dal 1999 testimone di un’evoluzione

Davide Fabbri

Un italiano alla corte di George Lucas

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Nato a Forlì il 27 luglio 1964, pubblica le sue prime tavole nel 1989 su “L’Eternauta”, disegnando storie scritte sia da lui (Maelstrom) che da altri autori come Roberto Dal Prà, Ottavio De Angelis e Daniele Brolli, col quale ha successivamente prodotto “La matrice stellare”, racconto autoconclusivo destinato alla rivista “Cyborg”. Dopo “Benares Inferno” su testi di Stefano Di Marino per Nova Express, Fabbri disegna alcune storie brevi e parte delle copertine del parco testate della Phoenix. Nel 1996 “Maelstrom” viene pubblicato negli Stati Uniti sulle pagine della rivista “Heavy Metal”. Subito dopo ha inizio la collaborazione con la Dark Horse. Disegna alcuni comic books (due miniserie di “Starship Troopers”, una miniserie di “Xena” e “The Planet of Apes”) ed approda alla serie di “Star Wars” realizzando 9 miniserie inchiostrate da Christian Dalla Vecchia. Contemporaneamente in Italia oltre alla collaborazione con la Mondadori Junior per la quale illustra le copertine della collana Avventura, ha disegnato le avventure del giocatore di basket “Skat” scritto da Daniele Brolli e Nino Pellacani pubblicato sul supplemento della Gazzetta dello Sport. Di recente è uscito “Fa un po’ male” per l’Einaudi Stile Libero, un volume che raccoglie la trasposizione a fumetti del film di Marco Risi “L’ultimo capodanno” con altre due storie (“Bucatini & pallottole” è stata pubblicata sulle pagine del quotidiano L’Unità) tratte da racconti di Niccolò Ammaniti e sceneggiati da Daniele Brolli. A settembre è in uscita per la RCS Fabbri un’edizione illustrata del libro “Cuore” di Edmondo De Amicis.

Davide Fabbri, benvenuto tra gli special guest di DVD italy!
Ci puoi dire a cosa stai lavorando in questo periodo?

Sto lavorando ad un fumetto edito dalla casa editrice americana Dark Horse sul mondo di Star Wars, un fumetto che mensilmente esce nel mercato americano e non solo. In pratica la Dark Horse, la storica etichetta che distribuisce Starship Troopers, Xena ha acquistato i diritti della saga di George Lucas dal 1995 ed ha realizzato varie serie, di storie parallele, come Empire e Republic.
Chi sono i protagonisti di queste serie di fumetti?
Gli stessi personaggi della saga cinematografica, che vengono rappresentati attraverso storie parallele; ovviamente tutte le puntate prima di essere disegnate vengono lette e autorizzate dalla Lucas Film.
Che distribuzione ha questo fumetto?
Prevalentemente il fumetto viene distribuito in America e in gran parte del mondo. Uno dei pochi paesi dove non viene distribuito è, purtroppo, proprio l’Italia.
Quanto ti impegna questo lavoro?
Moltissimo, mantenere il ritmo è molto dura, non mi bastano certo otto ore al giorno, da quando poi, nelle ultime due serie, curo anche la colorazione del fumetto, il totale delle ore è aumentato ancora…
Dove realizzi i fumetti?
A casa mia, nello studio che mi sono creato.
Come comunichi con l’America?
Periodicamente mi spediscono la sceneggiatura del fumetto che devo andare a disegnare. Da questa sceneggiatura realizzo uno storyboard, successivamente sullo storyboard faccio le matite, l’inchiostrazione di Christian Dalla Vecchia e poi la colorazione. Alla fine di ognuno di questi passaggi spedisco sempre il materiale per l’approvazione da parte dei responsabili della Lucas.
Hai qualche collaboratore?
Sì, lavoro ormai da anni con Christian Dalla Vecchia e Domenico Neziti.
Che cos’è il fumetto?
Il fumetto in linea di massima è artigianato, personalmente lo considero una sorta di enorme fabbrica di cinema di serie B. E’ una letteratura popolare, queste sono le sue origini ed è giusto che rimanga così.
Parliamo di alcuni grandi autori…
Per l’Italia citerei Pazienza, Magnus, Battaglia e Toppi. Per la Francia, Jean Giraud, forse più conosciuto con il nome d’arte di Moebius… l’autore di tantissimi capolavori di fantascienza, di western come Blueberry, uno dei più grandi in assoluto per la sintesi del segno, coniugando la narrazione con la bellezza dei disegni. Per l’America… Frank Miller ed il suo Sin City, Geof Darow, Adam Hughes e Alan Moore, l’autore del meraviglioso personaggio di Watchman, un fumetto degli anni ’80 assolutamente imperdibile disegnato da Dave Gibson. Ci metterei anche Mike Mignola, l’autore di Hellboy, anche questo già approdato al cinema.
Quando si pensa ai fumetti, vengono in mente i supereroi; quali sono i tuoi preferiti?
Non sono un appassionato di super eroi, gli unici che apprezzo sono Batman e il Punitore… forse perché sono gli unici che non hanno super poteri.
E la Marvel Comics?
Mi ha sempre colpito più per lo stile, per l’energia che sprigionava nel raccontare una storia, piuttosto che per i suoi personaggi travestiti con mantelli e tutine colorate.
Un disegnatore di fumetti che rapporto ha col cinema?
Io mi sento debitore col cinema, è sempre stato uno dei maggiori ispiratori… vera e propria musa… vedi un film dei fratelli Coen e subito torni a casa a disegnare!
Il cinema che diventa fumetto. Parliamo di Sin City, la recente opera firmata Frank Miller-Robert Rodriguez
Assolutamente fantastico! Per un fumettista è una gioia immensa vedere il cinema che si piega alle regole del fumetto.
Com’è la situazione del fumetto in Italia?
C’è un po’ di crisi adesso, l’unico vero produttore in questo momento è Sergio Bonelli, ma che purtroppo perde numerosi lettori ogni mese…
Del cinema animato, che cosa ti piace?
I Disney storici sono tutti grandi opere e ultimamente ho apprezzato i due film di Brad Bird, autore del bellissimo “Il gigante di Ferro” e de “Gli Incredibili”.
Per l’Italia, che cosa pensi di Bruno Bozzetto?
E’ un grande autore, l’ironia e la sintesi del suo segno sono veramente unici!
Del Giappone che cosa ti piace?
Akira è uno dei film ispirato da un fumetto che più mi ha appassionato. Trai i miei autori preferiti c’è infatti il suo autore Katsushiro Otomo, apprezzo molto anche Leiji Matsumoto e sicuramente Hayao Miyazaki.
Gli autori e le opere che hanno maggiormente condizionato il tuo stile e la tua passione per questo lavoro?
Magnus in primis, l’autore di Necron, Alan Ford, Satanik e tanti altri. Di lui consiglio il Texone, un capolavoro assoluto… pensate che per fare quest’opera ha impiegati sette anni della sua vita! Aggiungerei anche Andrea Pazienza, l’autore di opere come Pompeo, Giallo scolastico, Zanardi, un grande narratore e un grande disegnatore. Senza dimenticare poi Battaglia, Tacconi, Toppi.
Davide Fabbri collection: la tua teca, che cosa compri, che cosa collezioni? Hitchcock, Kubrick e i fratelli Coen; poi direi Sergio Leone, John Ford, Tim Burton, Martin Scorsese e tanti, tantissimi film di guerra, il mio genere preferito.
Qualche titolo in particolare?
Otto uomini di ferro, lo consiglio caldamente, poi I guerrieri con Clint Eastwood, per passare a Il ponte di Remagen, Il giorno più lungo, Lawrence D’Arabia, L’infernale Quinlan, Apocalypse Now, la serie tv Band of Brothers fino ad arrivare a Salvate il Soldato Ryan, un film che mi ha appassionato tantissimo. Per quanto riguarda l’animazione giapponese non posso non ricordare i due Ghost in the Shell.
Qualche critica al dvd?
Il rifacimento dei doppiaggi di alcuni vecchi film; sono terribili!
Se per problemi tecnici si è obbligati a realizzare un doppiaggio ex-novo, almeno che si inserisca nel dvd anche quella originale, seppur disastrata e qualitativamente scarsa… Almeno così l’appassionato può decidere!
E poi il film deve sempre essere in widescreen, nel formato originale!
Che cosa ti piacerebbe venisse realizzato al cinema da un un libro o da un fumetto?
Neuromante. Un libro di genere cyberpunk scritto da William Gibson. Uno stramaledetto genio che tempo addietro inventò un genere che nel giro di 15-20 anni è diventata la nostra realtà.
Mai avuto momenti di crisi riguardanti il tuo lavoro?
Mai, neanche nei momenti più difficili! La passione per il fumetto è così forte che mi ha aiutato a superare anche i momenti più duri. Non riesco ad immaginare la mia vita senza fumetti, quindi…
Ringraziamo Davide Fabbri per il tempo che ci ha concesso.
Grazie a voi!

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photo: © Dark Horse / Lucasfilm
www.darkhorse.com

data: 21/01/2006