dal 1999 testimone di un’evoluzione

Il Decameron (3)

(CG)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.85:1 – DD 2.0 dual mono (ita)

“Decameron è un’opera che vuole essere completamente gioiosa, in maniera astratta.” dichiarò il regista. E aggiunse: “La gioia di vivere che c’era nel Boccaccio (anche nei racconti tragici) proviene dall’ottimismo del Boccaccio. (…) Evidentemente, per me tutto questo non avviene. Io ho ritagliato un Boccaccio mio, particolare. Il mio Boccaccio è infinitamente più popolare del Boccaccio reale. (…) Quindi ho ritrovato quella gioia (che nel Boccaccio è giustificata ottimisticamente dal fatto che lui viveva la nascita meravigliosa della borghesia) e l’ho, diciamo così, sostituita con quella innocente gioia popolare, in un mondo che è ai limiti della storia, e in un certo senso fuori della storia.”. Nei dialoghi è utilizzato il dialetto napoletano. “Ho scelto Napoli”, dirà Pasolini, “perché è una sacca storica: i napoletani hanno deciso di restare quello che erano e, così, di lasciarsi morire”. Cinque dei nove racconti sono “licenziosi”, cioè l’erotismo vi ha il sopravvento. Quanto alla sessualità, la pietra dello scandalo per i ben pensanti ‘tradizionali’ dell’epoca, Pasolini la rappresenta con sobria essenzialità. Con Decameron, così come per gli altri due film della “trilogia della vita”, Pasolini si propose di esaltare i valori della corporeità e della vitalità sessuale.” Letteratura Italiana, link diretto.

Primo capitolo della trilogia della vita firmata Pier Paolo Pasolini, torna in home-video (i tre DVD sono usciti nel novembre del 2020) grazie alla CG Entertainment. Abbiamo già recensito il terzo capitolo, “Il fiore delle mille e una notte”, qui se volete approfondire. L’assetto generale dell’edizione è praticamente identico al DVD già recensito. Nota di merito speciale alle bellissime fascette realizzate dall’artista Nikos Bogris. Il riversamento del film è problematico nella sequenza dei titoli di testa, un po’ rovinati e instabili ma si risolleva magnificamente appena terminata la stessa con immagini di buona qualità generale, ottima la resa cromatica mentre la definizione arriva solamente a livelli sufficienti. Specifichiamo che i tre film non hanno beneficiato di alcun restauro o di una nuova rimasterizzazione. Molto valido anche il sonoro, presente con codifica in dual mono. Valore aggiunto all’edizione il contenuto speciale “Il cinema di Pasolini (appunti per un critofilm)” realizzato nel 1967 da Maurizio Ponzi, documento storico presente nella library della Cineteca di Bologna.

*** Clicca qui per acquistare ***

VOTO:    3,5   

data pubblicazione: 10/2021