dal 1999 testimone di un’evoluzione

Cronache dalla sala – The Hole e 3D

C’è chi dice… boh?

L’emergente giovane attrice australiana Abbie Cornish, già in sala con Bright Star di Jane Campion, lascia trapelare la seguente dichiarazione: “Non credo che l’ideale dell’amore eterno sia superato, anche se viviamo nell’epoca degli sms e di Facebook” …il delirio del libero pensiero dilaga senza pudore nelle incantevoli terre dell’ovvio, a tutti gli animali da Croisette viene concesso il diritto di dire qualcosa purchè sia banale… gli argomenti preferiti? L’amore avvincente, il sesso fanatico e i figli che prima o poi bisogna pianificare per completare sé stessi.

Ma non demordete, piuttosto preparatevi all’imminente sbarco degli infami classici dal passato, se il remake dell’A-Team, di prossima uscita, conquisterà il pubblico allora vedremo ben presto sfornare sul grande schermo tutte le serie tv più disparate: da Happy Days a Love Boat, dai Chips a MacGyver, da Magnum P.I a i Robinson e magari se non dovessero bastare potremmo aggiungere anche Dallas, Dinasty e Furia cavallo del West.

Se non altro l’estate è giunta, il caldo e i Mondiali di calcio pure, le sale corroborate dall’aria condizionata ora sembrano città fantasma abbandonate dal pubblico ma soprattutto dal cinema. Il futuro non si prospetta dei migliori: ancora uno Shrek, un altro Twilight, due Harry Potter, ancora Cronache da Narnia, un remake di Karate Kid, il ritorno di Freddy Kruger, il quarto Resident Evil, un Pirati dei Caraibi in lavorazione, un altro Wall Street e un nuovo Predator(s), chissà se prima o poi ci ridaranno anche Mork & Mindy e il loro magico “Nàno-nàno”…

Rifugiarsi nel passato è il miglior modo per sfuggire al presente e il cinema, che di scommesse vincenti non ne fa più da tempo, ne sa qualcosa a partire da quella strana macchina “meravigliosa” chiamata 3D che, dopo neanche un anno di vita, sembra già ferma ai box in riserva di carburante. I titoli per questa nuova piattaforma digitale mancano e quelli attuali sono al di sotto delle aspettative, se non si troverà al più presto una valida programmazione il pubblico si stancherà presto di vedere filmetti sperimentali a prezzo più che maggiorato.

Di fatto dopo l’ultimo Final Destination adattato al 3D arriva “The Hole”, un horror giovanile diretto da un onesto Joe Dante (Gremlins, Piranha, Salto nel Buio) cineasta di culto uscito dalla seconda generazione di registi della scuola Roger Corman. Quali malvagità si nascondono nel misterioso buco del seminterrato? Ai tre giovani protagonisti l’arduo compito di scoprire gli arcani misteri. Lo stile è quello tipico di un film degli anni ’80, la tecnologia (al minimo sindacale) con cui viene girato invece è quella moderna del 3D, uno strano e divertente corto circuito che ci fa capire chiaramente come il cinema con la sua terza dimensione stia facendo una clamorosa “melina” in attesa di tempi migliori.

data: 14/06/2010