dal 1999 testimone di un’evoluzione

Il grande cinema lasciato per strada

PARTE I – Le inspiegabili edizioni RKO

E’ da almeno sette anni che il mercato DVD ha iniziato la sua inarrestabile e folgorante corsa.
Soppiantando finalmente la grigia e ingombrante VHS, ci ha regalato in questo breve – ma intenso – arco di tempo un crescendo di qualità, quantità e versatilità.

Le versioni digitali anno dopo anno si sono assestate su livelli sempre più curati e più ricchi, con una costante crescita tecnica e qualitativa del prodotto.

Con il disco digitale, il cinema – soprattutto quello del passato – resuscita e rivive.
Grazie a ripuliture, restauri e contenuti speciali, riscoprire un classico in formato digitale diventa una vera e propria goduria per i collezionisti e per gli amanti della settima arte.

Eppure di fronte a questo grande progresso, rimaniamo basiti e attoniti nel vedere come ancora una parte di grande cinema continui ad essere bistratto alla sua uscita nel mercato home video.

Precedentemente, sempre su queste pagine, abbiamo parlato de “Gli orribili segreti di Alfred Hitchcock”, ovvero delle edizioni sbagliate di alcuni capolavori del maestro inglese.

A questo punto, tanto per rimanere in tema, ci piacerebbe allungare questo disarmante elenco parlando di altri titoli e di altri grandi autori abbandonati per strada.

Partiamo da RKO, per esempio, lo storico marchio americano degli anni ’30, quello che produsse “Quarto potere” tanto per intenderci.
La RKO nacque nel lontano 1929 dall’unione di tre colossi cinematografico-teatrale-radiofonico dell’epoca e fu una casa di produzione piuttosto prolifica sin dai primi anni. Si consideri che la media – durante gli anni migliori della grande Hollywood – si assestava sui 40 film al mese. Fecero parte della major star d’importanza mondiale come Katherine Hepburn, Cary Grant, Ingrid Bergman, Orson Welles, Robert Mitchum, Bette Davis, Lucille Ball, John Ford e Alfred Hitchcock. Alcuni dei capolavori prodotti rispondono al nome di Quarto potere, King Kong, Il gobbo di Notre Dame, L’orgoglio degli Amberson, I migliori anni della nostra vita, i noir firmati Jacques Tourneur e numerosi musical della coppia Fred Astaire – Ginger Rogers. Anche i primi capolavori d’animazione Disney come Fantasia, Pinocchio e Bambi furono distribuiti dalla RKO. Dalla metà degli anni Cinquanta fu completamente acquisita dalla Turner Entertainment e per diretta conseguenza è entrata a far parte del gruppo Time Warner, ovvero in termini cinematografici, della Warner Bros.

Circa un paio d’anni fa, sul mercato home-video esce, distribuita da ELLE U, una collana di classici del cinema americano assolutamente al di sotto degli standard qualitativi ai quali siamo abituati oggi.

Il primo grande bistrattato fu JACQUES TOURNEUR, lo storico regista di origine francese ingaggiato per risollevare le sorti della RKO verso la metà degli anni ’40. Escono sul mercato dvd italiano tre horror da cineteca:

Il raffinato IL BACIO DELLA PANTERA (1942),
il misterioso L’UOMO LEOPARDO (1943)
e l’inquietante HO CAMMINATO CON UNO ZOMBIE (1943).

Pellicole con addosso almeno sessant’anni, queste edizioni dvd presentano una totale assenza di restauro, luminosità altalenanti e notevoli quantità di bolle, graffi, bruciature ed imperfezioni dovute all’usura.
Per colpa di neri che sembrano grigi spenti ed una scala dei grigi che non permette di godere della splendida fotografia in bianco e nero che caratterizza questi film, siamo di fronte ad edizioni piuttosto scadenti. Addirittura in alcune edizioni troviamo la versione colorizzata, moda nata a metà degli anni Ottanta che pensiamo sia un vero e proprio stupro per un’opera artistica.

Della stessa collana e con lo stesso trattamento escono, un classico della fantascienza americana anni ’50 prodotto da Hawks e diretto da Christian Nyby LA COSA DA UN ALTRO MONDO (1951) ed altri due capolavori di due grandi maestri: SUSANNA (1938), l’esilarante screwball commedy diretta da Howard Hawks con Cary Grant e Katharine Hepburn e IL DIAVOLO E’ FEMMINA (1935) un’ambigua e geniale commedia di George Cukor.
Sempre nella stessa collana escono anche A CHE PREZZO HOLLYWOOD dello stesso Cukor, tre film di George Stevens, PRIMO AMORE (1935), DOLCE INGANNO (1937) e GUNGA DIN (1939), due film di John Ford I CAVALIERI DEL NORD OVEST (1949) e LA PATTUGLIA SPERDUTA (1934), GLI EROI DEL PACIFICO (1945) di Edward Dmytryk, IL GRANDE CIELO di Howard Hawks e STASERA HO VINTO ANCH’IO (1949) di Robert Wise.

Quando giunse voce che una sessantina di titoli sarebbero entrati nel catalogo Columbia TriStar pensavamo di vedere finalmente ottime edizioni di film RKO… e invece anche la sempre impeccabile major americana si è assestata sui livelli dei titoli precedentemente citati. Capolavori assoluti come LA IENA (1945) ed IL GIARIDNO DELLE STREGE (1944) di Robert Wise, L’OMBRA DEL PASSATO (1945) di Edward Dymitrik ed addirittura il classico KING KONG del 1931, hanno gli stessi problemi: master video pessimi, audio distorto e nessun extra. Presenti anche in queste edizioni le orride versioni colorizzate, che confermano ancora una volta che il detentore originale di questi diritti è sempre lo stesso e che limita le varie aziende home-video facendogli realizzare edizioni deludenti. Del pacchetto Columbia si salva – in parte – solo QUARTO POTERE (1941) di Orson Welles; almeno abbiamo la versione originale ed un master definito, anche se la sezione extra risulta più scarna rispetto alla controparte americana realizzata da Warner.

La cosa che sconforta maggiormente è proprio il fatto che nel territorio americano la Warner sia diventata titolare dei diritti di sfruttamento di molti titoli del pacchetto RKO: è infatti uscita la già citata edizione di Quarto potere ed è imminente la versione restaurata di King Kong, per il quale la casa americana ha speso diversi milioni di dollari e tre anni di tempo per offrire un prodotto qualitativamente valido. E non è finita qui, perché la stampa specializzata americana ha lodato le recenti edizioni dei primi film di Jacques Tourneur, raccolti in una collana denominata Val Lewton Collection. Perché non possiamo avere anche noi queste allettanti edizioni?

La maggior parte del catalogo RKO è stato realizzato da queste due aziende (Elle U e Columbia), ma alcuni titoli sono stati pubblicati anche da General Video, nel dettaglio: MISSIONE DI MORTE (1945), DUELLO SULLA SIERRA MADRE (1953), FRONTIERE SELVAGGE (1949) e L’INTRAPRENDENTE SIGNOR DICK (1947). Anche questi purtroppo con la stessa bassa qualità audiovisiva.

E’ trascorso certamente molto tempo dall’uscita di questi film, ma è altrettanto vero che riversare su supporto digitale pellicole così vecchie senza apportare nessuna modifica è un’operazione di difficile interpretazione, anche perché le differenze rispetto ad una VHS sono del tutto inesistenti. Edizioni del genere potrebbero funzionare se la distribuizione di questi prodotti fosse stata realizzata per le edicole a cifre ragionevoli, dai 5 agli 8 euro, ma il grosso problema invece sta proprio nel costo di questi film, venduti tra i 18 e i 22 euro!
Gli stessi prezzi di film perfettamente restaurati come “Un americano a Roma”, “La dolce vita” o tutta la collana di Chaplin realizzata da Warner Home Video.

Come se non bastasse a deludere c’è anche la traccia italiana in mono. Non tanto per difetti di natura tecnica, è giusta la codifica monofonica in questi casi, quanto per la mancanza del doppiaggio originale. Le nuove voci sono sicuramente brillanti e pulite, ma i doppiatori originali erano tutta un’altra cosa…(le nuove voci sembrano essere prese in prestito dai filmini a luci rosse!). Fortunatamente rimane la traccia originale, imperdibile se si vuole apprezzare la performance di attori del calibro di Cary Grant o Katharine Hepburn.
Ovviamente anche la traccia audio originale, anch’essa mai restaurata, è segnata da dialoghi talmente metallici e squillanti da risultare fastidiosa.

Il grande cinema deve rimanere grande soprattutto nel disco digitale, abituati a realizzazioni come la collana di Chaplin, la collana Medusa-Cinema Forever o le splendide edizoni RHV; da appassionati di cinema ci risulta difficile accettare standard modesti a prezzi alti. Che senso ha collezionare dvd con un livello qualitativo del genere? Non è forse meglio attendere tempi migliori, in modo da spendere i nostri soldi in maniera più intelligente e senza incentivare le vendite di prodotti che dovrebbero invece rimanere invenduti sugli scaffali dei negozi?

Il nostro appello alle case distributrici è di trattare il grande cinema con i guanti, come si fa con tutte le grandi opere d’arte.
Meglio lasciare un titolo in attesa, piuttosto che realizzare mediocri edizioni che servono solo a sfruttare il mercato. Ma sappiamo anche che molti produttori – in odore di scadenza di diritti – realizzano in fretta e alla meno peggio un’edizione mediocre per incassare subito… prima che sia troppo tardi!

Nel prossimo appuntamento continueremo a trattare l’annoso problema delle edizioni sbagliate dedicate a grandi autori come:
AKIRA KUROSAWA, LUIS BUNUEL e di alcuni interessanti titoli noir recentemente distribuiti dalla Alan Young. L’appuntamento è quindi tra circa un mese, sempre e rigorosamente sulle pagine di DVD italy webzine!

data: 05/11/2005