dal 1999 testimone di un’evoluzione

I basilischi

(CG)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.85:1 – DD 2.0 dm (ita)

Folgorante opera prima della regina del cinema italiano Lina Wertmüller, datato 1963.  “In un piccolo paese del Sud, un giovane studente in legge trascorre insieme ai due amici lunghe giornate oziose. I tre sono insofferenti e nello stesso partecipi della mentalità locale. Bighellonano, tentano qualche approccio amoroso, litigano con i genitori, sognano fantasiose avventure che non faranno mai…” Molto interessante l’analisi psicoanalitica di Mauro Martinelli per Cinema e Psicologia: “L’opera d’esordio di Lina Wertmuller è un film breve, girato con pochi mezzi, con la troupe che aveva preso possesso di un appartamento dove rimase per tutta la durata del set, quando ancora il cinema era artigianato di qualità e risentiva degli influssi del neorealismo; grande successo all’epoca, tanto da aprire alla sua regista una carriera luminosa che sarebbe culminata negli anni Settanta con film dai titoli lunghissimi, impreziositi da una coppia di protagonisti irripetibile. Un b/n dove le pietre trasudano luce bianca e le scalinate ardono al sole d’estate. Un ritratto sincero, impietoso ma leale, di un sud incapace di smuoversi dai suoi riti. La regista ebbe l’idea del film quando, sulla strada per raggiungere il set di Salvatore Giuliano di Francesco Rosi, si fermò nel paese della Basilicata da cui suo padre era partito per andare a Roma a fare l’avvocato. Il titolo del film può prendere le mosse da tanti spunti: da una delle tante etimologie del toponimo Basilicata; dall’omonimo lucertolone con la cresta originario del centro America e capace di correre sull’acqua grazie alle sue zampe palmate; o ancora dal rettile mitologico che, secondo Plinio il Vecchio, era capace di pietrificare un uomo con la sola forza dello sguardo.” Qui per leggere integralmente l’articolo.

CG Entertainment in collaborazione con Intra Movies realizza una straordinaria edizione DVD, grazie al progetto di crowdfunding per la realizzazione del film ad alta definizione ed in versione limitata, per poi approdare solo oggi in tutti gli store nella versione “standard” nel formato DVD. Ovviamente il punto di forza di questa edizione è la presenza del nuovo master in alta definizione ricavato dalla pellicola restaurata con risoluzione 4k del negativo originale 35mm e dal negativo colonne ottiche mono, realizzato nel 2020 presso il laboratorio digitale dell’Istituto Luce-Cinecittà. L’edizione si fa notare fin dalle ottime grafiche adottate per la fascetta (su box trasparente) e dai menu, che seppure piuttosto semplici sono ben realizzati. Inutile dire che siamo di fronte ad una resa video superlativa con un bilanciamento della scala dei grigi spettacolare, senza togliere nulla alle ottime performance tecniche della definizione e della luminosità. Validissima anche la traccia sonora in dual mono, sempre molto dettagliata e ben ripulita da ogni disturbo. Peccato solamente per l’assenza totale di contenuti extra, per un film così importante era necessario almeno inserire un documentario per storicizzare e contestualizzare l’opera, nella limited edition è presente un corposo booklet scritto per l’occasione da Paolo Speranza. Nonostante questa mancanza… è una grandiosa edizione, da collezionare senza riserve!

I basilischi

VOTO:    4   

data pubblicazione: 03/2023