dal 1999 testimone di un’evoluzione

Cronache dalla sala – Vicky Cristina…

e i pruriti del “giovane” Woody.

Con Vicky Cristina Barcellona Woody Allen non firma un capolavoro, ma con tanta verve, freschezza e virilità dimostra di essere più interessante di tanti giovani colleghi nel parlare di intrighi e di passioni.

In tempi di vacche magre, c’è da accontentarsi!
E noi ci accontentiamo volentieri della bellezza di Vicky (Rebecca Hall), Cristina (Scarlett Johansson) e Maria Elena (Penélope Cruz), donne appassionate e perdenti in una Spagna patinata e un po’ ruffiana.

Quel mattacchione di Woody Allen scrive, crea e dirige ancora come un ragazzino e alla sua veneranda età ci mostra come si può ancora amare il cinema e trasmettere qualcosa di piacevole al pubblico.

Al contrario di un “Sex and the City” dove il sesso è compiaciuto e fine a sè stesso, in questo Vicky Cristina Barcellona, Woody Allen ci fa ragionare come sempre; parlando di amore ci fa guardare dentro, mette in risalto le lacune e l’immaturità del nostro vivere quotidiano.

Per chi ama Allen a volte si tratta di un dejavù, di temi già sentiti in qualche precedente pellicola… comunque sia, è sempre un piacere (anche nelle opere cosiddette “minori”) lasciarsi travolgere ogni volta da un’atmosfera diversa.

La Barcellona di Woody Allen in questo caso è un posto esotico, carico di colore e di elettricità, un mondo visto da un regista che, attraverso un linguaggio moderno, si lascia ancora trasportare come un novello autore.

Grande Woody… leggenda vivente che ci regali ancora belle emozioni.

data: 20/10/2008