dal 1999 testimone di un’evoluzione

Carlo!

(Mustang)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.85:1 – DD 5.1 (ita)

Carlo! è un interessante e divertente documentario ideato, scritto e diretto da Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti dedicato al “Woody Allen italiano”, che risponde ovviamente al nome di Carlo Verdone. L’attore-regista romano si racconta e si confida ai due autori con grande umiltà e nell’ora e venti di film ci racconta aneddoti curiosi e divertenti, altri più malinconici come il ritorno nella sua casa d’infanzia, vuota e triste.

Il documentario si concentra poco sulle opere e sull’importanza storico-cinematografica che ha avuto Carlo Verdone per il nostro cinema, magari questa nostra riflessione potrebbe essere un’idea per fare un secondo documentario interamente incentrato sulle sue opere… Il lavoro tecnico svolto dalla Mustang è encomiabile: audio e video perfetti, peccato per la mancanza dei sottotitoli in inglese, elemento importante per poter vendere il dvd all’estero. Sono presenti anche alcuni interventi extra, probabilmente materiale che non è stato incluso nel montaggio definitivo del film, per un totale di venti minuti. Una piacevole scoperta da vedere e rivedere! Qui uno stralcio dall’intervista che Verdone ha rilasciato a “Repubblica”: “Sono contento. È un documentario che dedico a chi mi vuole bene e a chi mi ha seguito in tutti questi anni, e sono 34. Non è un documentario d’addio, per carità. Poteva sembrare un epitaffio. Ma mi sono messo d’accordo con gli autori: non è una celebrazione, sarebbe stato sbagliato, ma un documentario in cui io parlo sinceramente di quello che il pubblico intuisce nei miei film ma che in realtà ancora non comprende bene. Ne viene fuori un Verdone estremamente sincero, credo perbene. Però con delle sensibilità particolari. Con tanti ricordi, cose da dire sui luoghi che mi hanno ispirato certe sequenze, con tante persone che mi hanno ispirato alcuni caratteri (…) Ci sono dei vecchi super8 della mia infanzia trovati in una scatola della mia casa paterna. Glieli ho dati per fare vedere agli autori com’ero a 18 anni. Io con mia madre, mio fratello, mia sorella. Le immagini della casa vuota. È bello, poetico, forte. Per il pubblico sarà interessante. Capiranno la mia infanzia, la mia adolescenza, l’università…”.

VOTO:    4   

data pubblicazione: 10/2013