dal 1999 testimone di un’evoluzione

Monnezza Collection

Un treno carico di… spazzatura!

Gli scaffali degli store sono sempre più carichi dei film di Vitali, Banfi, Fenech e Bombolo: c’è chi li adora, chi li rivaluta e chi li definisce capolavori del cinema.
Scopriamo che cosa (non) si nasconde dietro alle edizioni in DVD.

Ormai in ogni DVD-store che si rispetti esiste un angolo ricolmo di film commedia all’italiana un po’ sexy e un po’ trash, quel cinema a basso costo prodotto in quantità industriale a cavallo tra gli anni ’70 e ’80.

Intere collezioni con Edwige Fenech, Bombolo, Milian, ma anche “glorie guide”, “medici della Saub”, ”cornetti alla crema”, “prezzemoli” e “finocchi”.

Tutti insieme insomma…appassionatamente, con i loro titoli strambi e le loro facce buffe; questo variegato treno di cianfrusaglia cinematografica (che non si è mai capito verso quale direzione andasse), grazie ai marchi FEDERAL VIDEO, ALAN YOUNG PICTURES, CECCHI GORI, NO SHAME e IIF, è stato raccolto in svariate DVD-collection.

Il Disco Versatile Digitale, sarà riuscito ad amplificare “l’effetto cult” che da sempre ammanta questo genere di opere?

Ad una prima occhiata del tabulato-titoli il catalogo è vasto.

Federal Video per esempio ci delizia con titoli che vanno da, “Arrapaho”, “La bella Antonia, prima Monica e poi Dimonia” per passare in scioltezza al ciclo ospedaliero de “La dottoressa preferisce i marinai”, “L’infermiera nella corsia dei ripetenti”, “La dottoressa ci sta col colonnello” per poi finire col ciclo scolastico: “La ripetente fa l’occhiolino al preside”, “La liceale seduce i professori” e “L’insegnante al mare con tutta la classe”.

Anche in Alan Young Pictures non si scherza; Mariano Laurenti e Sergio Martino, due tra i maggiori cineasti di questo genere, la fanno da padrone con gli storici “Giovannona coscialunga” e “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda tutta calda”.

Per conto suo IIF HOME VIDEO ci regala una “Fenech collection” mica da ridere: “La pretora”, “Quando le donne si chiamavano madonne”, “Il paramedico”, “Io e Caterina”, e “Il ladrone”.

Se la “Monnezza” non basta ancora, allora ci pensa il commissario Giraldi autentico portabandiera del movimento, che con tutta la sua illustre filmografia distribuita dal marchio CECCHI GORI H.V, fa la comparsa nello storico “ciclo del delitto”: “Delitto al ristorante cinese”, “Delitto in formula uno” e “Delitto in autostrada”.

Un sacco di titoli insomma e un sacco di scelta per gli appassionati, con prezzi di listino che variano dai 12 ai 18 euro.

Per quanto riguarda la qualità audio e video dobbiamo accontentarci nella maggior parte dei casi della qualità di una buona cassetta VHS.
Spesso le immagini soffrono di tutti i difetti tipici delle produzioni di vent’anni fa e in molte edizioni la grana imperversa e alla lunga infastidisce, quasi più delle battute di Alvaro Vitali.

A parte qualche raro caso come “L’allenatore nel pallone” edito da Federal Video e “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda” di Alan Young, dove si è cercato di curare particolarmente la qualità dell’edizione, ci troviamo di fronte a dei veri e propri “copia” (dal primo master trovato per strada) ed “incolla” (direttamente sul dvd).

Menu a volte improvvisati e poco materiale extra, con al massimo gallerie fotografiche, biografie e raramente qualche trailer o intervista.

Analisi tecniche a parte, alla fine dei conti il problema rimane sempre quello, ovvero la collocazione di questo cinema.

Noi abbiamo provato a cercare qualche significato recondito, ma francamente questo treno carico di “monnezza”, sembra continuare a viaggiare verso direzione ignota.

Gli stessi trailers da un minuto e trenta circa, contenuti all’interno di alcune edizioni, risultano noiosi, insensati e soporiferi…figurasi l’intera opera che di minuti ne conta almeno novanta e di battute inutili forse anche di più.

Quello che si cela dietro all’ingordigia per tanta spazzatura è un mistero che lasciamo risolvere ai critici e ai sociologi, il nostro unico consiglio per chi si ritrova in casa tutti questi titoli è quello di aprire una speciale bacheca denominata “Gli (in)collezionabili”, una sorta di vetrinetta dove si ripongono momentaneamente tutti i DVD destinati a finire nel primo mercatino dell’usato.

Questi film lasciamoli in televisione, d’estate a tarda notte, perché il cinema e la sua storia sono tutta un’altra cosa!

(c) foto: www.actarus.it/Trash/b_movies.htm

data: 14/10/2005