dal 1999 testimone di un’evoluzione

Viaggio nell’incubo

(Koch)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 2.39:1 – DD 5.1 (ita, ing), DTS (ita)

“Dopo essere stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival nella sezione Midnight, il nuovo film di James Ashcroft approda alla trentanovesima edizione del Torino Film Festival come titolo d’apertura della sezione Le stanze di Rol, curata da Pier Maria Bocchi e focalizzata sul cinema di genere, tra horror, bizzarro e stranezze autoriali. Il film di Ashcroft comincia con un tramonto rosso sangue e una presenza oscura sulla cima di una collina. Il presagio di morte è fin troppo evidente e annunciato, seppur presentato nel silenzio e poi in seguito nel fruscio del vento tra le foglie che si dimostra capace d’incutere anche nello spettatore più avvezzo al genere di riferimento, un’angoscia non indifferente. Dopo poco il clima di tensione e panico si placa. Hoggie (Erik Thompson) padre di famiglia che da un pezzo ha superato la mezza età ha deciso di condurre nei meravigliosi paesaggi della Nuova Zelanda la sua famiglia, ossia la giovane moglie Jill (Miriama McDowell) e i due figli adolescenti Maika (Billy Paratene) e Jordan (Frankie Paratene). I luoghi che la famiglia felice si ritrova a visitare però assumono ben presto tutt’altro aspetto. Hoggie sta ripercorrendo il suo passato trascinando insieme a lui la famiglia che ne è però all’oscuro, o così sembra. Nel bel mezzo di un picnic in una zona rurale tanto bella, quanto remota, Mandrake (Daniel Gillies) e Tubs (Matthias Luafutu), due uomini armati e dalle intenzioni e volti inquietanti aggrediscono la famiglia di Hoggie costringendola a prendere parte ad un sadico, violento ed efferato viaggio a quattro nella notte, tra ricordi celati e traumi di un passato scomodo e spietato.” Eugenio Grenna, Nocturno

Ennesima splendida edizione Koch Media per la collana Midnight Factory, in prima release in versione limitata con booklet e packaging in cartone. La qualità video è altissima: sì, il film è recentissimo ma il riversamento in digitale è impeccabile dal primo all’ultimo secondo di riproduzione. Il master utilizzato è originale e fortunatamente non alterato con scritte posticce nella nostra lingua. Le due tracce 5.1 sono anch’esse spettacolari grazie ad una precisione cristallina e ad una notevole potenza. Molto belli i menu, purtroppo la sezione extra è pressoché assente, vista la presenza del solo trailer; almeno abbiamo il libretto interno per approfondire un po’ il film e avere qualche informazione sul promettente regista neozelandese, qui alla sua opera di debutto.

VOTO:    4   

data pubblicazione: 09/2022