dal 1999 testimone di un’evoluzione

L’occhio che uccide

(Pulp)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.66:1 – DD 5.1 (ita), 1.0 (ita, ing)

Estratto dal Dizionario dei Film 2014 di Paolo Mereghetti: “Geniale saggio sul cinema come voyeurismo, pulsione necrofila e insieme scopofila, (…) è una metafora sull’arte della visione che Powell dissemina di “allusioni generali specifiche al cinema, di stoccate malevole al perbenismo bigotto e, soprattutto, di riferimenti personali” (…) sprizza intelligenza da ogni scena, oltre a rappresentare una sorta di punto di partenza per il thriller moderno, da Brian De Palma in poi.”.

Uno dei titoli fondamentali della storia del cinema torna in home video dopo la prima, deludente, edizione A&R. Si sperava in un’edizione speciale, magari a due dischi, con master restaurato e molti extra, proprio come la bellissima edizione americana Criterion, invece Pulp Video un po’ ci delude editando questa edizione “standard”, ma comunque valida e con buona qualità generale. Partiamo dagli elementi “accessori”: fascetta non particolarmente bella ma funzionale, peggio ci sono parsi i menù, poco curati e con grafica piuttosto discutibile. Il master originale – nel corretto formato cinematografico 1.66:1 – è valido e di buona resa generale; all’inizio troviamo il logo Studio Canal il quale garantisce master originale ed integrale anche se il quadro non presenta una definizione convincente al 100%. Anche le scene notturne soffrono un po’ risultando leggermente impastate, ma nell’insieme ci sentiamo di promuovere questa sezione. Per quanto riguarda il sonoro validissime le due codifiche monofoniche, da dimenticare il 5.1 rielaborato con la separazione dei canali non perfettamente calibrata. Gli extra, come già anticipato, sono quelli che deludono di più: per un film così importante non possiamo accontentarci del trailer originale, di una galleria fotografica ed una galleria di manifesti… L’edizione è stata promossa grazie ad una valida resa video/audio, ma continueremo ad attendere una Special Edition che renda piena giustizia a questo capolavoro della settima arte!

VOTO:    3.5   

data pubblicazione: 02/2014