dal 1999 testimone di un’evoluzione

Il tatuaggio del drago: il dovere di un leone

(Dolmen)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 2.35:1 – DD 1.0 (jap)

La Dolmen, grazie al contributo della Biennale di Venezia, di Fondazione Prada e della casa di produzione Toei, ha deciso di presentare al pubblico alcuni film della storia giapponese, belli ed importanti. Abbiamo preferito dividere le sei recensioni in due parti, il primo blocco con la “trilogia del tatuaggio” firmata dal grande Makino Masahiro, l’altro blocco prevede i rimanenti film: Lotta senza codice d’onore, La tomba dell’onore e La giocatrice della peonia scarlatta: una partita di Hanafuda.

Tornando ai tre film di Masahiro e considerando che sono film girati tra la fine degli anni sessanta e i primi degli anni settanta, possiamo dire che la qualità video si conferma su livelli più che buoni, anche se abbiamo registrato una leggera instabilità del quadro visivo ed alcune aberrazioni cromatiche, presenti però solo in casi sporadici. Le differenze qualitative tra le tre edizioni dvd sono: per L’inferno è il destino dell’uomo abbiamo riscontrato alcuni sbalzi di luminosità e qualche sporcizia di troppo. Per Una cascata di sangue è stato riscontrato un impercettibile “effetto ghost”, ma nulla di preoccupante, mentre per Il dovere di un leone abbiamo notato immagini un po’ impastate ed un croma piuttosto spento. Passando alla configurazione audio, uguale per tutti i titoli pubblicati, abbiamo unicamente la traccia monofonica giapponese abbinata ai sottotitoli italiani, inseriti però sul master video e non selezionabili. Fortunatamente la casa milanese non ha inserito le ormai “classiche” sovrimpressioni sui titoli di testa. Gli extra per questa trilogia sono limitati ad un breve intervento critico-storico di Maria Roberta Novelli, docente all’Università Cà Foscari di Venezia, interessante ma nulla di particolarmente eclatante. Oltre alle note sul regista non ci sono nemmeno i trailer, e forse si poteva fare di più… almeno qualche filmato d’approfondimento su un cinema piuttosto sconosciuto nel nostro paese. Meritevoli la grafica delle fascette, molto belle ed “allettanti”.

VOTO:    3   

data pubblicazione: 07/2006