dal 1999 testimone di un’evoluzione

Il ritorno della legocart

Abbiamo trovato in vendita nelle edicole e nella Grande Distribuzione alcuni titoli (che fanno parte di una collana di film sulle arti marziali) della Legocart – azienda home-video ormai ben conosciuta da tutti gli appassionati come una delle peggiori in assoluto per quanto riguarda la qualità tecnica dei propri prodotti. Incuriositi da questi titoli ne abbiamo visionato uno per controllare se la situazione fosse migliorata rispetto ai primi “dvd” usciti più di un anno fa dalla stessa casa. Purtroppo la situazione è sempre quella, con dei “dvd” che non si avvicinano nemmeno al peggior dvd che sia mai stato realizzato (per fare un’esempio veloce i primi dvd Cecchi Gori che avevano scatenato una miriade di polemiche sono al confronto dei DVD perfetti…). Riteniamo che operazioni come queste danneggino gravemente lo sviluppo del DVD in Italia e rendano meno appetibile ai tanti potenziali nuovi acquirenti il formato digitale: possiamo immaginare qualcuno che sia intenzionato a passare al nuovo formato, che per curiosità acquista uno di questi titoli (tra le altre cose ad un prezzo altissimo: 29.900 lire!) e lo prova immediatamente in un impianto di qualche amico o conoscente… Certamente non spenderà i suoi risparmi per sei casse, sintoamplificatore, lettore DVD e TV 16:9 dopo la visione…
Visto che il tanto decantato DVD Video Group non ha, al momento, combinato granchè per lo sviluppo del DVD, ci piacerebbe almeno sapere cosa ne pensa il neo-direttore Fabrizio Ferrucci su operazioni di questo tipo visto che – ribadiamo – a rimetterci sono proprio i veri appassionati e tutte le aziende hardware e software coinvolte in questo mercato. Non potrebbe essere attuata una norma che preveda l’utilizzo del logo DVD-VIDEO solo a produttori software conosciuti, seri, preparati tecnologicamente e magari anche iscritti al DVD Video Group e all’Univideo?
Comunque per dovere di cronaca aggiungiamo che il DVD che abbiamo testato è “Project A” di Jackie Chan – orribilmente mutilato nel formato video 1.33:1 rispetto all’originale 2.35:1. Non parliamo poi dell’audio, presentato in un piatto twin mono, dei menù e dei contenuti speciali…
DVD italy cercherà sempre di informare tutti gli appassionati quando si registreranno altre operazioni di questo tipo, nel frattempo speriamo di avere una risposta ed una presa di posizione decisa da parte del presidente Ferrucci e di tutto il DVD Video Group!

data: 22/11/2000