia e i movimenti degli animali ad un livello più alto rispetto a quanto insegnato nei corsi artistici convenzionali”.

Artisti e maestri esperti dell’animazione dovevano perfezionare le loro già enormi capacità per rendere perfettamente i movimenti degli animali. Il maestro Don Graham tenne una serie di conferenze d’anatomia e disegni naturali presso lo studio, mentre uno degli artisti più qualificati nel disegno animale, Rico LeBrun, trovò ispirazione dai suoi disegni. LeBrun portò addirittura in aula una vera carcassa di cervo affinché gli animatori potessero sezionarne e studiarne i legamenti e le muscolature. L’animatore Frank Thomas ricorda che durante la seconda notte, il “modello” cominciò ad emettere un pungente odore e così gli allievi acquisirono con successo e rapidamente la loro licenza. Infine, LeBrun creò due volumi di disegni “bibbia” per gli animatori. Il naturalista/animatore Bernard Garbutt si dimostrò utilissimo nel rendere credibile l’interpretazione dei personaggi.

Quale fonte d’autentica ispirazione, furono condotti nello studio persino due cerbiatti (cervi rossi Virginia) per gentile concessione della Maine Development Commission. I doppioni viventi di “Bambi” e “Occhidolci”, vennero sistemati in un recinto esterno all´edificio dell’animazione. E presto vi si aggiunsero due puzzole (solo parzialmente deodorate, secondo quanto ricordano chiaramente gli animatori) ed anche un serraglio di uccelli, scoiattoli, tamia e conigli. Anche il gufo dello studio passò sotto l’esame accurato degli animatori, dimostrandosi un volenteroso modello, specialmente durante le tarde nottate e le prime ore del mattino.

Per garantire il realismo dello sfondo e delle ambientazioni del film, lo studio inviò l’artista Maurice Day detto “Jake” sulle tracce di un estenuante “safari” fotografico nei boschi del Maine, per cercare di catturare ogni possibile particolare naturale, fino alla più piccola foglia. Durante i suoi cinque mesi d’escursione, Day percorse diverse centinaia di miglia a piedi nelle selvagge montagne della regione del Kadahdin, nella famosa Baxter Game Preserve e nella foresta dell’area Damariscotta del Maine. “Jake” ritornò con una valanga di schizzi e fotografie della foresta, ritratta nella bellezza e ricchezza di tutte le stagioni, con la superba bellezza dei suoi stretti sentieri, ruscelli gorgoglianti, folte macchie boschive e altri incantevoli sfondi. Inoltre, quale curiosa nota secondaria, ricordiamo che lo spettacolare lavoro di ripresa effettuato da Day è anche servito quale genesi creativa della serie di successo Disney, “True-life Adventures”.

La conversione dei metri di pellicola girata da Day comportò oltre 450 disegni di sfondo e alcuni effetti innovativi nell’animazione. Un tocco realistico provenne dall’uso della ‘multiplane camera’, complicata telecamera che forniva una straordinaria profondità di campo e tridimensionalità a sequenze filmiche continue e prolungate. “Bambi” vanta più immagini “mutiplane” di qualsiasi altro film antecedente e precedente.

Le scene mozzafiato iniziali contengono ben nove livelli di sfondo per cogliere pienamente l’effetto tridimensionale richiesto al film. Il pubblico vede tre tronchi ingombrare per un attimo l´immagine, delle foglie svolazzare in una brezza immaginaria, mentre entrano ed escono dalla messa a fuoco della scena, delle acque luccicanti scorrere in una radura modulata dall’oscurità delle ombre presenti in primo piano, tutto questo come se la telecamera sorvolasse e superasse ogni livello della scena.

Infine, Dine e il suo team crearono un capolavoro dall’impatto visivo ed emotivo destinato a durare nel tempo. Oltre 100 artisti, tecnici e musicisti lavorarono duramente per ben cinque anni e il loro fu veramente un lavoro colmo di dedizione.

ORIGINI DEL PROGETTO

Dopo la lettura del romanzo di Felix Salten nel 1935, Walt Disney decise che “Bambi” sarebbe stato il degno seguito di “Biancaneve e i sette nani” ed il secondo lungometraggio animato d’enorme successo dello Studio. Il fatto che i diritti del film erano già stati posseduti dal regista Sidney Franklin (“La buona terra”, “Private Lives”, “La famiglia Barrett”) non lo scoraggiarono affatto. Dopo una lunga negoziazione, Franklin permise a Disney di procedere e persino di partecipare al film in qualità di consigliere a part-time. Da parte sua, Disney accolse questa spontanea offerta inserendo uno speciale credit d’apertura, in cui si legge “A Sidney A. Franklin, il nostro più sincero ringraziamento per la sua valida ed ispirante collaborazione”.

Entro il 1937, un’unità speciale “Bambi” venne istituita nell’edificio costruito appositamente per lo staff, dall’altra parte della sede principale Disney di Hyerion Street. Con la produzione parallela di “Pinocchio” e “Fantasia”, gli spazi di lavoro erano scarsi e il team di “Bambi” venne spostato temporaneamente in un altro studio hollywoodiano in Seward Street. Nel 1939 con l’inaugurazione degli Studios Disney di Burbank, l’unità di “Bambi” divenne il primo gruppo d’artisti ad occupare ufficialmente le nuove aree di lavoro.

Adattamento del romanzo in 10 000 parole di Salten, che trattava la relazione predatoria tra gli animali e il conflitto tra il mondo animale e l’essere umano, questo libro non fu altro che un punto di partenza per Disney. L’animatore e supervisore Frank Thomas ricordava: “All’inizio Walt non sapeva come tirare fuori un film da questo racconto. Il libro, rappresentando una filosofia di vita nella foresta, rendeva impossibile una trasposizione cinematografica. Ci battemmo a lungo per creare una storia da animare. Il fatto di esserci riusciti è un evento straordinario, ed è questa la caratteristica che rende il film veramente diverso dagli altri”.

Una delle preoccupazioni iniziali di Disney era come fosse possibile sovrapporre delle personalità su degli animali disegnati in modo realistico, mantenendo inalterata la loro credibilità naturalistica.
Gli animatori risolsero il problema riducendo il dialogo alle sole 900 parole di un conciso copione. Quando i personaggi animati muovevano la bocca, lo facevano secondo quanto suggerito dai movimenti reali degli animali corrispondenti. Nel film molti dei dialoghi sono assegnati ad animali, quali il coniglio, la puzzola ed il gufo le cui bocche e personalità risultano più adatte a questo scopo. Al contrario, quando un personaggio come il Grande Principe parla, c’è sempre una sorta di nebbiolina o nevischio che offusca il movimento della bocca.

Un’altra difficoltà durante la produzione è stata la silhouette delle gambe di Bambi, che non doveva assomigliare a degli stuzzicadenti.
“Questo rappresentava un duro compito”, ricordava Johnston. “Ci volle un sacco di tempo, prima di disegnare correttamente le zampe del fauno perché non sembrassero dei pali piantati a terra”.

L’animatore Marc Davis, uno dei primi membri ad essere assegnato al progetto “Bambi”, cui dedicò quasi sei anni di lavoro, ricorda il suo atteggiamento iniziale nel creare le personalità nelle prime fasi di sviluppo dei personaggi. “Guardai il libro con lo spirito di un bambino, adeguando tutte le espressioni infantili ai diversi animali. Questo approccio mi fu di enorme aiuto per stabilire la personalità dei cuccioli”.

Un altro contributo importante proviene dall’animatore e supervisore Milt Kahl (scomparso nel 1987), considerato uno dei più abili disegnatori del Disney Studio di tutti i tempi e Eric Larson (in pensione dal 1986 lasciando lo studio dopo ben 53 anni di servizio). La sua infanzia trascorsa nella regione rurale dell’Utah lo ha ben istruito nella futura attività di disegnatore delle anatomie animali per l´animazione.

RIFLESSIONI SU UN CLASSICO: GLI ANIMATORI RICORDANO “BAMBI”

Per gli artisti di “Bambi”, il tempo non ha certo annacquato l’orgoglio e l’amore per questo straordinario film, che rimane per sempre indelebile nei loro cuori. Anche oggi discutono dei personaggi come fossero loro figli, ricordando con affetto lo spirito pionieristico, lo speciale cameratismo e l’esilarante ambiente creativo esistenti durante la produzione.

Frank Thomas e Ollie Johnston erano i due supervisori dell’animazione. Dopo aver partecipato come co-autori di due libri di successo su Disney (Too funny for words e Disney Animation: The Illusion of Life), il loro ultimo sforzo, che ha per tema la realizzazione di “Bambi”, è stato pubblicato nel 1989.

“Bambi” è una storia straordinaria che narra il tenero legame che lega i suoi personaggi” affermava Johnston. “Walt eliminò tutto quanto riguardava il motivo principale del libro: la selezione naturale e la prevalenza dell’animale più forte su quello più debole e mentre voleva che il pubblico amasse questi personaggi”.

“Questo è stato il film più credibile che abbiamo mai realizzato”, aggiunge Thomas. “Gli altri film possedevano diversi tipi d’intrattenimento; più risate e spensieratezza. Questo, invece, era basato sul pericolo della minaccia incombente su questi animali”.

Uno dei fattori che contribuisce alla verosimiglianza del film è l’intensità della scena in cui la madre di Bambi viene uccisa dai cacciatori. Questa sequenza – uno squisito esempio di tristezza e dolcezza misurate – possiede un innegabile impatto emotivo. E’ qualcosa che la maggior parte dei cineasti sembra ricordare in modo indelebile.

“Nessuno dei nostri film sembra avere avuto un impatto così forte come questo”, afferma Johnston. “C’era una così forte presenza della morte. Non c’era nessun principe che la potesse riportare in vita, né fata con la bacchetta magica. Era così basta. Tutto quanto seguiva il triste evento e rimaneva comunque credibile. E amando così tanto Bambi, tutti percepiscono la morte di sua madre come un evento estremamente dolente”.

Se è vero che “Bambi” contiene un’innegabile dose drammatica ed emotiva, è anche vero che è ricco di episodi comici e leggeri. L’animatore Marc Davis ricorda ancora la reazione del pubblico all’uscita del film di fronte alla scena in cui Fiore si innamora. “E’ stata la risata più grande cui ho assistito in un cinema,” affermava Davis. “Per me, quello è stato il momento più esaltante della mia carriera. E mi sono messo a piangere.”

Infine, sebbene alla sua prima uscita “Bambi” fu un moderato successo di incassi – vista l’imminenza della Seconda Guerra Mondiale e l’eliminazione dei mercati esteri – rimaneva comunque il preferito di Walt Disney. Quando il film uscì nuovamente negli anni ‘50, Disney era letteralmente trasportato dall’emozione. “Mi fermò in un corridoio,” affermava Thomas “e disse, ‘ Hei “Bambi” ha saputo riscattarsi, oggi.’ E era sicuro che un giorno sarebbe diventato famoso.”

IL LOOK e LO STILE DI BAMBI

Con il desiderio di creare un ambiente naturale realistico e stilizzato, Walt Disney seppe riempire il suo staff di enormi talenti, come Tyrus (Ty) Wong. Wong, un artista cinese che da un anno stava lavorando come in-betweener su “Mickey Mouse”, cominciò a creare centinaia di minuziosi schizzi, ispiratori di temi e stati d’animo. Il suo stile poetico esercitò un’enorme influenza su tutto il film e sulla rappresentazione dei favolosi fondali.

L’animatore Marc Davis attribuisce a Wong la capacità di catturare idee e concetti complicati traducendoli in semplici espressioni liriche. “Ad esempio” affermava Davis, “poteva creare una scena boschiva con milioni di foglie, unendole in modo da farne avvertire l’umidità e il vapore, senza neppure definire ogni singola foglia. Nella sua arte è presente la pregiatissima qualità che lascia moltissimo spazio all’immaginazione. E fu proprio questo tipo di principio stilistico che fece realmente vivere la foresta”.

L’autore Christopher Finch, nel suo libro The Art of Walt Disney, analizzò il lirismo di “Bambi”. “Nel film la foresta è un autentico personaggio”, notò Finch, “ogni sua parte è importante come qualsiasi altro animale protagonista. La sua rispondenza al tempo atmosferico (come nella sequenza della pioggia con l’utilizzo straordinario di fondali ‘multiplane’) e alle stagioni (come nell’immagine autunnale) è parte della storia come lo sono le vicende di Bambi e i suoi amici”.

Wong spiega il suo stile etereo e misterioso come qualcosa che è sempre stato parte di lui. “Affonda le sue radici nel mio background culturale”, affermava. “E’ speculare; come l’Est e l’Ovest. E nel film cercavo solo di comunicare cosa si prova quando si guarda una foresta”.

Un primo esempio dell’influenza di Wong è espresso nella scena di scontro tra Bambi e il suo rivale in amore Ronno. In un utilizzo astratto ed espressivo del colore, i due giovani cervi sono disegnati con due silhouette ravvicinate, su uno sfondo rosso e giallo. L’effetto è di una potenza immediata e di uno stile totalmente raffinato.

Un’altra immagine derivata dall’abilità artistica di Wong è la sequenza che corrisponde all’arrivo della stagione autunnale, che si apre con un turbinio di foglie dai colori brillanti davanti alla telecamera.

LA MUSICA

Quando iniziò la produzione di “Bambi”, il team creativo Disney si rese conto dell’importanza ed efficacia della colonna sonora. L’esperienza in “The Silly Symphonies” e la più sofisticata integrazione della musica nei lungometraggi di successo (“Biancaneve e i sette nani,” “Pinocchio” e “Fantasia”) li preparò mirabilmente a questo incarico.

Con i dialoghi deliberatamente ridotti al minimo indispensabile, la musica assunse un più vasto ruolo in “Bambi.” I compositori veterani Disney, Frank Churchill e Edward Plumb usarono con successo la colonna sonora per guidare il pubblico nello spirito della storia, il sentimento della grande foresta dove l’azione si svolge e cerca di suggerire la personalità degli animali protagonisti.

Il film contiene due canzoni. Larry Morey e Frank Churchill (che ha collaborato nelle melodie di “Biancaneve e I sette nani”) formavano il team musicale che compose il motivo principale del film,
“Love is a Song (That Never Ends).” Le altre canzoni sono: “Let’s Sing a Gay Little Spring Song,” “Little April Shower” e “Looking for Romance” (anche conosciuta come “I Bring You a Song”). Temi musicali sono anche utilizzati efficacemente nella sequenza del corteggiamento tra i due cerbiatti e nelle scene iniziali con Tippete.

L’animatore Frank Thomas ricorda un episodio durante la realizzazione del film, in cui Walt Disney non era soddisfatto della musica che era stata scritta per la scena dell’incendio nella foresta. Disney chiese al compositore Ed Plumb, a quei tempi Direttore Musicale di “Fantasia”, di provare alcuni brani di Beethoven (dalla sequenza de “La Pastorale” di “Fantasia”) su Bambi. Quando Disney suggerì il suo pensiero, Plumb protestò, “Ma Walt, quello è Beethoven”. Senza perdere un colpo, Disney replicò, “Bene vai avanti così, componi come Beethoven”.

CURIOSITA’ DAL MONDO DI BAMBI

• Walt Disney, un uomo non certamente generoso nel dispensare complimenti, dichiarò, mentre stava dirigendo i suoi artisti, “Ragazzi, questa roba è oro puro”

• Nella tenace ricerca del realismo, gli artisti ascoltavano conferenze di esperti etologi, facevano gite allo Zoo di Los Angeles, guardavano attentamente le riprese delle foreste del Maine e studiavano persino i movimenti di due cerbiatti regalati allo Studio

• I due cerbiatti provenivano dalla Maine Development Commission, e si chiamavano Bambi e Occhidolci. I due cuccioli furono allevati nello Studio, mentre gli artisti ne analizzavano movimenti e comportamento. Quando divennero adulti, furono ceduti al Griffith Park. Altri animali, come puzzole e scoiattoli, furono accolti nello zoo Disney

• Per favorirne la creazione, nel 1941 Walt Disney fece un viaggio in Argentina, dove trovò ispirazione tra le foreste della provincia di Neuquén, nel sud ovest del Paese.

• La prima mondiale si tenne in Gran Bretagna; Bambi è stato il primo lungometraggio animato Disney ad esordire fuori gli Stati Uniti

• La pre-produzione del film iniziò nel 1936 e si riprometteva di essere il secondo lungometraggio animato Disney dopo ‘Biancaneve e i sette nani’ (1937). La ricerca ossessiva di Disney verso la perfezione ritardò significativamente il progetto, mentre Pinocchio (1940), Fantasia (1940), Il Drago Riluttante (1941) e Dumbo (1941) uscirono tutti prima di Bambi.

• Lunghezza della pellicola: 6259 piedi

• Frame del Film: 100,144

• Lo Studio calcola approssimativamente una media di quattro disegni per ogni frame. Così, la media approssimativa del numero di disegni visti sullo schermo raggiungeva circa 400.576

• Il numero di disegni realizzato in cinque anni di produzione del film sale a diversi milioni. E’ impossibile dire esattamente quanti

• Sebbene Bambi fu pensato e studiato dal 1936, i gruppi d’artisti dediti alla storia non furono scelti che dall’autunno del ‘38, quando vennero istituiti tre distinti team per portare avanti il progetto.

Prima animazione Gennaio 1940
Prima operazione di clean-up dell’animazione Giugno 1940
Prima effetti d’animazione Luglio 1940
Prima coloritura ed inchiostratura Agosto 1940
Prima scene in telecamera Settembre 1940
Animazione finale Maggio 1941
Operazione di clean-up finale Agosto 1941
Effetti finali dell’animazione Ottobre 1941
Coloritura ed inchiostratura finale Gennaio 1942
Scena finale telecamera Febbraio 1942

data: 02/01/2005