dal 1999 testimone di un’evoluzione

“È stato lo stesso Troisi a definire Scusate il ritardo come il film ‘della paura’. Eppure, è il suo prodotto più riuscito, quello che scava con maggiore forza, con maggiore violenza nel corpo e nell’animo dell’attore. Fuori dalla logica che vede nel ‘bel film’ un prodotto gradevole, perfettamente girato, ‘compiuto’ e ‘circolare’, Scusate il ritardo possiede temi ed uno stile pieno di oscurità, terribilmente liquido, d’un nero totale. Il cartello pubblicitario mostrava un Troisi fradicio, sotto la pioggia: il messaggio

“La cagnolina Marona ha cambiato spesso casa e donato il suo amore incondizionato a tanti umani diversi. A causa di un incidente ripercorre le tappe della sua vita in un emozionante viaggio nel tempo e nei ricordi in un turbinio di colori e forme. Presentato ad Annecy e premiato in numerosi festival internazionali, segna l’apertura dell’eclettica regista rumena verso il giovane pubblico.”

Seconda edizione DVD uscita in Italia prodotta questa volta dalla neonata Film Boutique, etichetta facente parte del gruppo Passworld ben conosciuto dagli esperti cinefili che comprende le più famose etichette Pulp Video e Cult Media. Tramite questa nuova label sono o stanno per arrivare alcuni titoli già editati e ormai fuori catalogo, speriamo che siano nuove edizioni realizzate da nuovi master in alta definizione o special edition con una cospicua quantità di extra o addirittura film ancora inediti nel nostro

Nel formato stretto scelto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch per la trasposizione di Le otto montagne di Paolo Cognetti c’è una scelta stilistica e produttiva chiara (e lodevole): evitare la deriva del film illustrativo e la celebrazione della bellezza paesaggistica della Valle d’Aosta. C’è, ancora, l’intenzione di girare un film d’autore da un romanzo premio Strega per proiettarlo – a partire dalla coproduzione che riunisce Italia, Francia e Belgio – in una dimensione il più possibile europea; un

Da un maestro indiscusso dell’erotismo, Nagisa Oshima (Ecco l’impero dei sensi, Furyo), con Takeshi Kitano (Brother, Tokyo Eyes, Hana-bi - Fiori di fuoco, Johnny Mnemonic) e la splendida colonna sonora del premio Oscar Ryuichi Sakamoto (Occhi di serpente, Piccolo Buddha, L’ultimo imperatore, Furyo) un film elegante e sensuale, sospeso tra storia e leggenda. Un magnifico affresco in cui sguardi di seduzione e passione si mescolano alle arti della lotta e della guerra.

Come si fa a non amare il cinema dei fratelli Dardenne? Fin dalla loro prima opera di finzione “La promesse” si era capito che avevamo di fronte due autori immensi che con il loro lavoro avrebbero migliorato la vita di tanti. Opere seminali come “Rosetta”, “Il figlio”, “Il matrimonio di Lorna”, “Il ragazzo con la bicicletta”, “Due giorni, una notte” fanno dimenticare qualche passo meno felice della loro immensa carriera. Forse sì, le ultime sono meno ispirate e meno riuscite,

“Smodatamente dimostrativo. Perché la febbre del cinema si deve vedere e sentire, perciò facciamola vedere e facciamola sentire con un turbinio di pianisequenza e con l’accumulo. Rozzamente cinefilo. Perché la cinefilia serve a manifestare un amore, e un amore giusto per di più, dunque è bene non lesinare sull’omaggio e sulla citazione. Mediocremente smaliziato. In quanto Hollywood, per chi lo ignorasse, è fondata sull’ipocrisia e sul cinismo che soffocano il cuore, e allora via libera alle miserie. Popolare e nostalgico

Francia, 1986. Stella, Adèle, Victor e Frank sono nel pieno della propria esplosiva giovinezza. Entrati nella prestigiosa scuola teatrale Les Amandiers creata da Patrice Chéreau e Pierre Romans sentono di avere il mondo nelle mani. Lanciati a piena velocità nelle proprie passioni, vivranno insieme l’entusiasmo, le paure, gli amori, ma anche le loro prime grandi tragedie. “Comincia veramente bene Les Amandiers (in Italia esce con il titolo inglese Forever Young), nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi, per la seconda volta in

“La Pantera delle Nevi” è un documentario ambientato in Tibet, sull’altopiano innevato: un habitat del tutto selvaggio, governato dalle sue creature. Due esploratori partono alla volta di quel luogo misterioso: il fotografo naturalista Vincent Munier e l’autore Sylvain Tesson sono infatti alla ricerca della pantera delle nevi – uno dei più grandi e rari felini che la fauna terrestre abbia mai conosciuto. La pantera diventa essa stessa il simbolo di un viaggio alla scoperta di sé stessi, di un luogo

“Un delitto tanto agghiacciante quanto inspiegabile tiene insieme le storie che si intrecciano in Saint Omer, consacrato a Venezia con un Leone d’argento e il premio per il miglior esordio. Il delitto è quello commesso da Laurence Coly (Guslagie Malanda), quarantenne senegalese che ha seguito i genitori in Francia da bambina e che una notte ha abbandonato la figlia Elise di 15 mesi sul bagnasciuga perché la marea se la portasse via. Le storie sono evidentemente la sua, che scopriremo