dal 1999 testimone di un’evoluzione

Fantozzi (2)

(Mustang)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.85:1 – DD 2.0 dm (ita)

Fantozzi, 1975, regia di Luciano Salce. Storia del cinema italiano.

“Visto il successo del libro, il ‘commenda’ ha l’idea di fare un film […]. Il vecchio Rizzoli mi dice: “Uè, Villaggio, ma perché non lo fai tu?”. Ero anche intimorito, perché pensavo veramente ad un comico vero, patentato, come Tognazzi e poi Pozzetto. Chi lo può fare? Chi lo può fare… chi lo può fare… Frizzi dice: “Salce”. […] Scriviamo io, Benvenuti e De Bernardi, con Salce non sempre presente, ma lì a capire qual era il clima. […] Lui ha capito esattamente il cast, indovinando più o meno tutti i personaggi che poi sono diventati corrispondenti esattamente alle mie intenzioni: Filini, che era Schroeder, quasi cieco; la Mazzamauro, che era la Silvani, una che si sentiva una gran figa e invece era un cesso; Liù Bosisio, che era la moglie: un mostro. La bambina è stato un momento molto delicato. Abbiamo dovuto fare una specie di audizione nella quale non si poteva dire alle madri che volevamo una bambina un po’ bruttina. Portavano le bambine tutte infioccate… Morale, non abbiamo trovato una bambina all’altezza della mostruosità della figlia di Fantozzi. Allora Salce ha detto: “Ho una mezza idea… Un uomo”. Ha beccato questo, un certo Plinio Fernando, uno di trentanove anni. Vestito da bambina era paradossale. […] Fantozzi non era commedia, era un film un pochettino atipico, con una cattiveria, una ferocia nei riguardi dei disgraziati, che si è realizzata in pieno.” Paolo Villaggio

In questa nostra speciale recensione dedicata alle nuove edizioni home-video non ci dilungheremo sull’importanza e il valore del film vista l’enorme quantità di materiale esistente come testi di approfondimento e pagine web, vogliamo invece concentrarci sulla storia del film in home-video, partendo ovviamente dal formato DVD senza considerare le precedenti edizioni in VHS, aggiungendo qualche nozione storico-filologica a nostro avviso importante per fare luce su alcuni aspetti che negli anni si sono un po’ ingarbugliati. Tutto questo è possibile grazie alla nuova versione restaurata realizzata dalla benemerita Cineteca di Bologna, ma ci torneremo sopra più tardi. Fondamentalmente in DVD, prima del 2021, Fantozzi è stato pubblicato una volta sola, nel febbraio del 2004: prima edizione firmata Medusa Video, durata di 104’. Successivamente – a causa di cambiamenti distributivi – sono arrivate nuove edizioni che in realtà però sono semplici e identiche ristampe nelle quali il materiale è rimasto sempre quello della prima versione Medusa. Anche la versione del 40° anniversario uscita nel 2005 e realizzata da Warner Bros. è una ristampa. Altre si sono succedute negli anni fino ad arrivare a queste nuove edizioni uscite nel 2020 firmate Mustang Entertainment.

Piccolo passo indietro: Fantozzi al cinema ha avuto innumerevoli riedizioni, all’incirca sette, ma nel 2014 torna nelle sale (insieme a Il secondo tragico Fantozzi) grazie alla Eagle Pictures che utilizza un restauro effettuato dalla EuroLab Italia realizzato partendo dal negativo originale del 1974, rigenerato con processo fotochimico, scansionato 4k, pulito e ricolorato digitalmente in una versione di circa 97’. Perché questa nuova versione dura solamente 97 minuti? Perché fin dalla prima versione DVD, quella di cui sopra da 104’, fu inserita la “famosa” scena della “Clinica delle Magnolie” e girò (e gira ancora) la notizia che fu una scena eliminata dal montaggio originale. Tra le innumerevoli fonti anche Wikipedia riporta queste note: “Nel 2004, con l’uscita dell’edizione DVD-Video, fu reintegrata una scena tagliata dalla versione cinematografica. La scena è situata subito dopo la partita a tennis con Filini, e mostra un ulteriore tentativo di Fantozzi di dimagrire. In essa il ragioniere si ricovera alla clinica dimagrante Le Magnolie, identica in tutto e per tutto a una prigione, dove di giorno è severamente vietato mangiare e bere, mentre di notte vengono servite a cari prezzi delle succulente pietanze ai “carcerati”. Fantozzi, dopo aver dilapidato un patrimonio in cibo, decide di acquistare gli “spaghetti alla Montecristo”, piatto con una lima inclusa nella pietanza, così da riuscire a evadere. Questa storia sarebbe poi stata reinterpretata e ampliata in Fantozzi contro tutti riutilizzando anche la location originaria della scena, ovvero il complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande.”. Ricostruire la storia distributiva in Italia è decisamente un’impresa ma con gli strumenti giusti si possono trovare informazioni importanti. Nella banca dati dei nulla osta ministeriali, ora disponibile al pubblico, abbiamo scoperto una cosa importante, anzi oseremmo dire fondamentale. Il distributore (Rizzoli Film) inviò la pellicola con una durata dichiarata di 3000 mt, accertata dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo – Direzione Generale dello Spettacolo in 2995 mt concedendo il nulla osta numero 66266 datato 26 marzo 1975. Facendo un rapido calcolo (ci sono diverse formule per arrivare a questo dato) i 2995 mt di pellicola corrispondono ad una durata di circa 108’ che a loro volta corrisponde alla versione da 104’ del primo DVD, considerando l’accelerazione PAL del 4%. Quindi tutto fa supporre che la primissima versione passata nelle sale di Fantozzi durasse 108’ e quindi comprensiva della scena della “Clinica delle Magnolie”. Molto probabile che nelle riedizioni successive, forse per cercare di snellire l’andamento narrativo del film, il distributore avesse deciso di eliminare la scena. In qualche forum qualche appassionato si ricorda di un doppia versione passata nelle sale, da 108’ e da 97’. Scena insomma che va e che viene a seconda di come tira il vento. Nel passaggio in sala del 2015 non fu inserita e nemmeno restaurata ma in questa nuova versione in DVD edita da Mustang viene di nuovo reinserita (ma con scarsa qualità, visto il mancato restauro).

La nostra teoria, suffragata dalla durata in metri presente nel documento del nulla osta ministeriale, è quindi che la prima versione fosse comprensiva della scena in questione. Ulteriore conferma alla nostra tesi è arrivata dal nuovo (bellissimo e definitivo) restauro 4k ad opera della Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity a partire dai negativi camera e suono originali. La color correction è stata supervisionata dal direttore della fotografia Daniele Ciprì. Le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata nel 2020. Restauro realizzato con il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Mustang Entertainment nel settembre del 2021 riedita il film in doppia versione, quella restaurata del 2015 e quella più recente del 2020. Facendo un errore madornale perché la versione del 2015 non è cromaticamente fedele. Cineteca di Bologna ha svolto un lavoro veramente incredibile nel cercare di avvicinarsi il più possibile alla resa cromatica dell’epoca, basandosi sul tipo di pellicola utilizzata, cercando e studiando più materiali possibili, il tutto supervisionato da Daniele Ciprì, grandioso direttore della fotografia italiano oltre che importante regista. Si poteva editare solamente questo nuovo restauro che ribadiamo, secondo noi è perfetto, filologicamente inappuntabile e, udite udite, comprensivo della scena “delle Magnolie” che finalmente ha avuto l’onore di essere restaurata. Quindi anche la Cineteca di Bologna ci conferma che la versione originale è quella da 108’. Finalmente chiarezza è stata fatta! Il giudizio sulla versione DVD con il restauro del 2015 a questo punto è superfluo, ma purtroppo (per gli appassionati del formato DVD) il restauro 2020 è disponibile solo su formato Blu-ray. Per completezza segnaliamo che nel DVD è stata inserita la lunga intervista a Paolo Villaggio (che all’epoca venne divisa in quattro capitoli) (53’), l’introduzione al film di Gianni Canova “La maschera epocale dell’uomo-massa”(12’) ed il trailer originale del 1975, purtroppo con qualità decisamente bassa, mentre nel Blu-ray è presente oltre all’introduzione al film un fondamentale filmato sul restauro con l’intervento di Gianluca Farinelli e Daniele Ciprì (27’), utile per capire al meglio il lavoro che è stato fatto. L’edizione DVD è comunque valida ma diventa automaticamente inutile di fronte al nuovo restauro, unica versione da avere nella propria collezione.

VOTO:    4   

data pubblicazione: 02/2022