dal 1999 testimone di un’evoluzione

Otto Preminger

Una vertigine di grande cinema!

Otto Preminger nato a Vienna, classe 1906, inizia l’attività artistica come attore in Germania. Nel 1934 approda in America dove continua l’attività teatrale a Broadway e presso la scuola drammatica dell’università di Yale.
La notorietà mondiale gli viene però dal cinema, al quale, dopo le prime esperienze registiche in Austria, si dedica con maggiore impegno dopo il trasferimento negli Stati Uniti.

E’ con il capolavoro “Vertigine” nel 1943, un grande classico del genere noir, che inizia la sua intensa carriera.
Fatalità e sconfitta, ambiguità e doppiezza… il ritratto della vita per Preminger spesso è dipinto attraverso la macchina da presa come un’ingannevole farsa.
Il suo è un cinema caratterizzato da personaggi complessi, perfettamente descritti per stile e intensità drammatica.

Anche sceneggiatore in molte sue opere, Preminger ha la straordinaria capacità di ritrarre situazioni psicologiche e stati d’animo contraddittori, il tutto con la finalità di costruire un lucido e appassionante affresco cinematografico carico di pathos, intrigo e atmosfera.

Dopo il suo primo grande successo con “Vertigine”, nei suoi film successivi si orienta verso una produzione di indirizzo più commerciale, cercando di conciliare questa esigenza con un pregevole contenuto artistico.
Tra i film in cui dà prova di versatilità e di mestiere, si possono ricordare: “La signora in ermellino” (1948), lasciato incompiuto da Lubitsch e da lui concluso;
“La vergine sotto il tetto” (1953), una valida commedia brillante; “Carmen Jones” (1954), la Carmen di Bizet trasformata in un musical nero; “Corte marziale”(1955); il robusto “L’uomo dal braccio d’oro” (1956), da un romanzo di Algren; “Santa Giovanna” (1957), da Shaw; “Borgy and Bess” (1959), dall’opera di Gershwin; l’intrigante “Anatomia di un omicidio” (1959); il colossal “Exodus” (1960) sul ritorno degli ebrei in Palestina dopo l’Olocausto; “Tempesta su Washington” (1962), di argomento fantapolitico; “Il cardinale” (1963).

Negli anni Settanta torna alla commedia brillante con “Ma che razza di amici!” (1972) e al genere avventuroso con “Operazione Rosebud” (1974).
Muore a New York il 23 Aprile del 1986.

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data: 18/01/2006