dal 1999 testimone di un’evoluzione

Le luci e le ombre di Siodmak

Robert Siodmak nasce a Dresden in Germania nel 1900 e si accosta al cinema come traduttore di didascalie e montatore. Verso la fine degli anni ’20 convince il produttore Seymour Nebenzal a finanziare un film tratto da un’idea di suo fratello Curt; un giovane sceneggiatore, Billy Wilder, partecipa alla stesura del copione e nel 1929 appare sugli schermi “Menschen am Sonntag”, diretto da Siodmak con Edgar G. Ulmer.
L’influenza di Murnau e Lubitsch è già abbastanza chiara sin dalle prime battute.
Erich Pommer, produttore capo dell’UFA (Universum-Film Ag), dopo aver visto il film assume Siodmak.

Il suo primo lavoro di successo con quello studio fu “Der Mann, der seinen Mörder sucht” (1931). Autori della sceneggiatura furono ancora una volta Curt Siodmak e Billy Wilder. Nel film successivo, “Istruttoria” (Vorun tersuchung, 1931), l’influenza di Lang e degli espressionisti tedeschi si fa evidente. Con l’ascesa del nazismo Siodmak (di famiglia ebrea) si trovò impossibilitato a continuare il suo lavoro in Germania, e così ripara a Parigi una città che stimola il lato più frivolo della sua personalità. Nel 1936 dirige “Viva la gioia!” (La vie parisienne), frizzante versione dell’operetta di Offenbach e la commedia rosa “Mister Flow”. Il suo miglior film di quel periodo rimane tuttavia “L’imboscata” (Pièges, 1939), storia di come la polizia riesce a indurre un vecchio, l’attore Pierre Renoir, ad autoaccusarsi di una serie di delitti orrendi. Con la caduta della Francia ormai alle porte, Siodmak prende la strada di tanti esuli e approda a Hollywood con Lang, Wilder e Ulmer. Trova lavoro alla Universal, fondata dall’immigrato tedesco Carl Laemmle, che già aveva accolto una generazione di cineasti suoi connazionali. Nel 1943 il regista inizia le riprese di “Son of Dracula”, sequel di quel Dracula del 1931, interpretato da Bela Lugosi, che aveva dato inizio al famoso filone horror della Universal. Ma è con “La donna fantasma” (Phantom Lady, 1944) che per Siodmak comincia il passaggio dall’espressionismo al particolare stile del film nero lanciato da Hollywood negli Anni Quaranta. Di lì a poco giunge uno dei due capolavori di Siodmak, “La scala a chiocciola” (The Spiral Staircase, 1945), che presenta tutti i requisiti del film nero per eccellenza; lo spettatore viene calato nella visuale di una giovane sordomuta perseguitata da un maniaco e, grazie al suo silenzio, evoca il muto terrore dei protagonisti degli antichi film gotici dell’horror. Di seguito nel 1946 esce l’altro suo grande film “I gangster” un noir moderno e cruento carico di sofisticate atmosfere di luci e ombre, ciniche ed ossessive. Siodmak è anche molto abile nel dirigere gli attori: scopre Burt Lancaster, gira con Charles Laughton, Gregory Peck e George Sanders; ma porta anche sullo schermo attrici come Ava Gardner, Olivia de Havilland, Dorothy McGuire, Yvonne de Carlo, Barbara Stanwyck ed Ella Raines. L’incontro tra lo psicologismo del film nero e la nuova ventata realistica del cinema americano del dopoguerra pongono l’opera di Siodmak in una non ben definita zona di transizione. Ciò è evidente sia ne “L’urlo della città” (The Cry of the City, 1948), sia in “Doppio gioco” (Criss Cross, 1949). Prima di tornare in Europa, Siodmak realizza ancora alcune opere a Hollywood, come “Il corsaro dell’isola verde” (The Crimson Pirate, 1952), un film di cappa e spada spiritoso e pieno di colore. Dopo un’altra breve parentesi parigina, il regista ritorna in Germania e realizza opere eccellenti ma misconosciute: “I topi” (Die Ratten, 1955), ambientato tra le rovine della Berlino postbellica, è un’allegoria della società malata che egli trovò al suo ritorno in Germania, “Ordine segreto del Terzo Reich” (1957) invece, in uno stile lucidamente realistico, narra la storia di Bruno Ludke, che durante la guerra assassinò 80 donne.

FILMOGRAFIA

Custer eroe del West – 1968
La calata dei barbari – 1968
I violenti di Rio Bravo – 1966
Il muro della paura – 1962
Nella morsa delle S.S. – 1960
Katia, regina senza corona – 1959
Ordine segreto del III Reich – 1957
I topi – 1955
Il grande gioco – 1954
Il corsaro dell’isola verde – 1952
Il grande peccatore – 1949
Doppio gioco – 1949
Il romanzo di Thelma Jordan – 1949
L’urlo della citta – 1948
Prigionieri del destino – 1947
La scala a chiocciola – 1946
I gangsters – 1946
Lo specchio scuro – 1946
La fine della famiglia Quincy – 1945
La donna fantasma – 1944
Il cobra – 1944
Vacanze a Natale – 1944
Quinto: non ammazzare – 1944
Il figlio di Dracula – 1943
L’imboscata – 1939
Segreto ardente – 1933

data: 14/11/2007