dal 1999 testimone di un’evoluzione

L’addio di Michelangelo Antonioni

Da “Cronaca di un amore” ad ” Eros”…

Lo stesso giorno della morte di Ingmar Bergman ci lascia anche Michelangelo Antonioni, all’età di 94 anni, regista di grandi ed importanti opere.

Il regista ferrarese era da tempo malato e semi-paralizzato, ma nonostante queste difficoltà fisiche (non riusciva nemmeno più a parlare) ha sempre cercato di portare a termine il suo percorso cinematografico, girando nel 1995 insieme all’amico Wim Wenders “Al di là delle nuvole” e nel 2002 il film ad episodi “Eros” insieme a Steven Soderbergh e Wong Kar Wai.

In molti in questi giorni hanno accostato il cinema e la poetica di Ingmar Bergman a quella del regista nostrano, ma anche se abbiamo amato alcuni suoi film, il cinema di Antonioni nella dura prova del tempo sta perdendo lentamente spessore e valore, riducendosi ad una filmografia terribilmente invecchiata, troppo noiosa, troppo prolissa e troppo avviluppata nelle tematiche dell’incomunicabilità e dell’indecifrabilità dei sentimenti che altri hanno trattato in maniera sublime.

Di lui non possiamo dimenticare almeno due capolavori della storia del cinema, che secondo noi rispondono al nome de “L’avventura” e “Il grido”. Il primo è un inquietante e spettacolare capolavoro psicologico: all’epoca molti lo fischiarono e lo contestarono, ma ad oggi forse è il “nirvana” antonioniano insieme a Il grido. Film antecedente a “L’avventura” è anch’esso un lucido ritratto di una vita infelice ed insicura del personaggio ottimamente interpretato da Steve Cochran e con una grandiosa Alida Valli. Lo stile secco, fatto di lentezze narrative e lunghi e sinuosi piani sequenza erano già inscindibilmente legati al nome di Michelangelo Antonioni.

Poi via via che la carriera proseguiva altri film che magari all’epoca erano risultati interessanti e innovativi ora hanno perso parecchio smalto, come La notte, L’eclisse, Deserto rosso ed anche gli “intoccabili” Blow-up, Zabriskie Point e Professione Reporter; a riguardarli oggi, fanno capire che la vena creativa ed artistica dello scomparso regista si era ormai esaurita.

 

FILMOGRAFIA:

Cronaca di un amore (1950)
I vinti (1952)
La signora senza camelie (1953)
Amore in città (1953)
Le amiche (1955)
Il grido (1957)
L’avventura (1960)
La notte (1961)
L’eclisse (1962)
Deserto rosso (1964)
I tre volti (1964)
Blow-up (1966)
Zabriskie Point (1970)
Professione: reporter (1974)
Il mistero di Oberwald (1981)
Identificazione di una donna (1982)
Al di là delle nuvole (1995)
Eros (2004)

data: 04/08/2007