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Il ritorno della Ripley’s Home Video

Ritorna su DVD italy Angelo Draicchio, intervistato in esclusiva

A distanza di quasi quattro anni abbiamo il piacere e l’onore di ospitare di nuovo sulle nostre pagine web l’amministratore (ma soprattutto vera e propria anima) della Ripley’s Film e Home Video Angelo Draicchio.

Bentornato sul nostro sito e… bentornata RHV! Abbiamo sempre seguito con enorme interesse la vostra produzione, vi consideriamo un po’ come la Criterion tricolore, e siamo contenti che da ottobre arrivino le nuove pubblicazioni con il nuovo distributore. Cosa vi ha portato a cambiare il vostro distributore storico, la Sony Pictures, e cosa vi aspettate dal nuovo, la CG?
La decisione di non rinnovare la partnership con la Sony Pictures Home Entertainment è stata presa, e a loro comunicata, a dicembre del 2008 quando abbiamo avvertito dei mutamenti nelle logiche commerciali interne che non rispecchiavano le ragioni stesse della partnership e che non condividevamo affatto. Mutamenti che, evidentemente, precedevano la riorganizzazione interna all’azienda di cui abbiamo avuto notizia nel 2009. La decisione di stringere un accordo con la CG Home Video è maturata dopo una serie di incontri personali con Marco Duradoni. Incontri in cui ci siamo lungamente confrontati sull’idea che abbiamo del nostro lavoro e sulle nostre strategie editoriali e commerciali per essere sicuri di un punto di vista comune. In termini commerciali siamo sicuri di aver fatto un ottima scelta.

Alcune collane presenti nel vostro catalogo, dedicate a grandi registi (Wenders, Corneau, Marker, Herzog e altri) sono state sospese. Ripartiranno? Se sì, con quali titoli?
Tra la fine del 2008 inizio 2009 siamo stati costretti a una lunga “pausa di riflessione” che ci ha obbligati a sospendere molti dei titoli in cantiere e tra questi anche titoli di Wenders, Herzog e altri ancora. Nel 2009-2010 editeremo altri titoli di questi maestri per completare un lavoro iniziato molti anni fa.

Ci saranno altri grandi registi, che hanno fatto la storia del cinema, che entreranno a far parte del vostro prestigioso catalogo?
Sì, possiamo anticipare che ci saranno Bergman, Cassavetes, Melville e molti altri.

C’è qualche titolo nella vostra estesa produzione a cui vorreste rimettere mano, come è accaduto in precedenza per pochissimi titoli tra cui Un americano a Roma e Per un pugno di dollari? Tra le vostre produzioni, tutte decisamente ottime, hanno deluso la critica specializzata Il commissario Maigret e Parole, parole, parole… di Alain Resnais, novità per questi due titoli?
Evidentemente siamo molto più esigenti della critica specializzata perché riteniamo che si potesse fare molto meglio su molti più titoli di quelli segnalati. Titoli sui quali da tempo pensiamo a una riedizione, anche a fronte di una revisione del nostro lavoro che segnerà un punto di svolta della nostra attività editoriale.

Ora siete anche distributori cinematografici, quando vedremo in dvd i vostri primi film distribuiti? E, apriamo anche al cinema, quali saranno i prossimi titoli che distribuirete in sala?
I titoli distribuiti in sala dalla RIPLEY’S FILM, che è la casa madre di tutte le nostre attività inclusa la RIPLEY’S HOME VIDEO, saranno in DVD già da settembre con Tony Manero di Pablo Larrain, vincitore del Torino Film Festival. Poi seguiranno, mese per mese, Teza di Haile Gerima, Premio Speciale della Giuria alla scorsa edizione del festival di Venezia, e tutti gli altri.

Il vostro parco titoli è formato da diversi generi cinematografici, vedremo più cinema d’animazione in futuro?
Se ci saranno le condizioni sicuramente sì. La scelta di editare un titolo è speso dettata da fattori casuali e spesso inaspettati. In ogni caso, se succederà, si tratterà di titoli che abbiamo amato e sui quali sarà bello poter lavorare com’è stato per i film di un maestro dell’animazione europea come Laloux: I maestri del tempo e  Il pianeta selvaggio.

Ci può rivelare, in esclusiva per DVD italy, il titolo o il progetto editoriale su cui puntate di più per il prossimo futuro?
Una collana dedicata al cinema italiano, da tempo pensata e messa in cantiere, che porti a riconsiderare una buona fetta del nostro cinema degli anni ‘30, ‘40 e ’50 totalmente dimenticato. Una collana che, speriamo, possa servire come mezzo di conoscenza e di studio.

In chiusura, ci può raccontare come è nato il nome RIPLEY’S FILM?
Mi spiace dire di no ma, la nascita di RIPLEY’S e la scelta del suo nome, ha una ragione personale che vorrei continuare a mantenere tale.

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data: 08/08/2009