dal 1999 testimone di un’evoluzione

Cronache dalla sala – “Segnali dal futuro”

…decisamente incerti.

Mentre la tecnologia 3D sembra destinata a spostarsi presto anche sui televisori di casa – di recente un annuncio di Sony parla di nuovi imminenti televisori capaci di riprodurre immagini a tre dimensioni, il tutto per rilanciare vendite e per combattere la crisi dei consumi – il futuro in sala o meglio i “Segnali dal futuro” (provenienti dalla premiata ditta Nicolas Cage e Alex Proyas, attore e regista) non fanno certo urlare al capolavoro…

“Pessimismo e fastidio” citava un tormentone comico di qualche anno fa… L’America con questo ennesimo filmone di enigmi, di incertezze e di effetti digitali continua a mostrare le proprie paure attraverso l’ormai rodato psicodramma nazional-popolare; esplosioni, attentati e naufragi esistenziali per dire troppo e per non lasciare nulla.

Ancora manoscritti e ancora enigmi da risolvere… questa volta se li pappa il povero vedovo astrofisico interpretato da Cage, la premessa è interessante ma ben presto lo sviluppo si infrange in un festival di eventi catastrofici che portano la metaforica carovana filmica guidata da Proyas verso uno dei più psichedelici e deliranti finali di sempre.

Visto che il cinema è lo specchio della società vale la pena citare, a proposito di occhi lucidi e pessimismo, un altro film della settimana ovvero “La custode di mia sorella”, storia tragica di giovani malati di leucemia. Cameron Diaz, il solito best seller, ingegneria genetica, diritti, tribunali, madri in crisi, dibattiti e tante lacrime… trattati ovviamente con la solita furbizia di chi deve vendere senza farsene accorgere.

I segnali dal futuro per ora sono incerti e cupi ma la speranza, si sa, è sempre l’ultima a morire.

data: 05/09/2009