dal 1999 testimone di un’evoluzione

Beket (2)

(CG)

DATI TECNICI: 1.33:1 – DD 2.0 (ita)

Vero e proprio ufo nel panorama italiano, Davide Manuli – milanese classe 67 – si è fatto conoscere grazie al premio vinto per la sceneggiatura di “Girotondo giro attorno al mondo” uscito come film nel 1998 mentre l’opera seconda, “Beket”, arriva nel 2008 al Festival di Locarno. Dopo una breve collaborazione con il regista italo americano Abel Ferrara firma la sua terzia regia nel 2012, “La leggenda di Kaspar Hauser”.

“Uno dei più grandi pregi di Beket, l’opera seconda sulla lunga distanza di quel Davide Manuli che folgorò letteralmente l’impantanato cinema italiano, colpendolo con precisione e violenza con Girotondo, giro attorno al mondo, esordio slabbrato, crudele e dolcissimo, urlante, disperato e doveroso come raramente ci è capitato di vedere di recente, – ma non solo, ma non solo – è che ti mette ripetutamente e clamorosamente in crisi. Una crisi che si può affrontare in due modi: la prima è quella di negare l’esistenza di un film come Beket, una pellicola che non raggiungerà mai il grande pubblico e che è fin troppo facile immaginare destinata a un percorso laterale, ghettizzante e ingiusto. Un crimine compiuto non solo verso un prodotto artistico, ma anche e soprattutto verso il pubblico stesso; e sì, perché l’altra reazione possibile alla crisi è quella di accettare Beket, di lasciarsi penetrare sottopelle dalla sua essenza, minuto dopo minuto, fotogramma dopo fotogramma. Una scelta non facile, ne conveniamo, ma che assicura, a chi avrà la pazienza e la volontà di non lasciarsi abbindolare dall’ipotesi di una fuga facile e indolore, uno sconvolgimento emotivo e sensoriale prima ancora che un appagamento intellettuale.” Raffaele Meale, Quinlan.it.

I tre film sono da poco stati ripubblicati dalla CG Entertainment con ottime edizioni rimasterizzate, tutto il processo è stato direttamente supervisionato dal regista stesso. La qualità tecnica è ovviamente disomogena, visti i numerosi anni che passano dal primo al terzo film. L’opera prima, in versione director’s cut (1h 20’55” -> 84’) è stata correttamente riversata con l’aspect ratio originale di 1.33:1 ed è stato mantenuto lo stupendo stile visivo dell’opera. Anche per il DVD di Beket il formato video è quello quadrato 4:3 – 1.33:1 peccato che le immagini siano riquadrate nel formato 1.85:1 quindi è inevitabile la perdita di definizione vista la mancanza della codifica anamorfica. Questo è il più debole dei tre titoli in fatto di resa video, ma risulta ottimo il bilanciamento del bianco e nero. Per il film più recente la differenza di resa video è evidente, qui è eccellente nel formato 1.85:1 e con codifica 16:9 anamorfica. Ottima anche la traccia audio codificata 5.1. Facciamo anche un veloce excursus sui contenuti speciali: per “Girotondo” segnaliamo l’ottima “selfie intervista” (12’), per “Beket” l’intervista a Rick Cluchey (attore e amico di Samuel Beckett) mentre per “Kaspar Hauser” da non perdere il making of (28’). Un terzetto di DVD utile per studiare ed approfondire il cinema di Davide Manuli, decisamente originale e senza compromessi, con edizioni impreziosite da bellissime fascette.

VOTO:    3   

data pubblicazione: 09/2023