dal 1999 testimone di un’evoluzione

Le otto montagne

(CG)

DATI TECNICI: 1.37:1 – DD 5.1 (ita), 2.0 (ita)

“Nel formato stretto scelto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch per la trasposizione di Le otto montagne di Paolo Cognetti c’è una scelta stilistica e produttiva chiara (e lodevole): evitare la deriva del film illustrativo e la celebrazione della bellezza paesaggistica della Valle d’Aosta. C’è, ancora, l’intenzione di girare un film d’autore da un romanzo premio Strega per proiettarlo – a partire dalla coproduzione che riunisce Italia, Francia e Belgio – in una dimensione il più possibile europea; un film che contenga sì il fascino della vita ad alta quota, tra paesini in pietra, alpeggi, sentieri, cime da conquistare, costretto però nei limiti autoimposti di un’immagine che non allarga i bordi e resta concentrata sullo spazio occupato dai personaggi.

Pietro e Bruno, i protagonisti del film, il primo bambino di Torino che passa le vacanze nella bassa Valle d’Aosta, il secondo figlio di un montanaro partito per lavorare come muratore e affidato agli zii malgari, amici d’infanzia e poi di giovinezza ed età adulta dopo essersi persi di vista durante l’adolescenza, si muovono in direzioni opposte – l’uno fuggendo dalla propria famiglia, dal padre e delle stesse montagna che da bambino lo avevano accolto, arrivando poi a trovare sé stesso nel lontanissimo Nepal, l’altro scegliendo invece di restare a vivere in vetta, prima coltivando il sogno di diventare anch’egli malgaro, uomo innamorato e padre di famiglia, poi adattandosi a una vita di solitudine e privazioni – annullandosi in qualche modo a vicenda e incontrandosi solamente nello spazio fisico della baita costruita insieme e in quello ideale delle inquadrature strette che li vedono sempre perfettamente incorniciati (con un effetto magnetico dovuto soprattutto alla presenza stentorea di Luca Marinelli e Alessandro Borghi, bravi a restituire il valore universale dei loro personaggi, meno a trovare inflessioni vocali credibili).” incipit della recensione di Roberto Manassero per Cineforum.it.

Fresco vincitore di quattro David di Donatello (compreso quello per il miglior film) è ora disponibile in home-video pubblicato da CG Entertainment. Stiamo parlando di un’edizione standard ma con una qualità complessiva molto, molto alta. Ovviamente, il film è recentissimo, siamo di fronte ad una riproduzione di immagini e suono impeccabile (come il riversamento in dvd) con una nota particolare per la splendida ampiezza sonora della traccia Dolby 5.1. Formato 4:3 perfettamente mantenuto, tra gli extra troviamo solamente un breve backstage (15’). Meglio di niente!

VOTO:    4,5   

data pubblicazione: 05/2023