dal 1999 testimone di un’evoluzione

Wes Craven è indubbiamente uno dei maestri del brivido del cinema anni Ottanta e Novanta grazie ad opere seminali come Nightmare (1984), Il serpente e l’arcobaleno (1988) e il metacinematografico Scream (1996). Una delle sue opere migliori, ancora purtroppo sottovalutata, è questo “La casa nera” o se preferite chiamarlo con il titolo originale “The People Under the Stairs” uscito nelle sale americane nel 1991. A rivederlo oggi secondo noi è invecchiato benissimo, è un piccolo-grande cult ed uno dei primi

“Earl Stone, floricoltore appassionato dell'Illinois, è specializzato nella cultura di un fiore effimero che vive solo un giorno. A quel fiore ha sacrificato la vita e la famiglia, che di lui adesso non vuole più saperne. Nel Midwest, piegato dalla deindustrializzazione, il commercio crolla e Earl è costretto a vendere la casa. Il solo bene che gli resta è il pick-up con cui ha raggiunto 41 stati su 50 senza mai prendere una contravvenzione. La sua attitudine alla guida attira

Questa bellissima saga DreamWorks ideata e diretta da Dean DeBlois e tratta dai romanzi di Cressida Cowell, giunge al termine con questo terzo ed ultimo episodio. Assolutamente imperdibile, anche questo film conferma lo stile e la magia delle prime due pellicole e chiude in maniera perfetta questa saga del cinema d’animazione, una delle più belle degli ultimi anni che… ne siamo certi… farà la storia del cinema!

La folgorante e bellissima opera prima del regista siciliano Giuseppe Tornatore è tornata in home-video, fin troppo in sordina, nel novembre del 2016 grazie alla Mustang nelle vesti di produttore e della CG Entertainment in quelli di distributore. Storia potente ispirata a un vero boss di mafia e tratto dal romanzo omonimo scritto dal giornalista del Tg2 negli anni Ottanta Giuseppe Marrazzo, il film appena uscito venne censurato, ebbe tre querele e venne ritirato dalle sale. Uscito per la prima

“Nelle Highlands islandesi, una donna lotta contro il capitalismo. Halla è una semplice direttrice di un coro di paese che nel tempo libero si occupa di sabotare, con arco e frecce, i fili elettrici dell’enorme fabbrica di alluminio appartenente alla Corporation che, a suo parere, sta distruggendo la nazione. Una donna libera (ma ricercata), in guerra contro i potenti, contro lo Stato, contro l’evoluzione cieca e cinica. Un atto di resistenza ambientalista, il suo, che diventa una bomba mediatica. Un

È arrivata in home-video l’ultima prova registica di Asghar Farhadi in questa inedita coproduzione tra Spagna, Francia e Italia che vede protagonisti la coppia (anche nella vita) Penélope Cruz e Javier Bardem. Il regista iraniano quando gira fuori dal suo paese non riesce ad essere incisivo come nelle sue migliori pellicole, una su tutte “Una separazione”, capolavoro assoluto. Qui gioca con il genere thriller psicologico ma alla fine il film non convince fino in fondo con troppi colpi di scena