dal 1999 testimone di un’evoluzione

“Negli anni della Rivoluzione Culturale, Zhang evade dal campo di lavoro forzato e vaga per il deserto per raggiungere un villaggio dove in un cinema, assieme al film Eroic Sons and Daughters, viene abbinato il cinegiornale di propaganda numero 22 in cui compare, anche solo per un secondo, l’immagine della figlia che non lo vuole più vedere dopo che è stato arrestato. Poco prima della proiezione la pellicola viene rubata da una ragazzina, l’orfana vagabonda Liu, che ha bisogno della

Philip Roth è uno dei più grandi narratori americani, autore di capolavori che vanno dall’ironico al dramma familiare, sono opere molto autobiografiche che nella sua lunga carriera gli hanno portato un successo planetario e una valanga di prestigiosi premi, ma - a causa del suo stile a volte crudo e a volte piuttosto esplicito - gli hanno fatto arrivare anche molte critiche, montando polemiche spesso sterili ed incomprensibili. Ha firmato opere di fondamentale importanza a partire dalla raccolta di racconti

A dicembre 2022, sulla scia dell’incredibile successo che lo scorso anno ha portato al regista giapponese Ryûsuke Hamaguchi grazie ai suoi due capolavori “Il gioco del destino e della fantasia” e “Drive My Car”, CG Entertainment insieme alla Tucker Film hanno deciso di pubblicare un cofanetto contenente i due film citati poc’anzi (già disponibili in home-video) aggiungendone un terzo, il mastodontico e fluviale Happy Hour, film che il regista giapponese presentò nel 2015: 5 ore e 17 minuti di grande

Nel 1983 Francis Ford Coppola ha girato due film tratti da due romanzi di Susan H. Elton, che compongono un meraviglioso dittico della sua filmografia degli anni ottanta: I ragazzi della 56a strada e Rusty il selvaggio. “Rusty il selvaggio è un passaggio fondamentale per Coppola. Perché stavolta trova la sintesi perfetta tra sperimentalismo, azione e nostalgia. Con una notevole attenzione ai dettagli sonori, determinanti come in La conversazione: la voce della madre dei due fratelli che se ne va

“La metafora dello squalo toro, espressa da uno dei personaggi di Nido di vipere, riassume bene il senso di questo neo-noir coreano. Quando deve riprodursi, la femmina dello squalo toro ospita nel proprio ventre circa cinquanta embrioni che si mangiano a vicenda finché ne rimarrà solo uno, destinato alla nascita. È questa, in estrema sintesi, la storia narrata da Kim Yong-Hoon nel suo esordio alla regia. Attorno a un borsone Louis Vuitton pieno di soldi, ritrovato per caso in un

“Se c’è un segreto, cercalo nel silenzio. Perché il silenzio è musica, almeno quanto i suoni, forse di più. Se vuoi entrare nel cuore della mia musica, cerca tra i vuoti, tra le pause. Ogni suono è soltanto la pausa di un silenzio. La mia musica parte da qui.” Ennio Morricone

È finalmente on-line il video integrale della serata di presentazione del Dizionario dei Film - Il Mereghetti, l'ultima edizione celebrativa "del trentennale", come sempre pubblicato da Baldini+Castoldi. La serata è stata organizzata da DVD italy in collaborazione con multisala Aladdin e grazie al contributo di Libreria Ubik Cesena,

“(…) la vera forza di tutto il cinema del regista è quella di saper rompere il meccanismo a volte fin troppo controllato della scrittura per aprirsi a ellissi e fratture improvvise, mentre la forma crea assonanze e rime interne, spesso stabilite dagli elementi (qui - come già in Au revoir l’été e The Man from Nowhere - è l’acqua ad assumere una funzione simbolica, strumento di morte e di rinascita). In Love Life l’intera costruzione poggia di fatto su un

“Crimes of the Future è una meditazione sull’evoluzione umana. In particolare, sui modi attraverso i quali abbiamo assunto il controllo di questo processo avendo creato degli ambienti così potenti che prima non esistevano. Crimes of the Future è un’evoluzione delle cose che ho fatto in passato. I fan vedranno riferimenti chiave ad altre scene e momenti dei miei film precedenti. Questo film prosegue nella mia comprensione della tecnologia connessa al corpo umano. La tecnologia è sempre un’estensione del corpo umano,

“Ali, ti presento Ava. Due mondi diversi che si incontrano nella realtà di Bradford, città industriale nel cuore dello Yorkshire. Ali gestisce degli appartamenti e vive un matrimonio segnato da un dolore. Ava è una maestra elementare. Si incontrano e riempiono le rispettive esistenze sfidando le convenzioni e gli ostacoli che trovano lungo una strada fatta di romanticismo, canzoni cantate a squarciagola e passione. Ali & Ava, presentato alla Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes 2021, completa la trilogia