dal 1999 testimone di un’evoluzione

Teorema (3)

(PLAION)

DATI TECNICI: 16:9/ltbx 1.85:1 – DD 2.0 dm (ita), DTS 2.0 dm (ita)

“«Una borghesia sedotta e abbandonata, fatta a pezzi dall’irruzione deflagrante dell’eros e del sacro» riflette Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna dai cui laboratori dell’Immagine Ritrovata esce la copia restaurata di «Teorema», il 1 settembre 2022 alla Mostra del Cinema, e poi di nuovo nelle sale. Un ritorno al festival veneziano dopo la tumultuosa prima del ’68, dove il film ricevette oltre alla Coppa Volpi a Laura Betti, anche il premio dell’Ocic, l’Organizzazione cattolica del cinema. Apriti cielo. A insorgere fu l’«Osservatore Romano» bollando il film con l’«escluso per tutti». Persino il Papa dirà la sua, Paolo VI disapprovò il premio. E l’Ocic fu costretta a recitare il mea culpa. In perfetta consonanza con il bollino rosso vaticano si mosse anche la giustizia degli uomini. Subito dopo la prima veneziana, le procure di Roma, Alessandria, Sassari e Trieste ordinano il sequestro di «Teorema» «per oscenità» viste le scene di «amplessi carnali, lascive e libidinose, e per i rapporti omosessuali». Su denuncia di un avvocato turbato dal fatto che alcuni momenti di sesso fossero accompagnati dal Requiem di Mozart, «Teorema» viene sequestrato e inizia il processo. Ma poi il tribunale di Venezia assolve film e Pasolini. E «Teorema», due mesi dopo, torna nelle sale. «Solo uno dei 30 processi intentati in 13 anni a Pasolini – ricorda Farinelli -. Il tribunale comunque aveva visto bene. “Teorema” non ha nulla di blasfemo, è il grido di rabbia e dolore verso una società che il senso del sacro ha perduto. Il grido finale di Girotti, che vaga nudo sulle pendici dell’Etna e da lì urla il suo deserto interiore». Come in certi quadri di Munch o di Bacon. «Tra gli elementi attuali c’è il gusto di Pasolini per una trasformazione interiore attraverso l’arte e la performance. A oltre mezzo secolo «Teorema» resta la perturbante parabola del nostro presente».” Giuseppina Manin, Corriere della Sera.

Plaion riporta in DVD il film partendo proprio dal nuovo master restaurato realizzato dalla Fondazione Cineteca di Bologna e Mondo TV, in collaborazione con Cinema Communications Services, a partire dai negativi scena e suono originali. Il grading è stato supervisionato dal direttore della fotografia Luca Bigazzi. Cineteca Nazionale ha messo a disposizione numerosi elementi utili al restauro, le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata nel 2022. Ovviamente la qualità di riproduzione è stratosferica! Valori tecnici eccellenti soprattutto il bilanciamento della scala dei grigi e la stabilità, ma anche la definizione e la calibrazione delle luci e delle ombre. Un riversamento veramente perfetto! Molto valide anche le due tracce sonore, forse era sufficiente inserire una sola traccia Dolby, peccato solamente per l’assenza di un qualsivoglia filmato di approfondimento. Un documentario realizzato ad-hoc sarebbe stato il non plus ultra. Molto bella la fascetta e i menu, semplici ma efficaci.

VOTO:    4   

data pubblicazione: 05/2023