L’albero degli zoccoli (3)
“Sono rari, i film come “L’albero degli zoccoli”, opera che unanimemente riconosciuta come l’apice della carriera di Olmi ma anche come tra le pellicole più importanti degli anni Settanta e non solo. Spicca innanzitutto per il suo approccio rigoroso, la scelta di raccontare la vita contadina, in un periodo storico specifico, utilizzando attori non professionisti che spesso parlano in dialetto e che sono essi stessi contadini”. Estratto dal booklet interno.