dal 1999 testimone di un’evoluzione

Dark Waters

(Shockproof)

DATI TECNICI: 16:9/1.85:1 – DD 2.0 (ing)

“All’inizio degli anni Novanta il giovane Mariano Baino fece un gran parlare di sé all’interno del circuito horror indipendente (non in Italia, però): filmaker con all’attivo un cortometraggio di successo prodotto in Inghilterra (Caruncula, 1990), nel 1994 realizza grazie a capitali inglesi e russi il suo primo e ad oggi unico lungometraggio, Dark Waters. Secondo alcuni si tratta del più importante horror degli ultimi quindici anni, per altri invece è un noioso e sovrastimato prodotto di serie B: la verità come spesso accade sta nel mezzo, perché se è oggettivamente vero che la parte centrale manifesta seri problemi di ritmo, il suo film è di quelli che portano una ventata d’aria fresca, grazie a un’aderenza fedelissima alle regole e alle strutture interne del genere.
Un convento situato su un’isola al largo del Mar Nero è teatro di eventi tragici e di riti misteriosi: quando la figlia di una suora rimasta uccisa vi si reca per capire quali siano i legami del posto con la storia della sua famiglia, scoprirà una verità mostruosa e agghiacciante.
Tutta la prima parte richiama alla memoria le atmosfere magiche e inquietanti di Suspiria, per poi sconfinare nei territori ultraterreni più propri di un Lovecraft: senza la follia anarchico immaginativa del capolavoro argentiano, è vero, ma con un trasporto e una fiducia nei propri mezzi che rendono Dark Waters un film da difendere a spada tratta; quasi come un Michele Soavi, Baino costruisce un universo di terrore che prende per mano lo spettatore e non lo abbandona mai, grazie a un apparato visivo ricchissimo e curato sin nei minimi dettagli. Dalle sinuose carrellate in soggettiva nei sotterranei del convento, agli incubi negli spazi aperti (si veda la sequenza con i pesci morti sulla spiaggia), il film non sottrae nulla allo sguardo e, soprattutto, si spoglia di qualsiasi forma di velleità: Dark Waters è ciò che vediamo sullo schermo, e questo basta. Nessun intento “alto” che non sia quello di stabilire un rapporto diretto con l’emotività di chi guarda, recuperando un modo di pensare al cinema che può ricordare, con tutte le varianti del caso, i gloriosi tempi dell’indimenticata Hammer. Il che ovviamente da solo non è sufficiente a fare un bel film (considerando anche i difetti sopra elencati), ma data tale assenza di pretese e considerando lo sconsolante panorama della metà degli anni Novanta, Dark Waters diventa un titolo imprescindibile per ciascun appassionato: l’aura di culto che lo circonda è probabilmente esagerata, ma non per questo merita l’oblio, anzi.” (Giacomo Calzoni, Sentieri Selvaggi)

Da questo titolo cominciò tutto! Sì perché il primo dvd pubblicato dalla Shockproof nel novembre del 2017 è  proprio dedicato a questo grandioso film horror, assolutamente da recuperare. L’edizione è a tutti gli effetti una “Collector’s Edition” vista l’altissima qualità tecnica del riversamento ed alla corposa ed interessante sezione extra. Riportiamo dalla fascetta: “Shockproof è lieta di presentare per la prima volta in Italia questo capolavoro dell’horror moderno in un’edizione speciale supervisionata ed approvata dal regista”. Il riversamento è realizzato a partire da un master rimasterizzato in alta definizione dal negativo originale integrale ed ovviamente presentato nel corretto aspect-ratio di 1.85:1. La resa della riproduzione video è senza dubbi di altissima qualità: mai una flessione, non si notano artefatti digitali e ottimi sono la stabilità del quadro, la resa cromatica e la definizione generale. Molto buona è risultata anche l’unica traccia presente, quella originale in lingua inglese in semplice stereofonia ben supportata dai sottotitoli in italiano. A livello tecnico è un’edizione praticamente perfetta! La sezione extra è composta da numerosi filmati, tutti imperdibili: oltre al commento audio del regista moderato da Michele De Angelis di Shockproof troverete Tutta colpa di Lovecraft (10’), Aqua Destruit Ecclesiam (4’), outtakes (4’), scene eliminate (6’), il cortometraggio del 1990 “Caruncula” con l’introduzione del regista (22’) e una galleria fotografica. Inoltre la cover art dell’edizione è disegnata in esclusiva per Shockproof dallo stesso regista. Un’edizione perfetta da collezionare senza riserve!

VOTO:    5   

data pubblicazione: 04/2019