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Cronache dalla sala – Kung Fu Panda

I luoghi comuni dell’animazione al cinema

Il panda cialtrone destinato a divenire un eroe combattente è finalmente tra noi! Dopo una spasmodica attesa all’insegna di una battente campagna pubblicitaria durata oltre un anno, il nuovo “personaggio” della DreamWorks (che sostituisce l’obsoleto e sempre poco convincente Shrek) sbarca nelle nostre sale.
Riuscirà a vincere e a convincere?

Per capire lo stato vegetativo dell’animazione al cinema, basta vedere il trailer di Madagascar 2 (in uscita a natale 2008) in testa alla pellicola di Kung Fu Panda e lì si ha già la chiara sensazione che ormai il cartoon d’animazione piuttosto che raccontare una bella storia è sempre più intento a raccontare di stupidi personaggi in preda a rutti, urla e trambusti digestivi.
Il rumoreggiare impazzito di un gruppo di stupidi animali umanizzati in viaggio su di un aeroplano alla deriva guidato da un loro simile, è la chiara metafora del percorso turbolento e senza meta di questo genere cinematografico destinato a raggiungere le terre dell’ovvio e del prevedibile.

La “bella” storia di Kung Fu Panda, splendidamente animata dalla DreamWorks, purtroppo risente di questa ineluttabile tendenza a cui il cartoon digitale oggi è destinato, ovvero quella di dare più importanza al contenitore piuttosto che al contenuto con le ovvie conseguenze di vedere delle storie dalla prevedibilità disarmante, dove una manciata di secondi prima siamo già pronti a capire che cosa accadrà poco dopo… Mai nessuna vera sorpresa, mai nessun vero colpo di scena, tutto ruota attorno ad uno schema fin troppo chiaro e definito e che non lascia spazio a nessun barlume di riflessione personale.

L’era dei Bambi è finita da un pezzo, ormai siamo in quella dei “frizzi e lazzi” dove tutto si risolve in gag, barzellette, botte, scivoloni, siparietti stupidi e finali dalla morale scontata.

Troppo fracasso per nulla insomma… nell’attesa di assaporare Wall-E (uscita prevista per il 17 ottobre), dove di certo i ragazzi della Pixar non ci deluderanno.

data: 30/08/2008